Presentano: Claudio Cecchetto con Roberto Benigni, Olimpia Carlisi
Orchestra: Nessuna
Totale brani: 30
Una interpretazione per brano:20 brani qualificati per la finale.
Non in finale
Armonium con Ti desidero
Sarà che senza te non ci so stare
Più ci penso e più mi fa impazzire
A cosa serve un’ora cosa vale
Se non ci basta mai per fare l’amore
Ti desidero per un attimo ancora qui
Fuori piove ma non lasciamoci così
Non dobbiamo più aspettare
Vola il tempo non parlare
Ogni istante voglio viverlo con te
Per un attimo d’amore che farei
Per averti accanto bella come sei
Ti desidero mentre nasce il sole
Quando il corpo tuo mi vuole
Forte forte stringimi cosi
Ti desidero ma che pazzo amore mio
Quando per la rabbia ti dicevo addio
Dire che più di così si muore
Per un attimo d’amore
Quanto sei importante tu lo sai
Vederti di nascosto per cercare
Quell’occasione in più per far l’amore
A cosa serve un’ora cosa vale
Se io senza di te non ci so stare.
Mela Lo Cicero con Dammi le mani
Dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani.
Vuoi la libertà,
cerca la metà,
qua la mano e poi
siamo una tribù.
Dorme la città,
noi nascosti qua
siamo la tribù
della libertà.
Tu dai un desiderio a me,
io do una certezza a te,
l’altro mi carezza già,
w la sua libertà!
Vivere di novità,
ridere di chi non c’è,
è la tua filosofia,
w la tua libertà!
Dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani.
Vuoi la libertà,
lascia la metà,
vattene laggiù
senza la tribù.
Dorme la città,
tu nascosto là,
senza la tribù
della libertà.
Maschere qui non ce n’è,
vince chi è più stretto a te,
l’occasione è buona e tu
lasciagli la libertà!
Poca luce basterà
per amare chi ti va,
la tua luna nuova è là,
in quel faro rosso là!
Dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani,
dammi le mani, mani…
Luca Cola con Tu che fai la moglie
Tu che fai la moglie
quando mi permetto di scherzare con gli amici
si moglie anche quando a letto non vuoi far l’amore
e tu che fai l’amante
di uno che uguale a te forse non ha niente
non urlare se una volta
non ti è venuto a trovare ma è restato a cantare
baciami abbracciami stringimi io non ti lascio più
baciami abbracciami stringimi
io ti amo e niente di più
tu che fai la moglie
ma non mi dici mai niente
per continuare
d’accordo può sembrar banale ma
una parola può servire
per non morire
tu che fai la moglie
solo quando bevo troppo
e bestemmio
hai mai provato a capire
quello che ho dentro
e non riesco a dire
baciami abbracciami stringimi
io non ti lascio più
baciami abbracciami stringimi io
ti amo e niente di più
tu che fai la moglie
quando di notte grido
mentre dormo
non mi hai mai accarezzato il viso
né svegliato con un sorriso
e tu che fai la donna
e gridi forte forte
io sono mia
perché ti arrabbi quando non ti voglio più baciare io son stufo
di continuare
baciami abbracciami stringimi io non ti lascio più
baciami abbracciami stringimi io ti amo e niente di più
e anche quella sera
quando sei scappata
per la strada
e mi hai detto che eri stufa di continuare con un uomo
che non ti sapeva amare
ma io ti ho aspettata
perché dopo tutto sì ti ho sempre amata
quando poi sei arrivata e mi hai detto
baciami abbracciami stringimi io non ti lascio più
baciami abbracciami stringimi io ti amo e niente di più
baciami abbracciami stringimi io non ti lascio più
baciami abbracciami stringimi io ti amo e niente di più…
Gianfranco De Angelis con E pensare che una volta
Il tuo essere una donna
il tuo spazio
la tua noia
l’equilibrio un po’ precario
l’ironia del calendario
piano piano,
goccia a goccia
come l’acqua sulla roccia
ci ha scavato nella testa
ci ha lasciati con un buco
questa trappola dannata
come al solito è scattata
la sua forza delicata
ci ha fregati tutti e due
si confondono il passato
la dolcezza col peccato
dell’amore che c’è stato
resta qualche acrobazia
e pensare che una volta non era così
e pensare che una volta non era così
più ci penso e più noi non eravamo così
forse al cuore manca il sale di un segreto
e la tenerezza d’essere indiscreto
forse a letto manca l’umido di un prato
e la voglia di un amore appena nato
e pensare che una volta non era così
e pensare che una volta non era così
ripensare è una pazzia ripensare una mania
sarà stupido banale ma mi va di ripensare
ripensare alla tua bocca a quegli occhi di una volta
all’amore un po’ impacciato
in un posto rimediato
e abbandonati al mio corpo come se fosse il tuo letto
e poi fa un salto mortale senza rete sul mio cuore
gioca tutto in un momento
sul cuscino ferma il tempo
ma dimentica che ieri
non sapevi più chi eri
lascia stare che una volta non era così
è normale se una volta non era così
più ci penso e più noi ci amiamo più di così
e se al cuore manca il sale di un segreto
il sapore in fondo ai baci è più completo
e pensare che una volta non era così
e pensare che una volta non era così
più ci penso e più noi ci amiamo più di così
e se a letto manca l’umido di un prato
sul cuscino c’è un futuro preparato.
Coscarella e Polimeno con Tu sei la mia musica
Per un bambino è correre
Giocare come lui sa
Per una madre è proteggere
O una fiaba da leggere
Per il gabbiano è l’oceano
Per il gitano è la libertà
Per un poeta è scrivere
Per quel che dà spinta per vivere
Per vivere
Per me è la musica
Che mi prende che mi vuole
Per me che ho nell’anima
Suoni di chitarre e viole
E vivo lo sento
Tu sei la mia musica
I pensieri e le parole
Tu sei la mia anima
Tu che splendi come il sole
Per chi è in corsa vincere
E dare il meglio di se
Per un pittore è dipingere
Il quadro che non vuole vendere
Per un attore è una recita
Per un amico la fedeltà
Per una rosa è crescere
Quel che dà spinta per vivere
Per vivere.
Per me è la musica
Che mi prende che mi vuole
Per me che ho nell’anima
Suoni di chitarre e viole
E vivo lo sento
Tu sei la mia musica
I pensieri e le parole
Tu sei la mia anima
Tu che splendi come il sole.
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