Lettori fissi

martedì 29 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1954 - (parte 2)



                                       Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Alberto Semprini

Totale brani: 20

Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Canzoni Finaliste

6) Vittoria Mongardi, Duo Fasano, Quartetto Cetra e Katyna Ranierile con Aveva un bavero


Nella sera fredda e scura
presso il fuoco del camino
quante storie quante fiabe
raccontava il mio nonnino;
la più bella che ricordo
è la storia di un amore
di un amore appassionato
che felice non finì.
Ed il cuore di un poeta
a tal punto intenerì
che la storia di quei tempi
mise in musica così:

Aveva un bavero color zafferano
e la marsina color ciclamino
veniva a piedi da Lodi a Milano
per incontrare la bella Gigogin.
Passeggiando per la via
le cantava mio dolce amor
Gigogin speranza mia
coi tuoi baci mi rubi il cuor.

Ma con altri del paese
in Piemonte fu mandato
e per essere vicino
col suo cuore innamorato
sopra l'acqua di una roggia
che passava per Milano
perché lei lo raccogliesse
ogni dì posava un fior
lei con ansia lo aspettava
sospirando attorno amor
e bagnandolo di pianto
lo stringeva forte al cuor.

Lui saputo che il suo ritorno
finalmente era vicino
sopra l'acqua un fior d'arancio
deponeva un bel mattino;
lei, vedendo e indovinando
la ragione di quel fiore,
per raccoglierlo si spinse
tanto tanto che cascò;
sopra l'acqua, con quel fiore,
verso il mare se ne andò ...
e anche lui, per il dolore,
dal Piemonte non tornò...

Lei lo attese fra le stelle
su nel cielo stringendo un fior
e in un sogno di poesia
si trovarono uniti ancor

7) Gino Latilla, Duo Fasano ,Katyna Ranieri e Giorgio Consolini con Sotto l'ombrello


Pioveva sulle vie della città
e a casa frettolosa andavi tu
t'offrii l'ombrello e con semplicità
qualcosa dissi, non ricordo più
e tu la dolce offerta, non sapesti rifiutar
e fino al tuo portone, ti lasciasti accompagnar.

E tip e tip e tì com'era bello
com'era bello in due sotto l'ombrello
avevi gli occhi azzurri e sul cappello
un delicato mazzolin di fior.
Ti chiesi allor se il mazzolin di fior
veniva proprio dalla montagna
dicesti "sì, non fatelo bagnar
se mi volete accompagnar".
E tip e tip e tì com'era bello
com'era bello in due sotto l'ombrello
e tip e tip e tì un ritornello
cantavano felici i nostri cuor...
cantavano felici i nostri cuor...

A maggio ci sposammo
e fu così che unimmo per la vita i nostri cuor
ti ricordi amore, quanta emozione...
oh che emozion, corremmo alla stazion
sotto una pioggia di baci e fiori
dicevi "amor su fammi riparar ti prego
sennò il mio velo si può sciupar"

E tip e tip e tì com'era bello
com'era bello in due sotto l'ombrello
e tip e tip e tì un ritornello
cantavano felici i nostri cuor...
cantavano felici i nostri cuor...

Ma dopo dovemmo separarci con gran dolore
(ahh)
un giorno fui chiamato militar
ma dopo un anno ci abbracciammo ancor
(finalmente)
tu m'aspettavi sotto il nevicar
(con che ansia)
stringendo il nostro bimbo sul tuo cuor
l'ombrello apristi ansiosa
dando il bimbo in braccio a me
allora era un frugolino biondo
con gli occhioni come te.

E tip e tip e tì com'era bello
com'era bello in tre sotto l'ombrello
tu sorridevi e il pupo, che monello
giocava con la penna dell'alpin.
Poi come fu (chi si ricorda più)
dopo il maschietto (la femminuccia)
e da quel dì se usciamo a passeggiar
almeno quattro ne puoi contar.

E tip e tip e tì ma è sempre bello
eppure siamo in sei sotto l'ombrello
sei voci ma uno solo il ritornello
la vita è piena di felicità...
la vita è piena di felicità...
E tip e tip e tì tip e tip tà
e tip e tip e tì tip e tip tà

8) Achille Togliani e Natalino Otto con Mogliettina


In fondo al cuore silenziosa germogliava una canzon
da quando la tua bocca mi baciò
e come petali di rosa le sue note sboccieran
per dirti ciò che il labbro dir non può.
L’incanto di una rosa profumata deliziosa
sei per me, mogliettina
il fascino soave della gemma più preziosa
sei per me, mia piccina
un brivido m’assale nel pensar alla mia vita
senza te, mogliettina
ma il sole del sguardo mi rincora e la speranza
torna in me, mia piccina.
E col passar degli anni il cuore invecchierà
ma il nostro amor, non morirà
se qualche ruga sul mio volto apparirà
il desiderio dei tuoi baci in me vivrà.
L’incanto di una rosa profumata deliziosa
sei per me, mogliettina
il fascino soave della gemma più preziosa
sei per me, mia piccina
e la canzone non avrà mai fine
se il labbro tace il cuor ti parlerà.

L’incanto di una rosa profumata deliziosa
sei per me, mogliettina
il fascino soave della gemma più preziosa
sei per me, mia piccina.
E la canzone non avrà mai fine
se il labbro tace il cuor ti parlerà.

9) Achille Togliani e Flo Sandon's con Con te


Sapessi come è dolce amarti amore mio
quello che provo io tu non lo puoi saper
quando ti stringo al petto un fremito mi assale
fino a sentirmi male, un male ch’è un piacer

Vorrei vivere con te, con te, con te tutta la vita
vorrei fremere con te, con te, con te gioia infinita
vorrei perdermi con te, con te, con te nel fuoco ardente
vivere e morir con te, con te, con te.

M’incantano quegli occhi, mi struggono i tuoi baci
se piangi, ridi o taci, sei tanto bella amor
racchiusa nel mio cuore, porto con gelosia
perchè sei tutta mia, unico mio tesor.

