Lettori fissi

mercoledì 31 luglio 2013

Festival di Sanremo 1972 - (parte 5)


              Presentano: Mike Bongiorno, Sylva koscina e Paolo Villaggio

Orchestra: del Festival, Franck Pourcel (ripetizione brani)

Totale brani: 28

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Non in finale


Fausto Leali con L'uomo e il cane


L’altra sera ho visto un uomo,
aveva l’aria molto stanca
Camminava col suo cane
per la strada tutta bianca
Aveva gli occhi di chi soffre,
questo l’ho capito anch’io,
Era un uomo senza amore
com’ero io.
Sembrava non veder nessuno,
parlava solo col suo cane,
Di tutti i suoi problemi
che, nessuno potra’ cancellare,
Col suo vestito scolorito
voleva dire a tutti addio
O forse questo uomo solo
non credeva in Dio.
La la la la la
la la la la
la la la lla
la la la la
Quanta gente che si incontra
e vive senza più speranza,
E continua a camminare
ognuno ha la sua strada bianca.
Avrei voluto dir qualcosa,
andar a tendergli una mano,
dirgli più semplicemente:
“Hai sofferto invano”
La la la la la
la la la la
la la la la
la la la la.
Ma non c’era più motivo
di restare li’ a pensare,
Se n’è andato con il tempo
e non potra’ più tornare.
L’ho seguito con lo sguardo
era fermo sopra un ponte
E’ tornato solo il cane
che ho qui di fronte.
La la la la la
la la la la
la la la la

Pino Donaggio con Ci sono giorni


Ci sono giorni in cui
e dei momenti in cui
non trovo neanche un cane che
che voglia bene a me
d’altra parte io stesso
detesto i cani
d’altra parte io stesso
detesto i cani.
Ci sono giorni in cui
un treno prenderei
e verso il sole me ne andrei
per riscaldarmi un po’
d’altra parte io stesso
detesto i treni
d’altra parte io stesso
detesto i treni.
Ci sono giorni in cui
ho in mente solo lei
e odio tutto il mondo
ci son giorni in cui
al prete chiederei
perché chi ama è in croce…
chi ama è in croce.
Ci sono giorni in cui
strani momenti in cui
mi sento un padrone che
che comanda più di un re
d’altra parte io stesso
detesto i padroni
d’altra parte io stesso
detesto i padroni.
Ma ci sono giorni in cui
io m’inginocchierei
per chiederle l’amore
che non mi ha dato mai
d’altra parte io stesso
detesto pregare
d’altra parte io stesso
detesto pregare.
Ci sono giorni in cui
ho in mente solo lei
e odio tutto il mondo
ci son giorni in cui
al prete chiederei
perché chi ama è in croce…
chi ama è in croce.
Ci sono giorni in cui
io m’inginocchierei
per chiederle l’amore
che non mi ha dato mai
d’altra parte io stesso
detesto pregare
d’altra parte io stesso
detesto pregare.


Roberto Carlos con Un gatto nel blu


Quend’ero bambino che allegria
giocare alla guerra per la via
saltare un cancello io e te e poi
una mela, l’emozione, gli occhi tuoi.
Le rose e l’amore casa mia
e un gatto per farci compagnia
ma da quando è finita io non so perché
la finestra è più grande senza te.
Un gatto nel blu guarda le stelle
non vuol tornare in casa senza te
sapessi quaggiù che notte bella
chissà se un gran dolore si cancella
un gatto nel blu ecco che tu
spunti dal cuore, mio caro amore
fra poco sarai negli occhi miei
anche stasera, una lacrima sei.
Bambina bambina, vita mia
profumo di tiglio che va via
se amare è uno sbaglio, colpa mia, però
io in fondo della vita che ne so.
Un gatto nel blu guarda le stelle
non vuol tornare in casa senza te
sapessi quaggiù che notte bella
chissa se un gran dolore si cancella
un gatto nel blu ecco che tu
spunti dal cuore, mio caro amore
fra poco sarai negli occhi miei
lacrima chiara di primavera
un gatto nel blu ecco che tu
anche stasera, una lacrima sei.
Un gatto nel blu ecco che tu
spunti dal cuore, mio caro amore
fra poco sarai negli occhi miei
lacrima chiara di primavera.
Un gatto nel blu ecco che tu
spunti dal cuore, mio caro amore
fra poco sarai negli occhi miei
lacrima chiara di primavera.
la la la la la
la la la la
la la la la la
la la la la la…

Michele con Forestiero


E’ arrivato in paese alla sera
quello solo sapeva chi era
al caffè si moriva di noia
lui portava negli occhi la gioia.
Diffidenti gli demmo la mano
ci parlò con un fascino strano
di aeroporti di barche e di mare
invidiosi stavamo ad ascoltare.
Forestiero… forestiero…
dimmi com’è grande il mare
dimmi come fanno gli uomini
a partire a non tornare.
Voi sapete com’è nei paesi
stesse facce per giorni, per mesi
lui parlava… parlava e rideva
e la gente pian piano credeva.
Invitato da molte famiglie
incantava le madri e le figlie
rosse rosse con gli occhi per terra
si sentivano un pezzo da guerra
Forestiero… forestiero…
dimmi com’è grande il mare
dimmi come fanno gli uomini
ad avere senza dare.
L’han trovato in un vecchio fienile
sorridente sembrava dormire
sarà stata una donna o un marito
o la rabbia di un sogno proibito.
Forestiero… forestiero…
cominciò da lì il mio viaggio
era freddo ma negli occhi miei
c’era il sole del coraggio.
Forestiero… forestiero…
cominciò da lì il mio viaggio
era freddo ma negli occhi miei
c’era il sole del coraggio.
Forestiero… forestiero…
Forestiero… forestiero…

Bobby Solo con Rimpianto


Un fiore al davanzale
non c’è più
stai chiusa dentro,
ed il mio cuore
è una persiana che…
che sbatte al vento,
a testa alta rido e guardo in su
e ti sembro contento
sapessi invece come sto,
più vivere non so
senza te.
Rimpianto di una donna
che mi ha
amato tanto
che cosa non darei
che cosa non perdonerei
del tuo passato.
Rimpianto di una donna
che mi ha
a-amato tanto
poterti dire che
in fondo vale anche per te
quello che è stato
oh oh oh oh oh oh oh…
La’ dietro i vetri
il tuo profilo c’è
non mi da pace
ma il tuo amore
è una candela che
non fa più luce,
a testa bassa piango
e invoco te
ma mi manca la voce
è troppo poco quel che ho
più vivere non so
senza te.
Rimpianto…
rimpianto di una donna
che mi ha
a-amato tanto,
che cosa non darei
che cosa non perdonerei
del tuo passato.
Rimpianto di una donna
che mi ha
a-amato tanto
poterti dire che
in fondo vale anche per te
quello che è stato.
Rimpianto
(Coro:rimpianto di una donna
che ti ha amato tanto)
che cosa non darei
che cosa non perdonerei
del tuo passato.
Oh oh oh oh oh oh oh.

