Lettori fissi

sabato 25 maggio 2013

Festival di Sanremo 1967 - (parte 1)


                            I vincitori: Claudio Villa e Iva Zanicchi

Presentano: Mike Bongiorno e Renata Mauro

Orchestre: Presenti 25 Direttori

Totale brani: 30

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Canzoni finaliste


1) Claudio Villa e Iva Zanicchi con Non pensare a me




Non pensare a me,
continua pure la tua strada senza mai
pensare a me.
Tanto, cosa vuoi,
c’è stata solo una parentesi fra noi.
Forse piangerò
ma in qualche modo,
bene o male, tu vedrai,
mi arrangerò
anche se mai più
sarò felice come quando c’eri tu.
La vita continuerà,
il mondo non si fermerà.
Non pensare a me,
il sole non si spegnerà con te.
Forse piangerò
ma in qualche modo,
bene o male, tu vedrai,
mi arrangerò
anche se mai più
sarò felice come quando c’eri tu.
La vita continuerà,
il mondo non si fermerà.
Non pensare a me,
il sole non si spegnerà con te.
 
2) Annarita Spinaci e Les Surf con Quando dico che ti amo




Quando dico che ti amo credi a me
è la pura sacrosanta verità
fino a ieri sono stata una che
si era sempre divertita e niente più
adesso no, no, non sono più così
questa volta giuro che
è veramente amore
non dar retta alla gente credi a me
quando dico che ti amo
quando dico che ti amo
è la pura sacrosanta verità.
Adesso no, no, non sono più così
questa volta giuro che
è veramente amore
non dar retta alla gente credi a me
quando dico che ti amo
quando dico che ti amo
è la pura sacrosanta verità.
Quando dico che ti amo credi a me
quando dico che ti amo
quando dico che ti amo
è la pura sacrosanta verità
è la pura sacrosanta verità.
Po po po po po po
Po po po po po po
Po po po po po po
Po po po po po po.

3) I Giganti e The Bachelors con Proposta





Mettete dei fiori nei vostri cannoni
era scritto in un cartello
sulla schiena di ragazzi
che senza conoscersi
di città diverse
socialmente differenti
in giro per le strade della loro città
cantavano la loro proposta
ora pare che ci sarà un’inchiesta
Tu come ti Chiami?
e qual’e la tua proposta?
Me ciami Brambilla e fu l’uperari
lauri la ghisa per pochi denari
e non ho in tasca mai
la lira per poter fare un ballo con lei…
Mi piace il lavoro ma non sono contento
non è per i soldi che io mi lamento
ma questa gioventù
ci avrei giurato che mi avrebbe dato di più
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate, ma note musicali
che formino gli accordi per
una ballata di pace
di pace, di pace papapa
Anche tu sei molto giovane
quanti anni hai?
e di cosa ti lamenti?
Ho quasi vent’anni e vendo i giornali
girando i quartieri fra povera gente
che vive come me, che sogna come me.
Io sono un pittore che non vende quadri
dipingo soltanto l’amore che vedo
e alla società
non chiedo che la mia libertà.
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate, ma note musicali
che formino gli accordi per
una ballata di pace
di pace, di pace papapa
E tu chi sei?
non mi pare che abbia di che lamentarti
La mia famiglia è di gente bene
con mamma non parlo, col vecchio nemmeno
lui mette le mie camicie
e poi mi critica se vesto così…
Guadagno la vita lontano da casa
perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
ora mi dite che ho degli impegni che
gli altri han preso per me
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché loro non vogliono nel cielo
molecole malate, ma note musicali
che formino gli accordi per
una ballata di pace
di pace, di pace papapa.

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