10) Natalino Otto e Achille Togliani con Donnina sola


Ti guardo dalla strada ogni mattina,
ti ascolto quando canti a prima sera
fra il vaso della menta e la cedrina
con la dolcezza della capinera.
Ma quando è notte e taci,
ritorna la tristezza…
nell’anima che sogna la tua carezza!
E’ tanto bello in due, donnina sola,
percorrere il sentiero della vita,
trovare nella casa addormentata
due braccia che ti stringono così..
Confendere sempre il mio respiro
col palpito più puro del tuo cuor;
ti vorrei dire per questo una parola:
“Vogliamo essere in due, donnina sola?”
Domani forse mi daran coraggio
i primi tocchi dell’Ave Maria,
aspetterò tremante il tuo passaggio
ai piedi del cipresso al crocevia.
Ti parlerà il mio cuore
di questo amore mio,
dicendoti: “son solo,
son solo anch’io..”
La vita è bella in due, donnina sola…

domenica 27 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1954 - (parte 1)


                              I vincitori: Gino Latilla e Giorgio Consolini 




                                        Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Alberto Semprini

Totale brani: 20

Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Canzoni Finaliste


1) Gino Latilla e Giorgio Consolini con Tutte le mamme


Donne! Donne! Donne! Che l'amore trasformerà.
Mamme! Mamme! Mamme! Questo è il dono che Dio vi fa.
Tra batuffoli e fasce mille sogni nel cuor.
Per un bimbo che nasce quante gioie e dolor.
Mamme! Mamme! Mamme! Quante pene l'amor vi da.
Ieri, oggi, sempre, per voi mamme non c'è pietà.
Ogni vostro bambino, quando un uomo sarà,
verso il proprio destino, senza voi se ne andrà!
Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bambino si stringono al cuor.
Son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni,rinunce ed amor.
E' tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha;
sembra l'immagine d'una Madonna,
sembra l'immagine della bontà.
E gli anni passano, i bimbi crescono,
le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà!
Son tutte belle le mamme del mondo
grandi tesori di luce e bontà,
che custodiscono un bene profondo,
il più sincero dell'umanità.
Son tutte belle le mamme del mondo ma,
sopra tutte, più bella tu sei;
tu, che m' hai dato il tuo bene profondo
e sei la Mamma dei bimbi miei

2) Katyna Ranieri e Achille Togliani con Canzone da due soldi


Nelle vecchie strade
del quartiere più affollato
verso mezzogiorno oppure al tramontar
una fisarmonica e un violino un po' stonato
capita assai spesso d'ascoltar
accompagnano un cantante d'occasione
che per poco niente canta una canzon.
E' una semplice canzone da due soldi
che si canta per le strade dei sobborghi
e risveglia in fondo all'anima i ricordi
d'una dolce e spensierata gioventù.
E' una semplice canzone per il cuore
poche note con le solite parole
ma c'è sempre chi l'ascolta e si commuove
ripensando al tempo che non torna più.
Si vede aprire piano pian
qualche finestra da lontan
c'è chi s'affaccia ad ascoltar e sospirar.
E' una semplice canzone da due soldi
che si canta per le strade dei sobborghi
per chi spera per chi ama per chi sogna
è l'eterna dolce storia dell'amor.

Il suo motivo all'indoman
seicento orchestre suonerà
vestito di mondanità ovunque andrà
ma la semplice canzone da due soldi
finirà per ritornare dove è nata
per la strada su una bocca innamorata
che cantando sogna la felicità.
Canzone da due soldi
due soldi di felicità

3) Gino Latilla e Franco Ricci con …E la barca tornò sola


E la barca tornò sola.

Erano tre fratelli pescatori
con una mamma bianca
con una barca nera
e co tre cuori ancora da creatura.

Il mare urlana acuto quella sera
e il legno dell'incognita straniera
cercava aiuto in tutto quell'orrore
il rischio era la vita per salvare
la bionda forestiera... chi sarà.

Mare, mare crudele
come puoi cantare nelle notti scure
quando piange il cuore,
mare sei di un amore
soffocarsi in gola
l'ultima speranza
l'ultima parola.

E la barca tornò sola.

Della leggenda dei tre pescatori
resta un mamma bianca
ed una barca nera
che in fondo al molo
a tutti fa paura,
le vele si raccontano tra loro
che la sirena dai capelli d'oro
serba il segreto dei tre pescatori
ma quel segreto chi potrà svelare
se l'onda indifferente viene e va.

E la barca tornò sola

4) Vittoria Mongardi e Natalino Otto con Notturno... (per chi non ha nessuno)


Buonanotte a chi non ha, non ha nessuno.
Buonanotte a te che attendi per sognar
Forse un giorno troverai sul tuo cammino
chi al tuo cuore dolcemente parlerà.
Questo canto d’amor l’anima consola
Dormi dormi al tuo cuor l’angelo s’ispiri
Buonanotte a chi non ha, non ha nessuno
Buonanotte a te che attendi ma non speri più
Come le rose son tornate a fiorire
Così l’amore un dì al tuo cuore sorriderà
Buonanotte a chi non ha, non ha nessuno
Buonanotte a te che attendi ma non speri più
Come le rose son tornate a fiorire
Così l’amore un dì al tuo cuore sorriderà.

5) Carla Boni e Flo Sandon's con Non è mai troppo tardi


Vedo che piangi;
io so, questo pianto cos’è!..
Temi sia tardi
per vivere ancora con me!..

Non è mai troppo tardi
per dire sottovoce.
oppure con gli sguardi:
“ti voglio tanto bene!”
Non è mai troppo tardi
per riportare la luce
tra il velo dei ricordi
e sciogliere le nubi
col sole dell’amor!..
Ed ora che mi parli
dei sogni miei perduti,
mi par di ritrovarli
e di ricominciar!..
Le lacrime che piangi
son lacrime d’amore,
cancellano il dolore:
Non è mai troppo tardi
nel dire nel baciarmi:
“ti voglio bene ancor!”