Tony Cucchiara con Preghiera


Eccomi qui signore
pronto ad indossare la divisa
ed a fare il mio dovere
io ho sempre creduto signore
che il nemico fosse proprio uguale a uno di noi
mai il mio sergente lo nega
e lui è un uomo di guerra
perciò devi darmi la forza signore
perché io
non ho mai ammazzato nessuno
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai
hai detto siamo figli tuoi
allora cosa fai lassù
vieni qui
il pane e il vino che ci dai
hanno un sapore amaro sai
sempre più
Gesù Gesù Gesù
io credo che quel giorno tu
morendo abbia lasciato qui
un po’ di te
ma il vento le parole tue
da tempo le ha portate via
insieme a te
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai
nel mondo che mi hai dato tu
si uccidono i fratelli miei
come mai
e tante tante volte o Dio
la croce l’ho portata anch’io
come te
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai
Gesù Gesù Gesù
quando nel mondo tornerai
Gesù Gesù Gesù
campane stanche sentirai…

Aguaviva con Ciao amico ciao


Viene da molto lontano
vive cercando l’incontro
passa tra gente diversa
e non solleva nemmeno lo sguardo.
Occhi di mille bambini
che hanno paura da sempre
baci di donne diverse
che hanno una vita
e notti gia’ perse.
Ciao amico ciao
tu che cantavi
una triste canzone
ciao amico ciao
tu mi hai insegnato ad esser migliore.
Scende la notte sul tetto,
dorme nei campi di grano
non chiede niente al suo mondo
nemmeno ha voglia che tiene per mano.
Ciao amico ciao
tu che cantavi
una triste canzone
ciao amico ciao
tu mi hai insegnato ad esser migliore.
Noi non sappiamo che è poco
ma pronunciando il suo nome
entra una luce nel cuore, come una fonte
su terra che muore.
Ciao amico ciao
tu che cantavi
una triste canzone
ciao amico ciao
tu mi hai insegnato ad esser migliore.
Ciao amico ciao
tu che cantavi
una triste canzone
ciao amico ciao
tu mi hai insegnato ad esser migliore.
Ciao amico ciao
tu che cantavi
una triste canzone
ciao amico ciao
tu mi hai insegnato ad esser migliore.
Ciao amico ciao
tu che cantavi
una triste canzone…

lunedì 29 luglio 2013

Festival di Sanremo 1972 - (parte 4)


                 Marisa Sacchetto, Angelica, Carla Bissi e Marcella Bella


Presentano: Mike Bongiorno, Sylva koscina e Paolo Villaggio

Orchestra: del Festival, Franck Pourcel (ripetizione brani)

Totale brani: 28

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Non in finale


Carla Bissi (Alice) con Il mio cuore se ne va


Amore, i tuo respiro è più profondo
il sonno ha steso già le braccia sue
ti guardo con la mente mia ritorno
a quando le mie pene eran le tue.
In fondo, se il sole aveva il cielo
la terra aveva il prato e il mare blu.
Se l’uomo amava il posto dove è nato
è giusto che con me ci fossi tu.
Ma il mio cuore se va
come fosse nato ieri
cerca un posto che non c’è
cerca i suoi capelli neri.
Ma il mio cuore se ne va
verso l’acqua trasparente
forse anch’io lo seguirò
come inseguo la mia mente.
Mi guardi tra le ciglia tue socchiuse
fai finta di dormire e muori già
in fondo tu mi hai dato tante cose
sarebbe giusto che io restassi qua.
Se l’uomo amava il posto dove è nato
è giusto che con me ci fossi tu.
Ma il mio cuore se va
come fosse nato ieri
cerca un posto che non c’è
cerca i suoi capelli neri.
Ma il mio cuore se ne va
verso l’acqua trasparente
forse anch’io lo seguirò
come inseguo la mia mente.

Marisa Sacchetto con La foresta selvaggia


Il mio giorno va morire là
tramonto azzurro dentro gli occhi tuoi
e sembra impossibile pensare adesso che
c’è stata una stagione che non sai
tu non sai
i fiori erano accessi
più che mai
i fiori erano rossi
più che mai
sbocciavano sui rami ed io ti amai
mi sembra impossibile pensare adesso che
amavo la tempesta intorno a me
senza te
credevo nella notte senza te
e la mia vita
sembrava una foresta
selvaggia intorno a me
con le mie dita
suonavo la tempesta
che non ho visto mai
insieme a te
insieme a te.
Se cerco la tua spalla so dov’è
tranquillo porto ai porti i sogni miei
e sembra impossibile pensare adesso che
c’è stato un altro amore
che non sai
tu non sai
c’è stato sì ma non lo rivivrei
e la mia vita
sembrava una foresta
selvaggia intorno a me
con le mie dita
sfioravo la tempesta
che non ho avuto mai.
Con le mie dita
sfioravo la tempesta
che non ho avuto mai
e la mia vita
sembrava una foresta
selvaggia intorno a me.

Angelica con Portami via


Uh uh uh uh
uh uh uh uh
e portami via
da questa terra che
non è mai stata mia,
e portami via
e forse guarira’
la mia malinconia.
Si dice che la gente mia
riposa lontano
ad uno ad uno
mi ha lasciata qui
un bambino non sa
una storia non ha
arriva solo a casa
ma un giorno son venuta
ed ho capito…
ho capito
e portami via
da questa casa che
non è mai stata mia
e portami via
nessuno sentira’
un po’ di nostalgia.
Si dice che
mio padre fosse
un pescatore,
tra questi monti
chiuse gli occhi suoi,
mi rimane di lui
un veliero che sta
chiuso in una bottiglia
e di mia madre
resta una conchiglia,
la conchiglia.
Uh uh uh uh
uh uh uh uh uh uh uh uh
e portami via
da questa terra che
non è mai stata mia aa,
e dove va il fiume
oltre quei monti,
i laghi vanno la’ nel mare .
(Coro: portami via)

Rita Pavone con Amici mai


Stringi la mia mano e dici
amici come prima
ma che dici
amici noi
non siamo stati mai
innamorati sì
magari amanti sì
un sorriso una parola
per tirare avanti
non ci furono tra noi
né ci saranno mai
eppure amasti me
eppure io ti amai.
M’accarezzavi e mi chiedevi
dimmi amore di chi sei
che cosa vuoi che ti dicessi
perché lo chiedi se già lo sai
ma tu di me non ti fidavi
con le donne non si sa mai
e pretendevi ti confidassi
senza di te io non l’ho fatto mai…
ti giuro mai.
Adesso stringi la mia mano e dici
amici come prima
ma che dici
amici noi
non siamo stati mai
innamorati sì
magari amanti sì…
eppure amasti me
eppure io ti amai.
M’accarezzavi e mi chiedevi
dimmi amore di chi sei
che cosa vuoi che ti dicessi
perché lo chiedi se già lo sai
ma tu di me non ti fidavi
con le donne non si sa mai
e pretendevi ti confidassi
senza di te io non l’ho fatto mai… mai… mai…
ti giuro mai.
Stringi la mia mano e dici
amici come prima
ma che dici
amici noi
non siamo stati mai
innamorati sì
magari amanti sì…
amici… mai.

Delia con Per amore ricomincerei


Un po’ di più,
starti lontano,
un po’ di più
per dire adesso
per dove non lo so.
Io lo vorrei.
Un po’ di più
esser me stessa
un po’ di più
aver paura
e non chiamare te
io lo vorrei, io lo vorrei.
La speranza quando è sola
non ha le ali, non vola
non va lontano da te.
La speranza è come un fiore
se l’abbandoni poi muore
potrei morire per te.
Io
dolce amore mio,
vero amore, ricomincerei
io…come ti amo io,
con la mente e il cuore mio
con la mente e il corpo mio.
Un po’ di più
dimenticarti
un po’ di più
pensare ad altri
e non soltanto a te
io lo vorrei, io lo vorrei.
La speranza quando è sola
non ha le ali, non vola
non va lontano da te.
Io dolce amore mio
vero amore, ricomincerei,
io come ti amo io
con la mente e il cuore mio
con la mente e il corpo mio.
Mio…dolce amore mio
vero amore, ricomincerei.

