Il vincitore: Francesco Gabbani
Il sessantaseiesimo Festival di Sanremo è stato presentato per la seconda volta consecutiva da Carlo Conti. Nell'occasione è stato affiancato da Gabriel Garko, dalla modella Madalina Ghenea e dall'attrice comica Virginia Raffaele.
Vi hanno partecipato 28 artisti con altrettanti brani suddivisi in due sezioni: Campioni (composta da 20 cantanti noti) e Nuove proposte (composta da 8 giovani cantanti emergenti).
La canzone vincitrice della sezione Campioni è stata "Un giorno mi dirai" degli Stadio, mentre nella sezione Nuove proposte ha vinto Francesco Gabbani con il brano "Amen".
Sezione Nuove Proposte
1º Francesco Gabbani con Amen
Alla porta i barbari
Nascondi provviste spiccioli
Sotto la coda, sotto la coda, sotto la coda
I trafficanti d'organi e le razzie dei vandali
Sono di moda, sono di moda, sono di moda
Un visionario mistico all'università
Mi disse: "L'utopia ci salverà!"
Astemi in coma etilico per l'infelicità
La messa è ormai finita figli andate in pace
Cala il vento nessun dissenso di nuovo tutto tace
E allora avanti popolo, che spera in un miracolo, elaboriamo il lutto con un amen
(Amen)
Dal ricco col look ascetico al povero di spirito
Dimentichiamo tutto con un
Amen, (amen), amen, amen
Il portamento atletico
Il trattamento estetico
Sono di moda, sono di moda, sempre di moda
Ho l'abito del monaco, la barba del filosofo, muovo la coda,
Muovo la coda, colpo di coda
Gesù si è fatto agnostico, i killer si convertono
Qualcuno è già in odor di santità
La folla è in coda negli store dell'inutilità
L'offerta è già finita amici andate in pace
Cala il vento nessun dissenso di nuovo tutto tace
E allora avanti popolo, che spera in un miracolo, elaboriamo il lutto con un amen
(Amen)
Dal ricco col look ascetico al povero di spirito
Dimentichiamo tutto con un amen
(Amen) amen (amen) amen (amen) amen (amen)
Dimentichiamo tutto con un amen
(Amen) amen (amen) amen (amen)
Dimentichiamo tutto con un amen
E l'uomo si addormento e nel sogno creò il mondo
Lì viveva in armonia con gli uccelli del cielo ed i pesci del mare
La terra spontanea donava i suoi frutti in abbondanza
Non vi era la guerra, la morte, la malattia, la sofferenza
Poi si svegliò
E allora avanti popolo, che spera in un miracolo, elaboriamo il lutto con un amen
(Amen)
Dal ricco col look ascetico al povero di spirito
Dimentichiamo tutto con un amen
(Amen) amen (amen) amen (amen) amen (amen)
Dimentichiamo tutto con un amen
(Amen) amen (amen) amen (amen)
Dimentichiamo tutto con un amen
2º Chiara Dello Iacovo con Introverso
È tutto sterile ed asettico
Dentro a questo imballaggio plastico
Dove le bombole di ossigeno
Son razionate più del merito
Non basta un bel discorso
Per ritenerti assolto
Non basta un documento per assumere un'identità
È tutto stabile e dinamico
Dentro a questo ingranaggio cosmico
Che lo ritrovo fra le costole
A controllare ogni mio batttito non troov un percorso
Che mi stia bene addosso
Ed in realtà io non lo so se ne ho davvero bisogno
Me l'hai messo soltamente tu
Intro-dentro verso giusto opposto
Ma quando ti ricapita di stare zitto
E smetterla di prendere opinioni in affitto
Intro-verso così mi riconosco in me
E senza doverlo dimostrare