Giorno per giorno,
con l’ansia che non da respir,
ora per ora
sentivo i miei sogni morir!..

venerdì 25 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1953 - (parte 4)

 


Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Armando Trovaioli

Totale brani: 20

Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Non in finale


Achille Togliani e Katyna Ranieri con Domandatelo


“Ombre”… nell’ombra di mezzanotte…
“Luci”… ovattate di sigarette,
che andate e venite,
non vedete che il posto è già mio?
Che c’è un cuore che prima di voi,
quaggiù si è perduto?
Domandatelo a questa povera canzone
da quante notti. c’incontriamo
nel buio
più buio
di questa via.
Domandatelo a questa inutile illusione
da quante notti ci diciamo:
S’affaccia!? S’affaccia!
ed è bugia…
… e zitto, o cuore,
non far sapere
che qualche notte
più solo e afflitto
potrai morir…
Domandatelo a questa lacrima d’amore
da quante notti sospiriamo:
Coraggio,
coraggio…
… e andiamo via…
Se in questi versi manca una mamma
che chiede al figlio: “Figlio mio, dimmi,
ma lei… ti vuol bene?”
e si sente rispondere: “E’ bella!”
solamente, che è bella e più nulla,
ed a voi parrà strano,
domandatelo, ecc., ecc….
Domandatelo a questa spina
qui nel cuore.

Gino Latilla e Giorgio Conslini con Povero amico mio


Il cielo è cupo e già la pioggia scroscia,
il cuore mio s’immerge nell’angoscia
perchè stanotte tutto è naufragato:
lei m’ha lasciato!
Vagando per la casa senza tregua,
c’è un’ombra che m’insegue; qualcuno mi rimane
che mi vuol bene: il mio cane!!!
Povero amico mio,
siamo rimasti soli, tu ed io;
la padroncina sai, ci ha abbandonato:
vuoi saperlo perchè?
Era stanca di me!
Invano cercherai la sua carezza
ed io non posso darti che tristezza;
l’amavo tanto, e se n’è andata via,
e sto morendo dalla gelosia!
Povero amico mio,
siamo rimasti soli, tu ed io!!
Tu, ed io!
La notte va pian piano dileguando.
Amico mio, con me tu stai vegliando
un pover’uomo e guardi come piange
quando non finge…
Ho tanto freddo… accendo un po’ il camino,
ma tu stammi vicino… la febbre mi divora
ed in quest’ora… ho paura!!
Povero amico mio,
siamo rimasti soli. tu ed io;
ecc., ecc…

Giorgio Consolini e Achille Togliani con La mamma che piange di più


Mammina bella, io non ti vedo
ma ti sento piangere
son calde le tue lacrime
che ad una ad una cadono
sulle mie mani gelide.
Le sento e non le vedo
perché con gli occhi spenti dal destino
io non potrò mai leggere
sulle tue guancie pallide
le pene che nel cuor soffri per me.
Ah! quante mamme piangono
e i figli perduti o lontani
e nelle notti sognano
di stringerli al seno così.
Ma la mamma che piange di più
mammina cara sei tu
soltanto tu.
Mammina bella, chissà le stelle
di che luce brillano
io sento che ci guardano
e sono gli occhi teneri
di cherubini e di amgeli.
E dimmi e dimmi mamma
tu che le vedi come son le stelle
perché non preghi gli angeli
che nell'azzurro volano
di dar un po' di luce in fronte a me.
Ma la mamma che piange di più
la sola luce sei tu
soltanto tu

Carla Boni e Flo Sandon's con Qualcuno cammina


Un giorno l’amore più vero e sincero hai trovato
e come in un sogno col cuore tu il cielo hai sfiorato.
Poi gli angeli han fatto con l’ali dal cielo una scala
e lungo la scala qualcuno cammina da te.
Ritornello:
Qualcuno cammina
…e va… e va… e va…
…E già una manina
ti fa: Son qua… son qua.
… E sboccia da un giglio vermiglio
tuo figlio… Ma come? Di già?!
…E il bimbo cammina
e va…, e va… e va…
Ginnasio… Liceo…
… poi l’università…
… e un giorno vuol dirti qualcosa:
si sposa!… Di già!?
Poi già Cavaliere tu.
Poi già in pensione tu….
Qualcuno cammina
in un giardino d’or:
un vecchio e un bambino
che giocano tra lor. …
E mentre una rosa si sfoglia,
germoglia un fior.
Canzone di tutte le vite, di tutte le cose.
Catena di rose e di spine, di spine e di rose.
Canzone di tutti gli amori e di tutte le spose,
tu passi ed intanto qualcuno cammina con te.
Qualcuno cammina ecc. ecc.
Canzone di tutte le vite, di tutte le cose!

Nilla Pizzi e Flo Sandon's con L'altra


Se gli anni d’una vita sono cento,
son più di mille quelli del dolore,
perchè si vive sempre nel tormento,
nel tormento dell’amor.
Quando tu baci me
tu baci l’Altra,
l’Altra che ha tolto a me
quasi la vita,
lo so,
ma voglio vivere
e voglio ancora illudermi
d’essere amata.
Quando tu baci me
tu baci l’Altra,
l’Altra che piace a te
più della vita,
lo so,
son disperata,
ma è tanto bello,
tanto dolce,
esser baciata.

mercoledì 23 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1953 - (parte 3)





                                         Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Armando Trovaioli

Totale brani: 20

Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Nnon in finale


Nilla Pizzi e Teddy Reno con Canto della solitudine


Nessuno vien cercando la mia solitudine.
Un canto va lasciando la mia solitudine.
Che gelo, qui nel mio cuore, amore mio
sapessi tu!
Dimmi, come mai non scrivi mai, non torni mai?
Dimmi dove sei e con chi sei e di chi sei?
Dilla al cuore mio,
al pianto mio,
che, in tanto oblìo,
qualche volta mi disseta
della voglia disperata
di sentirti accanto a me.
Ma perchè non sai che nulla amai com'io t'amai
Ma perchè non vuoi? E cosa vuoi? E con chi vuoi?
Odi, nel richiamo,
come, nel tuo nome,
maledico ed amo
te, che sempre amai e che giammai dimenticai.
Nella solitudine
nemmeno il sole
ritornerà!