Anna Identici con Era bello il mio ragazzo


Era bello il mio ragazzo sempre pieno di speranze
Mi diceva: “Mamma mia un giorno sai ti porto via
Via da tutta sta miseria in una casa da signora
Via da questo faticare potrai infine riposare”.
Era bravo il mio ragazzo; morì il babbo che era bimbo
ma mi disse: “Non temere. Vado io ora in cantiere
Sono grande ormai lo vedi prendo il posto di mio padre,
son capace a lavorare, non ti devi preoccupare
Era stanco il mio ragazzo in quel letto di ospedale
ma mi disse: “Non fa niente, solo un piccolo incidente
Quando si lavora sodo non c’è soldi da buttare
Non puoi metter troppa cura per far su l’impalcatura”.
Era bello il mio ragazzo col vestito della festa
L’ ho sentito tutto mio, mentre gli dicevo addio
E poi quando l’ ho baciato gli ho strappato una promessa
e gli ho detto anima mia presto sai portami via
Era bello il mio ragazzo …

I Nuovi Angeli con Un viaggio in Inghilterra


La stella è profumata
la sua bocca colorata
perché? Per amore.
I suoi capelli neri
io li ho amati fino a ieri
però devo andare.
Tornerò, ah ah ah
tornerò, ah ah ah
tornerò.
Un viaggio in Inghilterra
con un jet che mi porta lontano da te
un viaggio in Inghilterra
non vuol dir che mi voglia scordare di te.
Ragazzina dagli occhi azzurri
nel mio cuore resterai
ridi anche tu
non piangere più
lo sai che voglio bene solo a te.
Mi scoppio nella pelle
vorrei essere già in volo
lassù per il cielo.
Non piangere tesoro
il volo dura solo un’ora
e poi tornerò.
Tornerò, ah ah ah
tornerò, ah ah ah
tornerò.
Un viaggio in Inghilterra…
Amore
in fondo cos’è qualche giorno per te
non piangere bambina, passerà.
Un viaggio in Inghilterra…
Amore…

sabato 27 luglio 2013

Festival di Sanremo 1972 - (parte 3)


   Ricchi e Poveri


Presentano: Mike Bongiorno, Sylva koscina e Paolo Villaggio

Orchestra: del Festival, Franck Pourcel (ripetizione brani)

Totale brani: 28

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Canzoni finaliste


Ricchi e Poveri con Un diadema di ciliege

Cielo blu del mio paese
Quattro case e niente più
Quattro gatti al sole lassù
Fiori rossi dove stai tu
Ero il fabbro del villaggio
Eri la più bella tu
Io piegavo il ferro ma
Pieghi il cuore tu
Ballavamo nella vigna
Con la luna e il falò
Ed i vecchi a ricordar
L'ora che passò
Un diadema di ciliegie
Misi sui capelli tuoi
Misi sui capelli l'unico gioiello che
Posso dare a te
Ma un treno passa, un treno va
Grande città, sei solo là
Ma, amore, un vero gioiello avrai
Mi aspetterai
Poi la tua mano si spegne laggiù
Bianca farfalla che non vola più
Che non vola più
La catena di montaggio
Lega tutti i giorni miei
La catena che ci legò
No, non si spezzerà
No, non si spezzerà
M'hanno scritto dal paese
Dicono che lì non va
Dicono "ragazzo, torna presto
Torna sennò un figlio piangerai"
Cielo blu del mio paese
Oggi io ritorno a te
I ciliegi sono lassù
Nella terra tu
Ma un angelo ti sveglierà
Un angelo ti sveglierà
E il cielo ti porterà
Un diadema di ciliegie
E per sempre tuo sarà

Gigliola Cinquetti con Gira l'amore... caro bebè


Il grillo canta solo per amore
la pioggia cade quando un fiore muore
è bello il fiume quando l’acqua è pura
ma questo l’uomo non lo pensa mai.
Sapete perché il mondo va?
Perché intorno al mondo gira l’amore
e allora com’è, oh mamma dimmi tu,
che avevo un bel biondino e ora non l’ho più?
Caro bè bè, tu non lo sai
chi non ha soldi non naviga mai
caro bè bè, la verità
è una farfalla che viene e che va.
Col cuore tu non spegni una candela
ma puoi buttare all’aria un grande amore
la guerra fa suonare le campane
ma questo l’uomo non lo pensa mai.
Sapete perché il mondo va?
Perché intorno al mondo gira l’amore
e allora com’è, oh mamma dimmi tu,
che avevo un bel biondino e ora non l’ho più?
Caro bè bè, tu non lo sai
chi non ha soldi non naviga mai
caro bè bè, la verità
è una farfalla che viene e che va.
Mi disse: “Non pensarci, bambina.
La vita è una speranza che cammina
nel cuore ti ho lasciato una stella
cammina che la strada si fa bella!”
Sapete perché il mondo va?
Perché intorno al mondo gira l’amore
e allora com’è, oh mamma dimmi tu,
che il grillo del mio cuore per me non canta più?
Caro bè bè, tu non lo sai
chi non ha soldi non naviga mai
caro bè bè, la verità
è una farfalla che viene e che va.
Caro bè bè, tu non lo sai
chi non ha soldi non naviga mai
caro bè bè, la verità
è una farfalla che viene e che va.
Caro bè bè, tu non lo sai
chi non ha soldi non naviga mai
caro bè bè, la verità
è una farfalla che viene e che va.
Caro bè bè, tu non lo sai
chi non ha soldi non naviga mai
caro bè bè, la verità
è una farfalla che viene e che va.

Lara Saint Paul con Se non fosse tra queste mie braccia lo inventerei


Quanto fa male la solitudine,
poi qui nell’anima ecco che
entra improvvisa una voce magica
che mi dice corri e vai,
oggi t’innamorerai.
Sembra impossibile, piove e nevica,
ma un sole splendido scoppia in me,
ride il mio viso, le nubi passano,
e qualcuno adesso c’è
che sorride insieme a me.
E’ lui, è lui, è lui, è lui!
E’ lui, avevo già la sua immagine d’oro negli occhi miei.
Lui, che se non fosse fra queste mie braccia lo inventerei.
Il viso, la bocca e gli occhi che ha
mi fanno impazzire di felicità,
il viso, la bocca e gli occhi che ha
mi fanno morire.
Gioia di vivere, mille brividi,
mi è corsa incontro la verità:
era la sua la voce magica
che diceva corri e vai,
oggi t’innamorerai.
E’ lui, è lui, è lui, è lui!
E’ lui, avevo già la sua immagine d’oro negli occhi miei.
Lui, che se non fosse fra queste mie braccia lo inventerei.
Il viso, la bocca e gli occhi che ha
mi fanno impazzire di felicità,
il viso, la bocca e gli occhi che ha
mi fanno morire.
E’ lui, è lui, è lui, è lui!
E’ lui, è lui, è lui, è lui!