Senza doverlo dimostrare a te
Sono rinchiusa dentro al cellophan
Con le mie valvole che scoppiano
E la pressione tesa al massimo
Comprime il mio pensiero critico
Non serve proprio a niente
Giocare sotto banco
Ma non sei ancora stanco
Di dover svendere la tua attività
Intro-dentro verso giusto opposto
Ma quando ti ricapita di stare zitto
E smetterla di prendere opinioni in affito
Intro-verso così mi riconosco in me
E senza doverlo dimostrare
Senza doverlo dimostrare
Senza doverlo dimostrare
Intro-verso, non c'è giusto opposto
Ma quando ti ricapita di stare zitto
E smetterla di prendere opinioni in affito
Intro-verso così mi riconosco in me
E senza doverlo dimostrare a te
3º Ermal Meta con Odio le favole
Ti ricordi quand'eri bambino
Con I sogni legati al cuscino
Ti ricordi quand'eri capace
Di sentirti con poco felice
E da un gesto del tutto banale
Imparavi che volto avesse
L'amore
Ti ricordi le notti a parlare
E a incollare la luna nel cielo
Con un dito poi farla sparire
Come una sposa dietro al suo velo
Di sudore, di lacrime o mare
Ci sembrava la cura di tutto
Il sale
Per stare bene penso a te
Per stare male penso a te e me
Il futuro era bellissimo per noi
Ti volevo bene e forse anche di più
Fuoco che non brucia non si spegne mai
Ti manco, non lo so
Mi manchi e non lo sai
Scorre un fiume e assomiglia alla vita
E la nostra sembrava in salita
Non è vero, era solo paura
Di affrontare la parte più dura
Ma per quanto difficile sia
L'ordinario con te diventava
Magia
Il futuro era bellissimo per noi
Ti volevo bene e forse anche di più
Fuoco che non brucia non si spegne mai
Ti manco, non lo so
Mi manchi e non lo sai
Io ti voglio ancora bene e pure tu
Cuore che si stringe non tradisce mai
E non ricordo come mai non ci sei più
Ti manco, non lo so
Mi manchi e non lo sai
Odio le favole
E il gran finale perché
Quello che conta è
Qualcosa per cui una fine non c'è
Non ci credere
Se ti dicono che
Passerà da se
Mi manchi e non lo sai
Il futuro era bellissimo per noi
Io ti voglio ancora bene e pure tu me ne vuoi
Si felice e non dimenticarmi mai
Ti manco, non lo so
Mi manchi e non lo sai
Mi hai strappato l'amore di bocca
Ma ogni tanto una stronzo ci tocca
4º Mahmood con Dimentica
Sono solo
In questa stanza blu
Penso a quanto ho combattuto fino ad ora
A cosa fosse giusto per me
Sono solo
In questa stanza blu
Ogni ora sembra l'ora di ieri
Ogni buongiorno bagnato di monotonia
Ora ora ora ora
Solo non sei
Ore ore ore ore
Son le sei
Ora ora ora ora ora sei
Ora sei ora sei ora sei
Solo
Dimentica
Dimentica
Dimentica
I morsi sul cuscino
Dimentica
Dimentica
Dimentica
I baci di giuda del mattino
Quei cento pugni sul muro
Questo mio cuore a digiuno
Polvere, polvere
Ora è polvere
Quel muro
Sto impazzendo
Sto impazzendo
In questa stanza blu
Chiudo la porta, le finestre
Non so più ridere
Ora ora ora ora
Solo non sei
Ore ore ore ore
Son le sei
Ora ora ora ora ora sei
Ora sei ora sei ora sei
Solo
Dimentica
Dimentica
Dimentica
I morsi sul cuscino
Dimentica
Dimentica
Dimentica
I baci di giuda del mattino
Quei cento pugni sul muro
Questo mio cuore a digiuno
Polvere, polvere
Ora è polvere
Quel muro
Ora ora ora ora
Solo non sei
Ore ore ore ore
Son le sei
Ora ora ora ora ora sei
Ora sei ora sei ora sei
Solo!