Carla Boni e Katyna Ranieri con Acque amare


Oh Oh Oh Oh
Oh Oh Oh Oh
Credere all'amore
è come scrivere sull'acqua...
Acqua di fonte, chiusa tra la neve,
anima e cuore geli a chi ti beve...
Somigli all'amor mio che se n'è andato
e tanto freddo in cuore m'ha lasciato...
Acqua di fonte,
tu che discendi a valle prepotente,
travolgi un cuore che vuol morire,
fa che il mio bene sia Il sul ponte...
Acqua di fonte!...
Acqua di fonte!...
Acqua di lago, cupa e misteriosa,
ti guardo ma il pensiero non riposa...
come l'amore mio tu sai ingannare,
sei calma e mi fai tanto disperare...
Acqua di lago,
tu specchi la chiesetta dove prego,
ma sei felice se non ho pace,
se follemente per lui divago...
Acqua di lago!
Acqua di lago!
Acqua di mare, magica e profonda,
spaventi i cuori se diventi un'onda...
Fai come fece un di l'amore mio,
la riva baci e poi le dai l'addio...
Acqua di mare,
a tutti i naviganti fai timore,
tu sola puoi donar l'oblio,
so che il tuo abbraccio mi può sanare
Acqua di mare!
Acqua di mare!
Acque amare
più dolci d'un bacio d'amor

Gino Latilla e Teddy Reno con Innamorarmi


Innamorami,
innamorami di te.
Incatenami,
incatenami con te.
La mia ombra
sarà
la tua immagine:
sarò tuo,
soltanto tuo.
Innamorami
con un palpito d'amor.
Incatenami
incatenami al tuo cuor.
E sarai,
se vorrai,
oggi e sempre la luce per me.
Innamorami:
non ho che te
non ho che te!
Sole!
Sole!
Non c'è sole nella vita mia.
Cerco,
voglio
quel calor che sento nel tuo cuor

Carla Boni e Flo Sandon's con Buona sera


Quel che mi dicevi ogni sera
nel tramonto triste del sol,
forse una promessa non era...
forse non era amor!

Buona sera, buona sera,
mi dicevi.
Buona sera, rispondevo,
con ardor.
Sei tutta la mia vita,
io ti dicevo allora,
sentivo nelle vene
tutto il fuoco
del mio grande amor, sol per te!
Senza amore, le mie labbra
tu baciavi;
già pensavi di lasciarmi:
ma perchè?
Invano nel tramonto
per sempre aspetterò,
ma nessuno buona sera
mi dirà!

Achille Togliani e Katyna Ranieri con La pianola stonata


Chi dice che il cuor non invecchia,
che ha sempre vent’anni,
s’illude perchè…
il passato è una breve tastiera,
ogni tasto è una nota che muore…
Ed una pianola rispecchia,
l’amore e gli affanni,
che vivono in me…
Nel rimpianto di tante canzoni,
v’è il ricordo d’un dolce abbandono…
Vecchia pianola d’un tempo, d’un tempo passato,
pur se la voce tartaglia e una nota è stonata…
Ogni canzone s’invola sul tasti ammuffiti,
per ricordarmi qualcosa che è già tramontata.
Quando avevo i calzoni a campana,
che balletti…
che dispetti…
Nostalgia d’una stretta di mano,
una stretta che è ancora nel cuor…
Vecchia pianola d’un tempo, d’un tempo passato,
sulla tastiera dei sogni è volata una vita…
Tristezza del tempo che vola,
che vola e distrugge
la forza ch’è in me…
E’ la vita che passa e divora,
e consuma ogni cosa in un’ora…
Andiamo, mia bella pianola,
chè il tempo che fugge,
non torna, perchè…
A braccetto pian piano per via,
canteremo per chi non fu mia!…
Vecchia pianola, ecc., ecc.

sabato 19 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1953 - (parte 2)




                                      Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Armando Trovaioli

Totale brani: 20

Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Canzoni Finaliste


6) Achille Togliani e Katyna Ranieri con No Pierrot


Ad un ballo mascherato
ricco e profumato
di fior,
ebbri di champagne e fumo
scesero in giardino due cuor:
lei una dama;
lui un Pierrot…
C’eran tante stelle nel ciel.

Se un Pierrot sei tu,
non lasciarmi più.
Il tuo canto m’inebria, mi fa sognar,
la tua bocca, nel bacio, mi sa turbar…
Mai ti lascerò,
mai rimpiangerò
questa folle nottata di baci e d’amor…
Sei il Pierrot del cuor.

Il Pierrot tanto s’illuse
che alla dama disse così:
“Voglio farti mia regina per la vita. Dimmi di sì”
Lei una dama;
lui un Pierrot…

7) Carla Boni, Doppio Quintetto Vocale e Quartetto Star con Il passerotto


Ogni anno a primavera,
coi mandorli di maggio
e coi ciliegi in fior,
sull’albero fiorito
tornava al vecchio nido
“lu passarielle” ancor.
Ricordo, ogni mattina
con il suo frullo d’ale,
veniva al primo sole
per farmi risvegliar.
E tutta la mia casa
di festa mi riempiva
e poi s’addormentava
al tramontar.
Dove sta “lu passarielle”?
Dov’è andato? Chi lo sa.
Ci-ci-ci-ci-ci-ci-ci.
Il cuore mi risponde: “Chi mai lo sa!”
Forse in fondo a quella valle.
O tra i boschi a cinguettar
ci-ci-ci-ci-ci-ci-ci.
“lu passarielle” mio non tornerà!
Ed ora è primavera!
E’ ritornato maggio
coi mille e più color.
Sull’albero fiorito,
però non è tornato
“lu passarielle” ancor!
Anche l’amore mio
dal giorno ch’è partito
un vuoto m’ha lasciato
per farmi sospirar.
Se guardo verso i monti
se guardo verso il mare
sento una stretta al cuore
nell’aspettar.
Dove sta “lu passarielle”
Dov’è andato? Chi lo sa.
Ci-ci-ci-ci-ci-ci-ci
Il cuore mi risponde: “Chi mai lo sa!”
Forse in fondo a quella valle.
O tra i boschi a cinguettar
ci-ci-ci-ci-ci-ci-ci.
come l’amore mio non tornerà!
.Mai più ritornerà.

8) Nilla Pizzi, Doppio Quintetto Vocale, Teddy Reno e Quartetto Star con Sussurrando buonanotte


Torna la sera, tace ogni voce,
scende l'oscurità...
Il mondo già riposa
sotto il chiaror lunar...
Nel nostro nido fatto di sogni
resta vicino a me;
tutta la vita intera
sempre starò con te...

Sussurrando: Buonanotte...
ogni notte la tua bocca bacerò...
Sussurrando: Buonanotte,
ogni notte nei miei sogni ti vedrò...
Le mie labbra
sulle tue labbra
fino all'ultimo respiro poserò...
Sussurrando: Buonanotte,
ogni notte la tua bocca bacerò ...