Donatello con Ti voglio


Apro gli occhi e non dormo
ti voglio
morirò se non torni tu
ti voglio.
Nel mio cuore c’è il cuore tuo
nei miei occhi c’è il viso tuo
se non torni la vita mia l’ho buttata via.
Ti telefono e non ci sei
ti voglio
bianche gocce negli occhi miei
ti voglio.
La domenica sempre solo
quest’amore ha finito il volo
tu che eri la vita mia sei andata via.
Il giorno poi, che tortura
sempre cercarti
sempre pensarti
e non ci sei.
La notte poi, che paura
solo nel letto
male nel petto
e penso a te.
Apro gli occhi e non dormo più
ti voglio
morirò se non torni tu
ti voglio.
La domenica sempre solo
quest’amore ha finito il volo
tu che eri la vita mia sei andata via.
Il giorno poi, che tortura
sempre cercarti
sempre pensarti
e non ci sei.
La notte poi, che paura
solo nel letto
male nel petto
e penso a te.
Apro gli occhi e non dormo più
ti voglio
morirò se non torni tu
ti voglio.
Nel mio cuore c’è il cuore tuo
nei miei occhi c’è il viso tuo
se non torni la vita mia l’ho buttata via…
se non torni la vita mia l’ho buttata via…
se non torni la vita mia l’ho buttata via.

Milva con Mediterraneo


Rossa è la rosa
ma chi ti sposa
se bianca non sei più?
Sotto lo scialle il viso
nessuno vede il mio sorriso
pungono i fichi d’india
come le spine sul mio cammino
ma quando prendo l’acqua alla fontana
io vedo te…
Innamorata, innamorata
non ero stata mai,
rossa è la rosa
ma chi ti sposa
se bianca non sei più?
Sopra alle spalle il santo
senza uno sguardo mi passi accanto
è amara la mia gente
come il profumo dell’oleandro
ma quando torna indietro la processione
io vedo te…
Innamorata, innamorata
non ero stata mai,
canto del mare
grido d’amore
Mediterraneo…
Vivo per chi mi ama
brilla l’ulivo come una lama
cuore tu batti forte
come una vela che s’allontana
ma quando brucia il sole della passione
io vedo te…
Innamorata, innamorata
non ero stata mai,
canto del mare
grido d’amore
Mediterraneo,
innamorata, innamorata
non ero stata mai,
canto del mare
grido d’amore
Mediterraneo,
Mediterraneo…

Domenico Modugno con Un calcio alla città


Da anni sono qui
Incatenato a questa scrivania
Mentre laggiù oltre l a nebbia
Si allarga l’orizzonte e sono qui
Non è festa però
In ufficio non andrò
Ogni giorno sempre lì
Ma perché ma per chi
Stamattina non mi va
Voglio dare un calcio a tutta la città
Amore mio vieni anche tu
Il capoufficio lasciamolo su lasciamolo su
Che hanno fatto di me
Sono un semplice parquet
Che davanti dice si sempre si sono qui
Stamattina nei polmoni
Non voglio l’aria dei termosifoni
Amore mio vieni anche tu
Il capoufficio lasciamolo su lasciamolo su
La campagna dov’è
Voglio il verde intorno a me
Il profumo della sera
Quando torna primavera
Per stavolta faccio senza della
Pastasciutta scotta della mensa
Amore mio vieni anche tu
Il capufficio lasciamolo su lasciamolo sù

giovedì 25 luglio 2013

Festival di Sanremo 1972 - (parte 2)


                                                     Gianni Morandi


Presentano: Mike Bongiorno, Sylva koscina e Paolo Villaggio

Orchestra: del Festival, Franck Pourcel (ripetizione brani)

Totale brani: 28

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Canzoni finaliste


Gianni Morandi con Vado a lavorare


Ricordo che ero ancora ragazzino
ma come un uomo lavoravo già
la mia canzone era questa qua.
Certo la terra costa fatica
sempre di più, sempre di più
certo la terra è come una donna
ogni stagione cambia la gonna
gialla d’estate, grano maturo
rossa d’autunno, vino sicuro
è verde oliva se viene l’inverno
a primavera si veste da sé.
Vado a lavorare
ma stasera che si fa
una donna chi ce l’ha
vado a lavorare
ma il cuore dove va
cerca un fiore che non ha
e se è una rosa
lasciatela cogliere a me.
Venne l’estate e colsi la rosa
viva lo sposo, viva la sposa
più si fa notte e più m’innamoro
ma quando è giorno è doppio lavoro
lavora col sole lavora col vento
si parte all’alba e si torna al tramonto
ma con la luna è cielo sereno
mi stendo sul fieno, l’amore con te.
Vado a lavorare
ma se fossi nato re
farei festa insieme a te
vado a lavorare
sono stanco ma che fa
lei di notte non lo sa.
Vado a lavorare
ma se fossi nato re
farei festa insieme a te
vado a lavorare
ora è freddo ma che fa
c’è chi mi riscalderà.

Gianni Nazzaro con Non voglio innamorarmi mai


Aveva la mia età
dieci anni o poco più
quel giorno la sposai per gioco.
La prima delusione
fu quando mi lasciò
per inseguire un’aquilone.
Poi venne un giorno che
non scorderò mai più
mio padre andò per la sua strada
l’amore o l’avventura non so
però fu dura
e ad una stella dissi “no”.
Non voglio innamorarmi mai
il cuore mio lo sa
un vagabondo è l’amore
tutto prende e niente dà.
Ma tu chi sei
ragazza mia
è inutile che stai
in tutti i sogni miei.
Non voglio innamorarmi mai
è triste ma è così
un vagabondo è l’amore
che per caso adesso è qui.
Perché per far l’amore
si muore d’emozione
la vita in fondo è una canzone.
E se il mio cuore batte
più forte accanto a te
non so spiegarmi che cos’è.
Non voglio innamorarmi ma
io mi domando se
un sentimento quando sboccia
viene a dirlo proprio a me.
Ma tu chi sei
ragazza mia
perché senza di te
scompare l’allegria.
Non voglio innamorarmi mai
no, so che morirei
un vagabondo è l’amore
che vive in fondo agli occhi tuoi.
Un vagabondo è l’amore
che vive in fondo agli occhi tuoi.

Delirium con Jesahel


Nei suoi occhi c’è la vita, c’è l’amore
JESAHEL
nel suo corpo c’è la febbre del dolore
JESAHEL
sta seguendo una luce che cammina
JESAHEL
lentamente tanta gente s’avvicina.
JESAHEL, JESAHEL,
JESAHEL,
JESAHEL
JESAHEL,
Mille volti come sabbia nel deserto
JESAHEL
mille voci come onde in mare aperto
JESAHEL
terza strada stan sfiorando i grattacieli
JESAHEL
quinta strada sta volando verso il sole.
JESAHEL,
JESAHEL,
JESAHEL
JESAHEL,
JESAHEL,
Liberati dal cemento e dalle luci
JESAHEL,
il silenzio nelle mani e nelle voci.
JESAHEL,
JESAHEL
JESAHEL,
JESAHEL,
JESAHEL
JESAHEL,
JESAHEL,
JESAHEL,
JESAHEL,
JESAHEL.