Irama con Cosa resterà
Volevo nascere senza pensieri
Senza le crisi di panico quando penso troppo
Volevo correre più forte degli altri
Come per dimostrarmi che potrei farlo il doppio
Volevo dirti che ti aspetto qua
Volevo dirtelo ma no, non ti ho avvisata
E me ne resto da solo con il mio orgoglio
Che uccide quello che voglio, sapendo che è una cazzata
Volevo soltanto essere parte di un gruppo
Sentirmi, come voi, accettato in tutto
Ma poi iniziai a farmi di brutto, tornando a casa distrutto
Gridando dentro al cuscino per nascondere l'urlo
E no, che non ti dico cosa provo, no
Sono i miei testi che lo provano
Nella mia penna perché
Prendi una birra e siediti che ti racconto di me
Di come quando davanti a un problema scappo
Non è che non sia uomo, ma a volte vorrei esserne un altro
Quante notti in bianco che ho fatto per la mia musica
Dormivo sopra il banco sognando una vita unica
Di quelle che ti svegli e realizzi che non sei solo
Che ciò che gridi troppe persone lo fanno in coro
Dite pure a quegli stronzi che non mi accontento
Che ho ambizioni troppo grandi per restare fermo
Io che piango, io che rido, io che grido e basta
Io che cerco di convincermi che tutto passa
Io che vi racconto la mia storia come fosse solo mia
Io che sgrano ancora gli occhi quando entro in galleria
E no, che non ti dico cosa provo, no
Non siamo fatti per restare soli
Forse è l'unica ragione per cui siamo ancora qua
E no, che non ti dico cosa provo, no
Non siamo fatti per restare soli
Dimmi che cosa resterà
Non me ne frega se mi manca la morale
Anche se vado con altre non vuol dire che non ci tenga a te
Lo so che sono un po' egocentrico se parlo di me
Lasciami perdere se cerchi un'altra storia clichè
Non sono un uomo vissuto, ma sono un uomo che vive
Che si dimentica tutto, ma si ricorda due rime
Io che mi fermo a sentire l'odore di un libro nuovo
Che poi non riesco a finire perché per tutto mi annoio
Non sono fatto per te, non sono fatto per loro
Non sono fatto per viverti, né per stare da solo
Con più gioielli di te, ma meno classe
Convinto che stare in strada non mi cambiasse
Ma la vita non è un film, non c'è un lieto fine
Nessun colpo di scena, nessuno divide
La parte dove vedi tua madre mentre sorride
O quella dove stringi un ricordo fatto di spine
Io che, io che piango, io che rido, io che grido e basta
Io che cerco di convincermi che tutto passa
Io che vi racconto la mia storia come fosse solo mia
Io che sgrano ancora gli occhi quando entro in galleria
E no, che non ti dico cosa provo, no
Non siamo fatti per restare soli
Forse è l'unica ragione per cui siamo ancora qua
E no, che non ti dico cosa provo, no
Non siamo fatti per restare soli
Forse è l'unica ragione che non ci dividerà, e no
Ma nessun'altra è come te, come te, come
Ma nessun altro è come me, come me, come
So che sei fatta come me, come me, come
Che nessun'altra è come te e no
Ma nessun'altra è come te, come te, come
Ma nessun altro è come me, come me, come
So che sei fatta come me
Dimmi che cosa resterà
Cecile con N.E.G.R.A.