Dolci rintocchi di mezzanotte
battono come il cuor...
l'eco lontana si perde
verso le stelle d'or...
Sfioro il tuo viso con le mie mani
per un istante ancor.
Arrivederci all'alba,
arrivederci amor...

Sussurrando: Buonanotte...
ogni notte la tua bocca bacerò...
Sussurrando: Buonanotte,
ogni notte nei miei sogni ti vedrò
Le mie labbra
sulle tue labbra
fino all'ultimo respiro poserò...
Sussurrando: Buonanotte,
ogni notte la tua bocca bacerò...

Buonanotte sussurrando ti dirò...

9) Gino Latilla, Doppio Quintetto Vocale e Giorgio Consolini con Tamburino del reggimento


Tamburino del reggimento,
che suonavi alle cinque in punto
rataplan... rataplan...
tu guidavi il plotone in testa
tra la folla ch'era entusiasta...
rataplan... rataplan...
Il plotone cantava, appresso:
la biondona t'aspetta... ma...
se stasera non hai il permesso,
la violetta la va... la va... ".

se stasera non hai il permesso,
la violetta la va... la va...

Tamburino del reggimento,
più non suoni alle cinque in punto:
rataplan... rataplan...
Più non vieni alla gran parata,
più la folla non ti saluta...
rataplan... rataplan...
Per le strade della frontiera
il tuo rullo s'allontanò
e una piccola vivandiera
con un bacio ti salutò...

E una piccola vivandiera con un bacio ti salutò

Sei caduto col reggimento,
ma, nell'aria, risuona un canto:
rataplan... rataplan...
Tamburino, nei nostri sogni,
tu ritorni coi tuoi compagni...
rataplan... rataplan...
All'assalto incitasti loro
e, con loro, cadesti, tu,
Tamburino, medaglia d'oro
che nessuno ricorda più...

Tamburino, medaglia d'oro
che nessuno ricorda più...

Tamburino del reggimento...
Tamburino dove sei, tu?

10) Nilla Pizzi, Doppio Quintetto Vocale, Teddy Reno e Quartetto Star con Papà pacifico


Il buon Papà Pacifico,
per nostra gran fortuna,
possiede un flauto magico
che tutti fa incantar.
Se senti quella musica
ti fa passar la luna
e i tuoi bollenti spiriti
di colpo fa calmar.
E davanti al sole e al mar
ti vien voglia di cantar

Dai!... Vai!...

Pa ra pa pa pa tutt'è magnifico
Papà pacifico!
Papà Pacifico!
Pa ra pa pa pa tutt'è magnifico
Papà Pacifico,
magnifico papà!

Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanare al Reno,
le coppie che bisticciano
lo vengono a cercar.
Lui mette in fila i coniugi
sotto il bel ciel sereno:
"Le mani su stringetevi."
comincia a comandar.
"Io mi proverò a suonar...
Voi provatevi a cantar... "

Dai!... Vai!...

Pa ra pa pa pa tutt'è magnifico
Papà Pacifico!
Papà Pacifico!
Pa ra pa pa pa tutt'è magnifico
Papà Pacifico,
magnifico papà!

Tre bei fratelli discoli,
giocando a far la guerra,
tre simboli agitavano
ognuno d'un color.
Siccome si picchiavano
da rimaner per terra,
il buon Papà Pacifico:
"Ragazzi disse allor
i colori siano tre,
però INSIEME TUTTI E TRE!"

Dai!... Vai!...

Cos'importa se siam ricchi o poveri?
Tutt'è magnifico, Papà Pacifico!
Pa ra pa pa pa tutt'è magnifico
Papà Pacifico,
magnifico Papà!

giovedì 17 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1953 - (parte 1)


                              Le vincitrici:Carla Boni e Flo Sandon's' 




                                     Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Armando Trovaioli

Totale brani: 20

Due interpretazioni per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Canzoni Finaliste

1) Carla Boni e Flo Sandon's' con Viale d'autunno 


Mai puoi sorridere così per non pianger di dolor
Perché in cuor c'è una nube d'amor
Forse tu, forse tu non crederai
Che se un dì sorriderai tutto in te risplenderà, lo sai
Mai, non ti devi tormentar
Basta un nulla per cambiar
Un dolor, in un bel sogno d'or
Come il ciel tu ti devi illuminare
Devi ridere e sperar
Guarirai il tuo dolor, lo sai, amor

2) Nilla Pizzi, Doppio Quintetto Vocale, Teddy Reno  Quartetto Star con Campanaro


Campanaro della Valpadana,
per chi suoni la campana?
Tu, che inviti i valligiani al vespro e alla preghiera mattutina,
oggi suoni, ma, nel cielo, implora la tua voce arcana
"Benedici la mia Nina
che si sposa e se ne va lontana..."

Din! Don! Dan!
Suona lieto il campanil del Redentore...
Din! Don! Dan!
sei felice... eppur ti piange il cuore...

Campanaro del Gran San Bernardo,
per chi suoni la campana?
Nella notte di bufera, un'ombra in mezzo al turbine cammina:
l'emigrante che espatriò, sognando una ricchezza vana,
sulla neve si trascina...
il tuo squillo è la salvezza umana!

Din! Don! Dan!
Rivedrà la sua casetta tutta in fiore...
Din! Don! Dan!
Tornerà dove ha lasciato il cuore...

Campanaro delle "Sette Croci"
per chi suoni la campana?
Tra i ghiacciai dell'Adamello, avvolti in una bianca mantellina,
hai veduto riapparir gli eroi d'un'epopea lontana:
hanno il volto ancor fanciullo
e il cappello con la penna alpina...

Din! Don! Dan!
La montagna è il loro letto, il loro altare...
Din! Don! Dan!
Suona piano... che li puoi svegliare...

Campanaro delle "Penne nere"
Non si possono scordare...
Din! Don! Dan!

3) Giorgio Consolini, Gino Latilla e Doppio Quintetto Vocale con Vecchio scarpone


Lassù, in un ripostiglio polveroso,
fra mille cose, che non servon più,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba,
col fango disseccato
tra i chiodi, ancor pareva. conservar...
era uno scarpone militar!

Vecchio scarpone,
quanto tempo è passato!
Quante illusioni fai rivivere tu!
Quante canzoni
sul tuo passo ho cantato,
che non scordo più.
Sopra le dune
del deserto infinito,
lungo le sponde accarezzate dal mar,
per giorni e notti insieme a te ho camminato
senza riposar!