Marcella con Montagne verdi


Mi ricordo montagne verdi
e le corse di una bambina
con l’amico mio più sincero
un coniglio dal muso nero
poi un giorno mi prese
il treno
l’erba
il prato e quello
che era mio
scomparivano piano piano
e piangendo parlai con Dio
Quante volte
ho cercato il sole
quante volte
ho mangiato sale
la città aveva mille sguardi
io sognavo montagne verdi
il mio destino
è di stare accanto a te
con te vicino
più paura non avrò un po’ bambina tornerò
Mi ricordo montagne verdi
quella sera negli occhi tuoi
quando hai detto
s’è fatto tardi
t’accompagno se tu lo vuoi
quella nebbia le tue parole
la tua storia e la mia storia
poi nel buio senza parlare
ho dormito con te sul cuore
Io ti amo mio grande amore
io ti amo mio primo amore
quante volte ho cercato il sole
quante volte ho cercato il sole
Il mio destino
è di stare accanto a te
con te vicino
più paura non avrò un po’ più donna
io sarò montagne verdi
nei tuoi occhi rivedrò.

Lucio Dalla con Piazza grande


Santi che pagano
il mio pranzo
non ce n’è
sulle panchine
in Piazza Grande
ma quando ha fame
di mercanti come me
qui non ce n’è
Dormo sull’erba
ho molti amici
intorno a me
gli innamorati in Piazza Grande
dei loro guai
dei loro amori tutto so
sbagliati o no.
A modo mio
avrei bisogno
di carezze anch’io
a modo mio
avrei bisogno
di sognare anch’io
Una famiglia vera
e propria non ce l’ ho
è la mia casa Piazza Grande
a chi mi crede
amore prendo amore do
quanto ne ho
con me di donne generose
non ce n’è
rubo l’amore
in Piazza grande
e meno male che briganti
come me
qui non ce n’è
A modo mio
avrei bisogno
di carezze anch’io
avrei bisogno
di pregare Dio
ma la mia vita
non la cambierò
mai mai
a modo mio
quel che sono
l’ ho voluto io
lenzuola bianche
per coprirmi
non ne ho
sotto le stelle
in Piazza Grande
e se la vita non ha sogni
io li ho
e te li do
E se non ci sarà più gente
come me
voglio morire in Piazza Grande
tra i gatti
che non han
padrone come me
attorno a me.

martedì 23 luglio 2013

Festival di Sanremo 1972 - (parte 1)


                                          Il vincitore: Nicola Di Bari

Presentano: Mike Bongiorno, Sylva Loscina e Paolo Villaggio

Orchestra: del Festival, Franck Pourcel (ripetizione brani)

Totale brani: 28

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Canzoni finaliste


1) Nicola Di Bari con I giorni dell'arcobaleno



Erano i giorni dell’arcobaleno,
finito l’ inverno tornava il sereno
e tu con negli occhi la luna e le stelle
sentivi una mano sfiorar la tua pelle.
E mentre impazzivi al profumo dei fiori,
la notte si accese di mille colori.
distesa sull’erba come una che sogna,
giacesti bambina, ti alzasti già donna.
Tu adesso ti vedi grande di più,
sei diventata più forte e sicura,
è iniziata I’avventura.
Ormai sono bambine le amiche di prima
che si ritrovano in gruppo a giocare
e sognano ancora su un raggio di luna.
Vivi la vita di donna importante
perché a sedici anni hai già avuto I’amante;
ma un giorno saprai che ogni donna e matura
all’epoca giusta, con giusta misura
e in questa tua corsa incontro all’amore
ti lasci alle spalle il tempo migliore.
Erano i giorni dell’arcobaleno,
finito l’inverno tornava il sereno!

2) Peppino Gagliardi con Come le viole



Son tornate le viole quaggiù
Ma non hanno colore per te
Quella calda tenerezza che tu
Portavi nei tuoi occhi
No, non c’è più
Come le viole anche tu ritornerai
La primavera con te riporterai
Avevi la mia vita
Avevi la mia vita fra le tue braccia
Te ne sei andata non so
Te ne sei andata con chi dai sogni miei
Forse domani chissà tu piangerai
Quando il mio amore lo so tu capirai
Rifioriranno tante primavere
Come le viole anche tu
Ritornerai
Rifioriranno tante primavere
Come le viole anche tu
Ritornerai.



3) Nada con Il re di denari




Non cerco un re di denari
Io cerco un fante di cuori
Sai la mia reggia dov’è
Sotto le stelle con te
A chi mi offre denari
Rispondo sempre picche
A chi mi offre dei fiori
Tutto il mio cuore darò
La vita è un gioco, mischian le carte
Ride chi vince, chi perde piange
Ma la partita è solo una
Nella vita ci vuole fortuna
Una rivincita ci sarà
Addio bel re di denari
Amo il mio fante di cuori
La tua ricchezza cos’è
Quando l’amore non c’è
La vita è un gioco, mischian le carte
Ride chi vince, chi perde piange
Se muore il sole nasce la luna
Nella vita ci vuole fortuna
Io la fortuna l’ho avuta con te.

domenica 21 luglio 2013

Festival di Sanremo 1971 - (parte 5)


                              Presentano: Carlo Giuffrè e Elsa Martinelli

Orchestra: del Festival

Totale brani: 24

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Non in finale


Maurizio Fabrizio e I Protagonisti con Andata e ritorno


Tutto mi è successo in un giorno
Tutto fra l’andata e il ritorno
Sembra un’avventura però
A me pare proprio di no
Otto meno un quarto, mi alzo
Ho lezione e sono in ritardo
Salto sopra un autobus e
Cado proprio in braccio a te
E di colpo i miei occhi mi chiedono perché
Non sanno guardare nient’altro che te
Non sanno guardare nient’altro che te
E di colpo sorridi e poi parli con me
Io prendo i tuoi libri e poi scendo con te
Io prendo i tuoi libri e poi scendo con te
Una sola ora di inglese
È oggi assai più lunga di un mese
No non so aspettare di più
Suona la campana e son giù
Ecco che tu esci da scuola
Guardi fra la gente sei sola
Corri fino all’angolo e
Cadi proprio in braccio a me
E di colpo i tuoi occhi mi chiedo perché
Non sanno guardare nient’altro che me
Non sanno guardare nient’altro che me
E di colpa l’andata e il ritorno non c’è
C’è solo l’amore che sento per te
C’è solo l’amore che senti per me.

Jordan e Jens con Lo schiaffo


Ah
giusto era te che cercavo
volevo darti uno schiaffo
sai la ragione non dire no
so la ragione non dire no
ah
Elena ha detto che ieri
ieri sei stata da un altro
sai la ragione non dire no
so la ragione non dire no
no no no noooo
dovevi dirlo subito perché
hai fatto a pezzi questo sentimento
no no no nooooo no non è possibile
che sbagli sai
e dire che io t’ho creduta tanto
ah
dici di essere stanca
vuoi stare un mese da sola
sai la ragione non dire no
so la ragione non dire no
ah strano che proprio stasera
hai messo pure il rossetto
sai la ragione non dire no
so la ragione non dire no
no no no nooooo
dovevi dirlo subito perché
hai fatto a pezzi questo sentimento
no no no nooooo no non è possibile che sbagli sai
e dire che io t’ho creduta tanto
cara
cara
occhi che non sanno dire no
dove sei
che farai
non lo so
ma per me non esisti
per me
oramai non esiti più
per me
per me
oramai non esisti più
per me
per me
oramai non esisti più
per me
per me
oramai non esisti più…