In un mondo che si muove più lentamente della gente che lo abita
Cecile, Rafé, show
Se ti togli i paraocchi la visuale l'ampli
Che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti
Se ti togli i paraocchi la visuale l'ampli
Che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti
A te che guardi il mio colore come fossi extraterrestre
Alla mamma che mi nota e stringe i figli a sé
A chi all'asilo mi faceva già strane domande
Come ad esempio che colore avessi il sangue
A chi commenta di nascosto e crede non lo senta
Non ho niente contro ma c'è troppo differenza
A chi ha la barbie con la pelle bianca dai sessanta
La mia io l'ho aspettata sino al 1980
C'è chi si vanta di ideali dove negri ed omosessuali
Indifferentemente sono tutti uguali
Cioè diversi e in quanto tali
Sono da trattare differentemente dai normali e questo fa paura
Chiudo bocca e occhi nella notte oscura
E hai paura perchè sono troppo scura troppo scura
Mi consideri soltanto per un'avventura
Ma non consideri la mia natura perchè sono
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
Vado bene anche se sono
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
Non te ne frega più
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
Non te ne fotte più
Se ti togli i paraocchi la visuale l'ampli
Che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti
Se ti togli i paraocchi la visuale l'ampli
Che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti
Mi inviti a cena ma soltanto se mi paghi
Alla fermata ti sorrido e non mi caghi
È da una vita che combatto contro i draghi
Nemmeno Harry Potter vince contro questi maghi
Dell'ignoranza pieni d'arroganza
Conta l'apparenza
Però in fondo manca la sostanza, quanta indifferenza
E piango sola dentro alla mia stanza
Non preoccuparti della N. E. G.R.A. quando è triste prende danza
Luoghi comuni deleteri ancora più tristi dei cimiteri
Ero bambina che sembra ieri ancora credevo nei desideri
Già percepivo disagi reali e seri
E chi li creava eri sempre tu
Altro che Balotelli, altro che?
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda non te ne frega più
N.E G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
Ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda non te ne fotte più
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A.
nuda, nuda, nuda
N.E.G.R.A., N.E.G.R.A., N.E.G.R.A
Ma quando mi vedi nuda, nuda non te ne fotte più
Michael Leonardi con Rinascerai
Questa notte ho fermato nella mente l'immagine di te
Nel mio cuore giardino ti ho accolto, ho cura di te
I tuoi passi sulla strada chiedono perché
Resto al freddo al buio della notte, vulnerabile
Io ti canto, ti sogno, fuori il mondo si stringe a noi
Alza gli occhi al sole, rinascerai
Io ti canto, ti sogno tutto il mondo si stringe a noi
Alza il viso al sole, rinascerai
E da te che ho imparato a ricercare radici libere
Nel profondo del mio amore senza lacrime
Ho sempre dentro il tuo calore, corro verso te
Fotosintesi perfetta sei forte, fragile
Io ti canto, ti sogno, tutto il mondo si stringe a noi
Alza gli occhi al sole, rinascerai
Io ti canto, ti sogno l'universo si stringe a noi
Alza il viso al sole, rinascerai
E non potrai mai più cadere, respira forte e splenderai tu splenderai
Io ti canto, ti sogno, tutto il mondo si stringe a noi
Dai il tuo viso al sole, rinascerai, risplenderai
Libera nel vento rinascerai
Miele con Mentre ti parlo
Guardati allo specchio
Sotto le rughe troverai
Troverai i miei occhi
Magari meno storti
E nel riflesso del tuo volto incontrami
E nel riflesso del tuo volto accettami
E nel rumore del tuo volto ascoltami
E nel silenzio del tuo volto
Mi guardo allo specchio
E tra i progetti che hai per me
Congelo sogni modesti
Che tanto tu detesti
Ti ho permesso di travestirmi
Ho provato ad adattarmi
Ai tuoi disegni così perfetti
Ma tanto stretti, troppo stretti
Potrei amarti di meno
Potrei odiarti di meno
Somigliarti di meno forse un giorno potrei
Potrei amarmi di meno
Potrei odiarti di meno
Sbadigliare di meno mentre ti parlo di me
Sfilami di dosso quella trama di difetti
Così identici ai tuoi
Togli quei fili dalle mie mani
Taglia i fili dalle mie mani
Ti prego strappa quei fili dalle mie mani
Non guidarmi più
Potrei amarti di meno
Potrei odiarti di meno
Sbadigliare di meno mentre ti parlo di me
Dovrei amarti di meno
Dovrei amarti di meno
Somigliarti di meno forse un giorno dovrei
Dovrei amarti di meno
Ma non amarti di meno
Sbadigliare di meno mentre ti parlo di me
Mentre ti parlo di me
Mentre ti parlo!