Lassù, fra le bianche cime
di nevi eterne immacolate al sol,
cogliemmo le stelle alpine
per farne dono ad un lontano amor!
Vecchio scarpone,
come un tempo lontano,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
camminare ancor.

Vecchio scarpone, fai rivivere tu
la mia gioventù

4) Achille Togliani e Teddy Reno con Lasciami cantare una canzone


Domani partirai,
quanta tristezza!…
Forse la voce mia più non udrai!
Amor, spensieratezza,
tutto tu scorderai…
ma il cuor ti chiede ancora
prima che te ne vai:

Lasciami
cantare una canzone
con te. come vuoi tu,
perchè forse domani,
amore,
non ti vedrò mai più…

Lasciami
quest’ultima illusione,
perchè non vivo più…
Lo sai che questo cuore,
il cuore
me l’hai stregato tu!…
Piangere? Che vale adesso piangere,
asciuga le tue lagrime, non piangere più

Lasciami
cantare una canzone
con te, come vuoi tu,
Perchè forse domani,
amore,
non ti vedrò mai più!…

Bei tempi. di baldoria,
di giovinezza…
quando sognavi accanto a me la gloria!
Addio, dolci illusioni,
ansia d’amore e inganni…

Oggi diamo l’addio
ai nostri bei vent’anni!…

Quando sognavo accanto a te la gloria!

5) Gino Latilla e Giorgio Consolini con Vecchia villa comunale


Vecchia villa comunale,
sei rimasta tale e quale...
con i giochi dei bambini,
con i viali e coi giardini...
C'era là sempre un signore
che leggeva il suo giornale;
la mia palla lo colpì
di rimbalzo sugli occhiali
che si ruppero così...

Mi ricordo, mi ricordo,
ero bimbo e anch'io giocavo;
rosso in viso ritornavo dalla mamma ch'era là.
La sua mano mi porgeva,
sempre piena d'ansietà, mi baciava e mi diceva:
Sei la vita di mammà!
La panchina che, mi accoglie, si è col tempo logorata;
fra i ricami delle foglie c'è la mamma mia adorata...
Mi ricordo, mi ricordo,
che bei tempi erano quelli...
Ora ho tanto freddo al cuore,
tanta neve sui capelli!

Vecchia villa comunale,
vengo a leggere il giornale;
non badare se soltanto
sulle ciglia ho un po' di pianto...
Or son io che son seduto,
un po' triste e malandato,
ed un bimbo alto cosi
la sua palla m'ha lanciata
sugli occhiali, proprio qui!...

Mi ricordo, mi ricordo,
ero bimbo e anch'io giocavo;
rosso in viso ritornavo dalla mamma ch'era là.
La sua mano mi porgeva,
sempre piena d'ansietà, mi baciava e mi diceva:
Sei la vita di mammà!
La panchina che mi accoglie, si è col tempo logorata;
fra i ricami delle foglie c'è la mamma mia adorata...
Mi ricordo, mi ricordo,
che bei tempi erano quelli...
Ora ho tanto freddo al cuore,
tanta neve sui capelli!

Vecchia villa comunale,
sei rimasta tale e quale!...

martedì 15 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1952 - (parte 4)




Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini

Totale brani: 20

Una sola interpretazione per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Non  in finale


Nilla Pizzi e Duo Fasano con Buonanotte ai bimbi del mondo


Buonanotte
Bimbi del mondo
A voi sognando
Può tutto bello ancor
Sembrar
Buonanotte
In ogni casa
Dove riposa
Chi può sereno
Il cuor aver
Vi cullin nei lettini
Visioni di bontà
Di fate nel giardini
Di mamme e di papà
Per tutti quanti ancor
Sogni d’or, sogni d’or
Buonanotte
Bimbi del mondo
Per voi le stelle
Distendono nel ciel
Il sol da un’ora è tramontato
E il sonno vince ogni piccin
Camiciole e pigiamin
Tolgon dai cuscin
Vanno a riposar
Di ciò che avvien nel mondo inquieto
Monelli e bimbe nulla san
Pensan solo se doman
Sempre potran ridere e giocar
Vi cullin nei lettini
Visioni di bontà
Di fate nel giardini
Di mamme e di papà
Per tutti quanti ancor
Sogni d’or, sogni d’or
Buonanotte
Bimbi del mondo
Per voi le stelle
Distendono nel ciel
Ai bimbi del mondo
Sereno darmì

Oscar Carboni con Cantate e sorridete


Tutte le donne sognano.
Lasciatele sognar!
È tanto triste il mondo
senza un sorriso di donna.
Tutte le donne cantano...
lasciatele cantar!
Ritorna lieto il mondo
con le canzoni d'amor.
Bambine belle, cantate e sorridete!
Fate felici quelli che incontrate...
Voi che vent'anni e bocca da baci avete
Bambine belle, cantate e sorridete!
Sono per voi le ',canzoni e le stornellate
ed a memoria voi tutte le conoscete.
Bambine belle, cantate e sorridete,
cielo di maggio in ogni cuor portate...
Voi che d'amor parlate e d'amor vivete,
bambine belle, cantate e sorridete!

Duo Fasano con Due gattini


Quanti libri ho letto per cultura o per diletto
Sul segreti dell’amor
Quanti film ho visto, voi scusatemi se insisto
Tutti parlano d’amor
Poi ci sono i drammi medioeval
Densi di merletti e di veleni
Oggi finalmente ho compreso veramente
Creature che cos’è l’amor!
Due gattin, piccolin
Son vicini nel camin
E mentre la fiamma dà calore
Loro si dànno occhiate pien d’amor
Quei gattin son sincer:
Bianca è lei, lui è ner
La pendola lancia i suoi rintocchi
Mentre la neve a fiocchi scende giù
Chissà lui che mai dirà
Chissà lei che sognerà
Chissà forse mai nessun saper potrà!
Due gattin, due micin
Li vicini, nel camin
Un grande segreto san svelarmi
Sanno spiegarmi alfin cos’è l’amor!
Chissà lui che mai dirà
Chissà lei che sognerà
Chissà forse mai nessun saper potrà!
Due gattin, due micin
Li vicini, nel camin
Un grande segreto san svelarmi
Sanno spiegarmi alfin cos’è l’amor!
L'amor!