Antoine e Anna Identici con Il dirigibile


No, non si può’ più
stare qui io e te
fra la gente che corre.
Ma …l’idea l’avrei
senti un po’ che faro’
vieni qui, vieni da me.
Un dirigibile comprero’
con i nostri sogni lo gonfiero’.
Una mattina ti chiamero’
salta su…salta su!
Dal dirigibile guardo in giù’
quante persone col naso in su’
com’è ridicolo il mondo ormai
senza noi, senza noi.
Alto quanto forse più del sole
questo amore salira’
Alto in alto forse più del sole
questo amore salira ah ah ah.
Si è un sogno ma
anche tu vuoi cosi’
vieni qui, vieni con me.
Un dirigibile comprero’
con i nostri sogni lo gonfiero’.
Una mattina ti chiamero’
salta su…salta su!
Dal dirigibile guardo in giù’
quante persone col naso in su’
com’è ridicolo il mondo ormai
senza noi, senza noi.
La la la la la la la la la
La la la la la la la la la
la la la la la la la la la
la la la la la la
Un dirigibile comprero’
con i nostri sogni lo gonfiero’.
Una mattina ti chiamero’
salta su…salta su!
Salta su…salta su!
La la la la la la la la la
La la la la la la la la la
la la la la la la la la la
la la la la la la
La la la la la la la la la
La la la la la la la la la
la la la la la la la la la
la la la la la la

Edda Ollari e Lorenza Visconti con L'ora giusta


Viene una volta sola
la primavera
ma l’ora giusta
viene ogni sera
la ra la la la la la
la la la la la la la la
Lui
chi mi manca è lui
quando è l’ora giusta
il vento è caldo
e non è qui
lui
chi mi manca è lui
va
mia tristezza va
con le foglie gialle
che il tempo amico cancellerà
va
mia tristezza va
ma io lo so
che lui
non può restar lontano da me
ma io lo so lo so
che l’ora è giusta è stare con te
la la la la la
la la la la la la la la la la la la la la la la
Va
mia tristezza va
con le foglie gialle
che il tempo amico cancellerà
va
mia tristezza va
ma io lo so
che lui
non può restar lontano da me
ma io lo so lo so
che l’ora è giusta è stare con te
la la la la la la
la la la la la la la la
ma io lo so
che lui
non può non restar lontano da me
ma io so
che lui non può
non restar lontano da me

Fabio Trioli e I Giganti con Il viso di lei


Mi sentivo solo
e guardavo di fuori le nuvole
su quel treno che tornava da te
era quasi sera
e mi persi negli occhi di un angelo
lei era lì di fronte a me
il viso di lei
era nei tuoi occhi neri
ad ogni stazione
c’era gente senza nome
che saliva e andava giù
e che no avrei rivisto più
che saliva e andava giù
e che no avrei rivisto più
mi sentivo solo
ero triste ascoltando la musica
di una radio che suonava per me
era quasi sera
e mi persi negli occhi di un angelo
lei era lì
di fronte a me
il viso di lei
era nei tuoi occhi neri
ad una stazione
quella donna senza nome
mi lasciava e andava giù
ed io no non l’ho mai rivista più
mi lasciava e andava giù
ed io no non l’ho mai rivista più
mi lasciava e andava giù
ed io no non l’ho mai rivista più
mi lasciava e andava giù
ed io no non l’ho mai rivista più

venerdì 19 luglio 2013

Festival di Sanremo 1971 - (parte 4)


Presentano: Carlo Giuffrè e Elsa Martinelli

Orchestra: del Festival

Totale brani: 24

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Non in finale


Mungo Jerry e Piero Focaccia con Santo Antonio, Santo Francisco


Santo Antonio, Santo Francisco
l’ultima notte con lei
Santo Francisco, Santo Antonio
c’era un silenzio tra noi
con un accento che fa
ti ra ra ra ra
Santo Antonio, Santo Francisco
quante stazioni lillà
Santo Francisco, Santo Antonio
ma il treno è fermo di già
e uno da solo che fa
ti ra ra ra ra
Her name was Iolanda
(Il suo nome era Iolanda)
I never forget her
(Non la dimenticherò mai)
Only because her feet
(Anche perché i suoi piedi)
Were so long
(Erano così lunghi)
She wore number 46
(Portava il 46)
She keeps here and I keep mine
(Si tenga i suoi che io mi tengo i miei)
She always assaulted me
(Lei mi assaliva sempre)
In different stations
(in differenti stazioni)
She was bad
(Lei era matta)
She was bad
(Lei era matta)
Just like me
(Proprio come me)
Just like me
Santo Antonio, Santo Francisco
l’ultima notte con lei
Santo Francisco, Santo Antonio
lei tiene i suoi, io i miei
tanto ho l’accento che fa
ti ra ra ra
ti ra ra ra
ti ra ra ra ra
Santo Antonio, Santo Francisco
vai macchinista se no
Santo Francisco, Santo Antonio
viene Iolanda, lo so
l’ultimo assalto sarà
ti ra ra ra ra

Paolo Mengoli e Mark e Marha con I ragazzi come noi


I ragazzi come noi
non muoion mai
per il sole
hanno sempre sguardi blu
se lo vorrai anche tu
un vento ti spingerà
ti porterà
verso noi
i ragazzi come noi
non muoion mai
hanno sempre la speranza nelle mani
se lo vorrai anche tu
e sorridente verrà
verrà da te
verrà da te
siamo i fiori che
regala da sempre un giorno
foglie che
primavera si portano dentro
nel cuore
siamo i fiori che
regala da sempre un giorno
foglie che primavera si portano dentro
nel cuore
i ragazzi come noi
non muion mai
hanno sempre la speranza nelle mani
se lo vorrai anche tu
un vento ti spingerà
ti porterà
verso noi
siamo i fiori che
regala da sempre un giorno
foglie che
primavera si portano dentro
nel cuore
siamo i fiori che
regala da sempre un giorno
foglie che primavera si portano dentro
nel cuore
i ragazzi come noi
non muion mai
non muion mai

Pio e Mau Cristiani con Occhi bianchi e neri


Lei aveva gli occhi bianchi e neri
due occhioni sinceri
tutti dicevano che
lei mi amava
beato me
lei valeva più d’ogni tesoro
con i suoi capelli d’oro
poi qualcuno la rubò
e mai più la rivedrò
ma finché vivrò
non mi scorderò
di quegli occhi bianchi e neri… neri
giro per tutte le strade
che parlano di lei
nostalgia
malinconia soltanto
quando nessuno mi vede
io piango perché
ora so
non esiste felicità
lei aveva gli occhi bianchi e neri
due occhioni sinceri
tutti dicevano che
lei mi amava
beato me
lei valeva più d’ogni tesoro
con i suoi capelli d’oro
poi qualcuno la rubò
e mai più la rivedrò
ma finché vivrò
non mi scorderò
di quegli occhi bianchi e neri
lei aveva gli occhi bianchi e neri (coro)
tutti dicevano che
lei mi amava
beato me
lei valeva più d’ogni tesoro
con i suoi capelli d’oro
poi qualcuno la rubò
e mai più la rivedrò
ma finché vivrò
non mi scorderò
di quegli occhi bianchi e neri

Rosanna Fratello e Nino Ferrer con Amsterdam


Vieni un giorno ad Amsterdam
tra i gelsomini di Amsterdam
soli soli, cuore a cure
nel mulino del nostro amore
c’è una strada ad Amsterdam
per chi si ama ad Amsterdam
noi andremo soli
io e te soli
io e te ad Amsterdam
Soli soli ad Amsterdam
fra i gelsomini ed i lillà
questa musica la porta il vento
tu mi sfiori ed io ti sento
questa notte ed Amsterdam
la luna muore ad Amsterdam
com’è bello sognare
io e te soli
io e te ad Amsterdam

