Lettori fissi

giovedì 24 ottobre 2013

Festival di Sanremo 1981 - (parte 3)


                                Terzo classificato: Dario Baldan Bembo

Presentano: Claudio Cecchetto con Eleonora Vallone, Nilla Pizzi e Franco Solfiti

Orchestra: Nessuna 

Totale brani: 28

Una interpretazione per brano:20 brani qualificati per la finale.

Canzoni finaliste


Eduardo De Crescenzo con Ancora


E’ notte alta e sono sveglio
sei sempre tu il mio chiodo fisso
Insieme a te ci stavo meglio
e più ti penso e pi ti voglio
Tutto il casino fatto per averti
per questo amore che era un frutto acerbo
e adesso che ti voglio bene io ti perdo…
Ancora
ancora
ancora
perché io da quella sera
non ho fatto più l’amore senza te
e non me ne frega niente senza te
anche se incontrassi un angelo direi:
Non mi fai volare in alto quanto lei
E’ notte alta e sono sveglio
e mi rivesto e mi rispoglio
mi fa smaniare questa voglia
che prima o poi farò lo sbaglio
di fare il pazzo e venir sotto casa
tirare sassi alla finestra accesa
prendere a calci la tua porta chiusa chiusa…
Ancora
ancora
ancora
perché io da quella sera
non ho fatto più l’amore senza te
e non me ne frega niente senza te
Ancora
amore
ancora
ancora
ancora
ancora

Leano Morelli con Angela


E metti via il giornale
Guardati un po’ in giro
Lascia perdere i disegni di moda
E’ tanto che volevo sai portarti qui
Dietro quella curva
C’è una grande valle
Proprio dove finisce l’Italia:
è un’emozione che volevo dividere con te
e tu neanche mi ascolti
Dovrei sentirmi solo
Ma un ricordo chiaro
È riuscito a riempirmi il pensiero:
di quando in macchina al tuo posto c’era lei felice
lei impazzita… lei col fiato in gola
Angela come ti sentivo vicina
Angela con te mi sentivo sereno
Angela contavi tutti gli alberi
Sicura che portassero fortuna
Fortuna che è rimasta imprigionata tra i rami
Quando ho perso te… Angela
Ma si l’albergo è stato prenotato in tempo
Quante volte te lo devo dire
Ma proprio non riesci a pensare a nient’altro stando qui?
Come siete diverse
Nello stesso punto dove siamo adesso
Lei invece s’è voluta fermare
E poi corsa a piedi nudi lei nel prato
Lei è caduta lei rideva lei che amore!
Angela come ti sentivo vicina
Angela con te mi sentivo sereno
Angela contavi tutti gli alberi
Sicura che portassero fortuna
Fortuna che è rimasta imprigionata tra i rami
Quando ho perso te… Angela!

Orietta Berti con La barca non va più


C’era una volta un enorme veliero
pieno di vele di tutti i colori,
anche se a bordo l’umore era nero
era allegrissimo visto da fuori.
Il capitano era un uomo panciuto
che non lasciava guidare nessuno
e se qualcuno gli offriva il suo aiuto
lui lo spediva a trovare Nettuno.
E i marinai
eran lì a protestare
tutti quanti un po’ stufi di lui,
e cosa accadde
che venne un tifone
che il timone alla nave spezzo,
che dalla coffa qualcuno gridò,
e dalla coffa che cosa gridò.
Porca miseria qui la barca non va più,
la cosa è seria, la tua barca non va più,
oh capitano, se non fai qualcosa tu
andiamo giù!
Porca miseria qui la barca non va più,
la cosa è seria, la tua barca non va più,
oh capitano, se non fai qualcosa tu
andiamo giù!
Ci vorrebbero i delfini per portarci un po’ più su…
Ma il capitano era proprio sparito,
s’era nascosto in cambusa e in un mese
s’era mangiato dal forte appetito
quel che sarebbe bastato a un paese.
“Tutto un paese?!”
Ma cosa hai capito!
Questo è un modo di dire lo sai.
“Non ci credo!”
Stai fermo col dito
e se zitto ascoltare saprai
com’è andata a finire vedrai.
A questo punto anche i suoi marinai
che già da molto non eran contenti
o incominciarono a fare dei guai
o a non far niente, aspettavano i venti.
Era un disastro
“Vuoi dire un casino!”
Non devi dire parole così!
“Ti chiedo scusa se sono un bambino,
ma siete voi che parlate così!”
Poi cosa accadde?
Che si naufragò
e dalla spiaggia qualcuno gridò.
Porca miseria qui la barca non va più,
oh capitano, la tua barca non va più,
e questo mare dove ci hai portato tu
non è più blu.
Porca miseria qui la barca non va più,
oh capitano, la tua barca non va più,
e questo mare dove ci hai portato tu
non è più blu.
In mancanza dei delfini
fa un bel tuffo, scendi giù,
vanno bene anche i bambini,
vieni a spingere anche tu.
Dai!
Porca miseria qui la barca non va più,
la cosa è seria, la tua barca non va più,
oh capitano, se non fai qualcosa tu
andiamo giù!
Porca miseria qui la barca non va più,
la cosa è seria, la tua barca non va più,
oh capitano, se non fai qualcosa tu
andiamo giù!

Sterling Saint-Jacques con Blue (tutto è blu)


All my life
I’ve waited for something real
Someone to make me feel
Warm inside
Trust in me
That’s all I heard you say
So i gave everything
And watched you walk away
Blue
Lovers come and lovers go
But memories remain
In blue
All the joy I came to know
Came and went with you
Everyday turns into everynight
Turns out that nothings right
Anymore
I believe someone will rescue me
But then that’s how we met
And now I came to be
Blue
Lovers come and lovers go
But memories are painted blue
All the joy I came to know
Came and went with you
And I’ll walk with you
And i’ll walk the lonely nights
Lost without a clue.

Fiorella Mannoia con Caffè nero bollente


E ammazzo il tempo bevendo caffè nero bollente
in questo nido scaldato già dal sole paziente
ma tu che smetti alle tre, poi torni a casa da me
tu che non senti più niente, mi avveleni la mente!
Un filo azzurro di luce scappa dalle serrande
e cerco invano di inventare qualcosa in mutande
un’automobile passa o una mosca vola bassa
mi ronza, gira, gira, ma sbaglio la mira.
Vorrei cercare qualche cosa da fare fuori
e camminare senza orgoglio, darsi a un rubacuori.
Ma io come Giuda so vendermi nuda
la strada conosco, attirarti nel bosco
attirarti nel bosco, attirarti…
Voci di strada all’orecchio, tutto é poco eccitante
in questo inverno colore caffè nero bollente
ammazzo il tempo così ma scapperò via di qui
da questa casa galera che mi fa prigioniera.
Con gli occhi chiusi a mille miglia per conto mio
odio la sveglia che mi sveglia, oh mio Dio!
Ma io come Giuda so vendermi nuda
da sola sul letto mi abbraccio, mi cucco
malinconico digiuno senza nessuno!
Io non ho bisogno di te, io non ho bisogno di te
perché io non ho bisogno delle tue mani, mi basto sola!
E ammazzo il tempo bevendo caffè nero bollente
in questo nido scaldato orami da un sole paziente
che brucia dentro di me, che é forte come il caffè
un pomeriggio così, oh no, non voglio star qui!
E poi mi fermo per guardarmi un istante
le smagliature della vita sono tante!
Un ballo in cucina e sono ancora bambina
un pranzo da sposa e butterò giù qualcosa
e questa voglia che non passa, mentre dentro bussa…
Io non ho bisogno di te, perché io non ho bisogno di te

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