Nilla Pizzi e Duo Fasano con Il valzer di nonna Speranza


Come una voce incerta
Da lontananze ignote
Giungon le dolce note
D’un vecchio pianoforte
È il valzer di Nonna Speranza
È un tenue motivo di danza
Mm...
Del milleottocentocinquanta
Romantico valzer leggiadro
Che ha tutto l’incanto d’un quadro
Mm...
D’un quadro del tempo che fu
La bianca crinolina
È un ondeggiar di trina:
Speranza sembra un fiore
In tutto il suo candor!
È il valzer di Nonna Speranza
È un tenue motivo di danza
Mm...
Del milleottocentocinquanta
È il valzer di Nonna Speranza
È un tenue motivo di danza
Mm...
Del milleottocentocinquanta
Romantico valzer leggiadro
Che ha tutto l’incanto d’un quadro
Mm...
D’un quadro del tempo che fu
La bianca crinolina
È un ondeggiar di trina:
Speranza sembra un fiore
In tutto il suo candor!
È il valzer di Nonna Speranza
È un tenue motivo di danza
Mm...
Del milleottocentocinquanta
Romantico valzer leggiadro
Che ha tutto l’incanto d’un quadro
Mm...
D’un quadro del tempo che fu
Ma troppo è cambiata la vita
Da tempo Speranza è svanita
Mm...
La dolce Speranza d’un dì!

Duo Fasano con Vecchio tram


Vecchio tram che al giunger della sera
Verso la periferia te ne vai
Tu mi metti in cuore tanta poesia
Quando arrivi con quel lento traballar
Vecchio tram che sferragliando passi
Quante cose ci potresti raccontar
D'ogni strada tu conosci ormai la storia
Sei di tutti un po' l'amico, vecchio tram
Sei l'amico delle coppie innamorate
Che a sognare vanno fuori di città
Sei l'amico di chi, stanco dal lavoro
Se ne torna verso il proprio casolar
Vecchio tram che al giunger della sera
Verso la periferia, lento vai
Tu mi metti in cuore tanta poesia
E perciò ti voglio bene, vecchio tram
Sei l'amico delle coppie innamorate
Che a sognar vanno fuori di città
Sei l'amico di chi, stanco dal lavoro
Se ne torna verso il proprio casolar
Vecchio tram che al giunger della sera
Verso la periferia, lento vai
Tu mi metti in cuore tanta poesia
E perciò ti voglio bene, vecchio tram
Vecchio tram, che lentamente vai!

domenica 13 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1952 - (parte 3)




                                           Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini

Totale brani: 20

Una sola interpretazione per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Non  in finale


Duo Fasano con Al ritmo della carrozzella


Voglio accompagnar
la mamma a passeggiar
su di una carrozzella come allor
quando con papà
s'andava giù in città
ed io non ero che un ragazzo ancor!
Al ritmo della carrozzella,
clicchetì - clicchetì - clicchetà.
la vecchia strada par più bella,
clicchetì - clicchetì - clicchetà!
Ritornano i ricordi
di tutto ciò che fu,
I sogni della gioventù...
Che importa se più tardi
a casa arriverò?
La dolce infanzia rivivrò!
Al ritmo della carrozzella
clicchetì - clicchetì - clicchetà,
la vita sembra assai più bella,
clicchetì - clicchetì - clicchetà

Nilla Pizzi con Ninna nanna ai sogni perduti


Occhi soavi, occhioni appassionati
Io che ho creduto a tutti i vostri sguardi
E li credevo tanto innamorati
Vi ho conosciuto solo troppi tardi!
Gli sguardi che mi davano ferite
Ad altri sorridendo donavate
Canto la ninna nanna ai miei sogni perduti
A chi ml ha dato baci, carezze e dolor
Canto la ninna nanna ai miei giorni vissuti
La ninna nanna a un cuor che non vuole dormir
Se la vita continua
Scorderò quell'che tu
Ninna nanna, miei sogni
Non svegliatevi più
Se la vita continua
Scorderò quell'che tu
Ninna nanna, miei sogni
Non svegliatevi più
Ninna nanna, miei sogni
Non svegliatevi più


Achille Togliani con La collanina


Un dono ci legava come un simbolo,
un simbolo di lunga fedeltà.
Ma forse era quel ninnolo più fragile
dei nostri sogni di felicità.
La collanina che t'ho data
in pegno di un eterno amor,
stamane a un tratto s'è spezzata...
e m'ha spezzato un poco il cuor.
La collanina mia s'è infranta,
son lacrime le perle ormai...
non osi dirlo tu,
ma so che te ne andrai,
perchè non mi vuoi bene più.
La bocca che baciai,
qualcuno la baciò...
e il filo che ci univa si spezzò.
È un segno del destin,
è triste, ma è così...
un sogno che in un attimo finì.
La collanina che t'ho data,
domani non la porterai;
non osi dirlo tu,
ma so che te ne andrai,
perchè non mi vuoi bene più

Gino Latilla con Malinconica tarantella


O triste tarantella, tu
perchè non mi sorridi più?
Nell'ombra te ne stai,
e zitta te ne vai
e piangi...
Canta, canta come un dì,
malinconica tarantella!
No, non piangere così.
Torna a fare la pazzariella,
chi s'invecchia non serve a nulla...
Non ti devi vergognar
se hai la veste di zingarella!
Ma nessuna ha tanto cuor...
La più povera e la più bella,
tu sei Napoli quando balla!
Spente le note del tuo lacero tamburello
e il sole muore sul mare, tutto brividi d'oro giallo.
Ma... canta, canta come un dì,
malinconica tarantella!
No, non piangere così...
Torna a fare la pazzariella,
malinconica tarantella:
torna a fare la pazzariella!