Mal e I Nomadi con Non dimenticarti di me


Quando piove nella valle
e le foglie sono gialle
quando l’acqua si fa neve
ed il giorno è più breve
Quando il mondo si colora
e ritorna primavera
io ti cerco, io ti chiamo
ed ogni volta ti perdono
si apre il cuore per gridare:
non dimenticarti di me
non dimenticare il mio amore
non dimenticarti di me,
oh no…
Quando le vele sono sul mare
e le notti sono chiare
io non dormo per pregare
si apre il cuore per gridare:
non dimenticarti di me
non dimenticare il mio amore
non dimenticarti di me,
oh no…

mercoledì 17 luglio 2013

Festival di Sanremo 1971 - (parte 3)



Presentano: Carlo Giuffrè e Elsa Martinelli

Orchestra: del Festival

Totale brani: 24

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Canzoni finaliste


Ray Conniff e Gigliola Cinquetti con Rose nel buio


Spengo la luce
Per non vedere
Il tuo ritratto
Davanti a me
No io non ti scorderò
Ma nemmeno tu
Io non ti manderò rose
Io non ti chiederò scusa
No tu non resterai sola
Mai sola come me
Io non ti manderò rose
Io non ti scriverò frasi
Tu mi perdonerai rosa
Se non ti cerco più
La mia csa senza fiori sta morendo den den
Il mio cuore si è fermato den den
Il sentiero con i miei sogni sta bruciando den den
La mia vita sta bruciando senza te
Io non ti manderò rose
Io non ti chiederò scusa
No tu non resterai sola
Mai sola come me
Quella luce che batteva sul tuo viso den den
Io l’ho spenta per sempre den den
Primavera primavera tu mi lasci den den
Non tornare non tornare senza lui
Io non ti manderò rose
Io non ti chiederò scusa
No tu non resterai sola
Mai sola come me.
 
Caterina Caselli e Dik Dik con Ninna nanna... cuore mio


C’è un uomo che muore in questa città
piano piano si spegne e nemmeno lo sa
c’è un amore che muore in questa città
come un fiore sbiadito colore non ha
la gente passa e va
e non ti vede mai
a casa torni e poi
son stanchi gli occhi tuoi
mi baci, mi accendi
e invece tu menti,
è vero, è questo
soltanto un pretesto e
ninna nanna
canta canta
scende lentamente sul mio cuore neve bianca
ninna nanna
cuore mio
fino a questo punto dunque son ridotta io
e la notte rimango sveglia
c’è una lacrima fra le ciglia
e mi chiedo dov’è il tuo amore per me
un sottile veleno cade
e divide le nostre strade
il tuo amore per me, il mio amore per te
il tuo amore per me, il mio amore per te
ninna nanna
ninna nanna
una macchina è l’uomo che va finché va
un mattino ti svegli e fai solo pietà
su questa mano no
carezze più non ho
domenica verrà
l’amore tornerà
di nuovo c’è il fuoco
ma brucia per poco
poi freddo di colpo
son morta, sepolta e
ninna nanna
canta canta
scende lentamente sul mio cuore neve bianca
ninna nanna
cuore mio
fino a questo punto dunque son ridotta io
e la notte rimango sveglia
c’è una lacrima fra le ciglia
e mi chiedo dov’è il tuo amore per me
un sottile veleno cade
e divide le nostre strade
il tuo amore per me, il mio amore per te
il tuo amore per me, il mio amore per te
ninna nanna
ninna nanna

Pino Donaggio e Peppino Di Capri con L'ultimo romantico


L’ultimo
Sono io l’ultimo romántico
Sono io quello che ti può
Donare un fiore
E capire da questo
Dall’espressione del viso
Dal tremore di una mano
Se mi ami…
L’ultimo
L’ultimo romantico di un mondo
Che si può commuovere
Guardando due colombi
Baciarsi su una piazza
Incuranti della gente
E li può calpestare
per la fretta d’arrivare
Perché…
se una rosa è una rosa
Da quando c’è il mondo
Io devo cambiare…
Perché…
se il mare e il cielo, il sole e il vento
Non cambiano mai…
Perché…
se l’amore è l’amore
Da quando c’è il mondo
Io devo cambiare…
Perché…
ci son già tante cose
Que stanno cambiando
L’amore non può…
L’ultimo
L’ultimo romantico di un mondo
Che si può commuovere
Guardando due ragazzi
Baciarsi su una piazza
Incuranti della gente
Come facciamo adessso
Come facciamo noi due.

Little Tony e Formula 3 con La folle corsa


Io di notte con lei vedo il sole lo sai
ma svegliandomi poi, il buio…
Il denaro che ho, anche lui brilla un po’
ma ritorna però, il buio…
Io vorrei pregare ma le mie mani non so unire…
Tu dammi la fede persa, tu l’azzurro in cuore versa.
Io senza di te cadrei perché la mia è solo una folle corsa.
Tu dammi la fede persa, tu che lo puoi
tu l’azzurro in cuore versa, tu che lo puoi, che lo puoi
fallo per me, fallo per me
la mia è solo una folle corsa.
Se la mia voce non ha più eco
se nel mio cuor non c’è più fuoco
se nei miei occhi è sceso un velo
se nel mio mondo non c’è più cielo.
Tu dammi la fede persa, tu l’azzurro in cuore versa,
tu dammi la fede persa.
Corro in auto perché a scordarti io provo
ma fuggendo non vivo, io muoio.
Io vederti vorrei, nel bicchiere non sei
voglio luce e mi dai il buio.
Io vorrei pregare ma le mie mani non so unire…
Tu dammi la fede persa…
fallo per me.

Sergio Endrigo e New Trolls con Una storia


Una storia che credevo senza fine
e oggi mi sento solo, in compagnia
torni a casa e sembra lunga la strada
dove ieri felice tu correvi, incontro a lei.
Felicità che non torna più, con la poesia
guardi il mare, vuoi andar via
nostalgia di libertà.
Come un uccello vola e va
al primo freddo se va
nessuno sa se un giorno tornerà
intanto vola, intanto va
intanto vola e se ne va
intanto vola, intanto va
intanto vola e se ne va.
Una storia che ritorna come prima
e oggi tu credi ancora, nella poesia
prati verdi e fiori gialli
nei sogni e nei pensieri
ti svegli e già dorridi, pensando a lei.
Con te ritorna la gioventù e l’allegria
per i tuoi occhi amica mia,
vedo ancora la libertà.
Come un uccello vola e va
lascia il suo nido e se va
nessuno sa se amore troverà
intanto vola, intanto va
intanto vola e se ne va
intanto vola, intanto va
intanto vola e se ne va
intanto vola, intanto va
intanto vola e se ne va
intanto vola e se ne va.

Sergio Menegale e Wallace Collection con Il sorriso, il paradiso


Io correvo tra le foglie al vento
Mentre tu mi ridevi dentro
Un sorriso diventava pianto
Quanta polvere nel cuore
Non riesco più a parlare, a parlare
Ci sei sempre tu a parlare
Volevo morire
Volevo soffrire
Volevo sparire
Perché bella come te
Sei più bella di un sorriso
Perché dolce come te
C’è soltanto il paradiso
Il tuo viso, il tuo sorriso
Volevo l’amore
Volevo giocare
Mi hai fatto giocare
Ma tu bella come sei
Mi hai strappato anche il sorriso
Ma tu dolce come mai
Hai bruciato il paradiso
Col tuo viso, il tuo sorriso
Dentro il sole si specchiava il vento
Mentre tu mi correvi incontro
Col sorriso m’asciugavi il pianto
Non riesco più a giocare, a giocare
Sai soltanto tu giocare
Sai soltanto tu giocare
Sai soltanto tu giocare
Sai soltanto tu far male
Sai soltanto tu far male
Sai soltanto tu far male
Perché bella come te
Sei più bella di un sorriso
Perché dolce come te
C’è soltanto il paradiso
Il tuo viso, il tuo sorriso
Il tuo viso, il tuo sorriso
Il tuo viso, il tuo sorriso.

lunedì 15 luglio 2013

Festival di Sanremo 1971 - (parte 2)



Presentano: Carlo Giuffrè e Elsa Martinelli

Orchestra: del Festival

Totale brani: 24

Due interpretazioni per brano, 14 brani qualificati per la serata finale.

Canzoni finaliste


Donatello e Marisa Sannia con Com'è dolce la sera


Un soffio e poi
non posso più prenderti
quella foglia che vola sei tu
io rimango quaggiù.
Il tempo va
e i giorni si allungano
torna verde fra i rami per te
cosa cambia per me.
Com’è dolce la sera, stasera
c’è nell’aria qualcosa di te.
La tua mano mi sfiora leggera
e fra l’erba c’è un fiore per me.
Io apro piano gli occhi
ti vedo.
Felicità
un volo di rondini
ho capito la vita cos’è
è l’attesa di te.
Com’è dolce la sera, stasera…
La tua mano mi sfiora leggera
e fra l’erba c’è un fiore per me.
Io apro piano gli occhi
e vedo te.

Adriano Celentano e Coro Alpino Milanese con Sotto le lenzuola


Io l’altra notte
l’ho tradita
e son tornato
alle cinque
pian piano
sotto le lenzuola
non la volevo svegliar
ma l’abatjour
che è vicino a lei
s’illuminò
come gli occhi suoi
lei mi guardò
io non parlai
io non parlai
e come Giuda la baciai
ehi ehi ehi
io non giocai
quella notte a poker
ma sono stato insieme
alla sua amica
Guardando me
sembrava che
lei mi leggesse la verità
e con la mano
accarezzandomi le labbra
mi perdonava quel che lei
non saprà mai
io amo lei
soltanto lei
ma perchè mai
l’avrò tradita
La sera dopo
sono uscito
per fare il solito poker
avrei voluto che venisse
ma lei mi ha detto
di no
vai pure vai
io rimango qui
gli amici tuoi
sono tutti là
sveglia sarò
quando verrai
quando tu verrai
e poi mi disse sorridendo
ehi ehi ehi
al poker sai
non si gioca in tre
e non giocare più
con la mia amica
dagli occhi suoi
cadeva giù’
un lacrimone
tinto di blu
e con la mano
accarezzandole le labbra
le dissi
grazie amore mio
e la baciai
io amo lei
soltanto lei
ma perché mai
l’avrò tradita
oh oh oh
oh oh oh oh
io amo lei
soltanto lei
ma perché mai
l’avrò tradita
io amo lei
soltanto lei
ma perché mai
l’avrò tradita
oh oh oh
io amo lei
soltanto lei
ma perché mai
l’avrò tradita.

Domenico Modugno e Carmen Villani con Come stai?


Come stai?
Stavo pensando proprio a te lo sai
che strano proprio qui
dove tutto finì
incontrarci così
quasi non mi sembra vero
forse sto sognando
eppure no sei proprio tu
sei proprio tu
sei proprio tu.
Come stai?
Da allora dimmi mi hai pensato mai
io ti ho pensata sì
io ti ho rimpianto sì
ti cercai, ti cercai
cara
non so che dire
fatti guardare
non sei cambiata.
Come stai?
Come stai?
Amore mio che gioia che mi dai
dal giorno che finì
ho un grande gelo qui
che si scioglie così
no, non è successo niente
questo tempo non c’è stato
ti amo come prima
forse di più, forse di più.
Come stai?
Sei bella bella bella più che mai
è bello il tuo dolore
meraviglioso amore
che non vuole morire
cara
che stai facendo
tu stai piangendo
fra le mie braccia
come stai?
Da allora è passato tanto tempo
ma il nostro è stato un amore meraviglioso
che abbiamo vissuto attimo per attimo
profondamente,
poi la mia compagna
mi ha fatto un grande dispetto
è partita,
è partita per un viaggio
dal quale non si ritorna più.
Ma io l’aspetto,
l’aspetto ancora
perché sono sicuro che tornerà
e quando arriverà io le dirò
semplicemente.
Come stai?
E’ tanto che ti aspetto
e tu lo sai
conosci il mio dolore
meraviglioso amore
che non vuole morire
cara
non dirmi niente
dammi la mano
ed in silenzio
portami con te.

Don Backy e Gianni Nazzaro con Bianchi cristalli sereni


Sono i tuoi occhi, due bianchi cristalli sereni
mentre cammini nell’aria di questa mattina
senti, ti dico, sono innamorato
sono innamorato di te.
Tu non rispondi e i tuoi occhi, gelosa, nascondi
io posso amarti, io posso perfino sognarti
io posso amare, l’azzurro del mare
ma non sono amato da te.
Ma non senti l’incanto
di un’aria profumata
che ti porta le note di questa serenata
fà che ritorni da me
con un sorriso
d’innamorata.
Ed io t’aspetto sperando, come ogni mattina
ecco che arrivi, tremando, mi vieni vicina
tu, sei l’amore e con il mio cuore, io non posso
amare
che te.
Hai sentito l’incanto
di questa serenata…
Come un miracolo tu
la mia preghiera hai ascoltato
e sei venuta da me, con un sorriso, d’innamorata.

Al Bano e Aguaviva con 13 storia d'oggi


Il 13 dicembre, Santa Lucia
ti ho detto addio e sono andato via.
Quel giorno di dicembre amore mio
forse ho sbagliato tutto, non ero io.
Quante macchie di petrolio sull’asfalto di citta,
quanti cuori da coniglio, o’ leone dove sta?
Facce vuote, senza sole, occhi senza verita,
un amore per amore c’è qualcuno che ce l’ha?
A un mare di persone ho aperto il cuore
mi han dato quattro soldi ma niente amore.
Sul letto dei rimpianti io ti ho lasciato
per stare in mezzo a un mondo che e sbagliato.
Il bracciante taglia il grano e il pane non ce l’ha,
l’operaio fa le scarpe e avanti mai non va.
Il soldato fa la guerra e il motivo non lo sa,
la bandiera della terra un colore non ce l’ha.
Ma vale più uno sguardo degli occhi tuoi
di tutte le illusioni che ho avuto mai.
La gente sta in equilibrio su un mondo che cade
sempre giù, sempre giù, sempre giù.
Il bracciante taglia il grano e il pane non ce l’ha,
l’operaio fa le scarpe e avanti mai non va.
Il soldato fa la guerra e il motivo non lo sa,
la bandiera della terra un colore non ce l’ha.
Il 13 dicembre, Santa Lucia,
e il giorno più importante che ci sia.
Quel giorno di dicembre io ho capito
che un uomo senza amore e gia finito.
Quanto macchie di petrolio sull’asfalto di citta,
quanti cuori di coniglio, o’ leone dove sta?
Facce vuote senza sole, occhi senza verita,
un amore per amore c’è qualcuno che ce l’ha?