Gino Latilla con Pura fantasia


Se il pianoforte dischiudo, dal nero lucente,
guizza bianco, inquietante,
il sorriso di te.
Se a te pensando, suonando mi treman le mani
l’ombra delle tue mani,
suona, suona per me.
Pura fantasia,
magica bugia
che sa darmi ancor,
chissà, chissà perché,
la frenesia di te!
Sembri sussurrarmi tu:
“Scorda ciò che fu…
“Sono tua… Perdonami…
“Non lo farò più… “
Pura fantasia!…
No, non sei più mia.
Ma non piangerò:
per te trasformerò
in musica il dolor
e te l’offrirò più puro del mio puro amor
bianca sinfonia
d’un cuor.
Vecchio Giovanni, prepara. per due stasera.
Metti ancora i suoi fiori.
Tu comprendi perché.
Sì, la signora è un pochino in ritardo stasera,
Ma verrà, te lo giuro.
Anzi, è già accanto a me.
Pura fantasia,
ecc. ecc…

venerdì 11 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1952 - (parte 2)



                                           Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini

Totale brani: 20

Una sola interpretazione per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Canzoni  Finaliste

6) Gino Latilla con L'attesa


Scrivo il tuo nome nel cielo
coi raggi del sol,
dopo disegno il tuo viso
su nuvole d'or;
dolce è l'attesa d'un anno, perché
vivo sognando di te...
Voglio riveder un'altra primavera,
voglio ritrovar quel sogno d'una sera;
"Ti lascio con le rose;
ritorno con le rose,
attendimi - m'hai detto - tornerò".
Voglio riveder un'altra primavera,
voglio ribaciar la bocca tua sincera,
è lunga quest'attesa,
ma è tanto deliziosa
che senza sospirare attenderò.
Perché,
perché tu m'hai baciato?
Quel bacio fu tutto per me.
Perché,
perchè non ho fermato
quell'ora vissuta con te?
Voglio riveder un'altra primavera,
voglio ritrovar quel sogno d'una sera;
t'ho amato con le rose,
t'attendo con le rose,
ritorna e la mia vita ti darò

7) Oscar Carboni con Perché le donne belle


Perché
Le donne belle come te
Di sera stanno ad ascoltare
Chi canta
Le belle serenate dell’amore
Perché
Innamorato son di te
Che fai soffrire questo cuore
Che solo per te
Ruberebbe cielo e mare!
Perché
Le donne belle come te
Ho visto il sole quaggiù
E chi guardavo eri tu!
Dal tuo splendore
Io chiederò un po’ d’amor!
Il nome tuo non so
Ma domandarlo saprò
Per dirti solo
Che piaci a me
E sai perché?
Perché
Le donne belle come te
Di sera stanno ad ascoltare
Chi canta
Le belle serenate dell’amore
Perché
La capricciosa fai con me
Che sotto al chiaro della luna
Ti canto
Con voce appassionata e sbarazzina
Amore, amor
Il tempo passa e vola
Vicino a me
Ti voglio e sai perché?
Perché
Innamorato son di te
Che fai soffrire questo cuore
Che solo per te
Ruberebbe cielo e mare!
Amore, amor
Il tempo passa e vola
Vicino a me
Ti voglio e sai perché?
Perché
Innamorato son di te
Che fai soffrire questo cuore
Che solo per te
Ruberebbe cielo e mare!
Le donne belle come te
Son fatte tutte per baciar
Perché? Perché?

8) Achille Togliani con Vecchie mura


Serenata senza voce
Serenata senza pace
Un pensiero ancor mi dice:
Se vuoi essere felice
Qui non devi ritornar
Vecchie mura, vecchie mura
Ricordate il primo palpito d’amor?
Disse giura, dissi giura:
Ci legammo, con un bacio, cuore a cuor
Tutto e nulla, nulla e tutto
Sospirammo quella sera insieme qui
Ritornammo, vecchie mura
Per un anno ci dicemmo sempre sì
Perché, rondini, passate?
Non c’è primavera per me
Dolor, questo mi lasciate
Speranza di vita non v’è
Vecchie mura, vecchie mura
Ricordate il primo palpito d’amor?
Disse giura, dissi giura:
Quella voce non partiva dal suo cuor
Vecchie mura, ricordate il primo amor?

9) Achille Togliani con Libro di novelle


Lo vedi questo libro di novelle?
Quanti ricordi!
La mamma lo leggeva appassionata
Seduta presso il fuoco
Ho ritrovato il libro di novelle
Che da tant’anni non leggevo più
Il libro che narrava le storielle
Di bionde fate con gli occhioni blu
C’è sempre quella pagina strappata
Che mia sorella ruppe nel giocar:
Ancor di amare lacrime è bagnata
È ancora profumata di bontà
Sento nell’aria il sussurro
Di mamma che legge per me
«C’era un bel Principe Azzurro
Che amava la figlia del Re»
Ho chiuso gli occhi per sognare ancora
Come facevo in quella lieta età
Col libro sopra il cuore e come allora
Ho ritrovato la felicità
Ho chiuso gli occhi per sognare ancora
Come facevo in quella lieta età
Col libro sopra il cuore e come allora
Ho ritrovato la felicità
Ho ritrovato il libro di novelle
Ho ritrovato la felicità

10) Nilla Pizzi e Achille Togliani con Nel regno dei sogni


Sono il sovrano d’un regno
che i suoi confini non ha.
Questo mio splendido regno
si chiama felicità!
Sudditi son le stelle,
le nubi sono i castelli,
e nelle notti più belle
detto leggi d’amor!
Io sono il re,
io sono il re dei sogni…
e insieme a te
dividerò il mio regno.
Sol per te il tempo fermerò,
così giammai sfiorire ti vedrò…
Io sono un re
che non ha mai tristezze,
accanto a te
io vivo di dolcezze…
Sol così,
guardandoti così,
baciandoti,
fai nascer sogni d’or nel cuor!
Verrò con te,
mio dolce re dei sogni,
perchè con te
ogni dolor si spegne…
Solo allor sorridere saprò
ed io lo so, d’amor sorriderò!
Verrò con te
nel tuo radioso regno
e insieme a te
io pur vivrò di sogni…
Sol così, tenendoci per man,
stringendoci,
più fede. avremo nel doman!

mercoledì 9 gennaio 2013

Festival di Sanremo 1952 - (parte 1)

        
                                              La vincitrice: Nilla Pizzi




                                           Presenta: Nunzio Filogamo

Orchestra diretta da: Cinico Angelini

Totale brani: 20

Una sola interpretazione per brano, 10 brani per ognuna delle 2 serate, si qualificano la metà per la serata finale.

Canzoni  Finaliste


1) Nilla Pizzi con Vola colomba


Dio del Cielo, se fossi una colomba
(Vorrei volar dal mio amor)
Dio del Ciel, se fossi una colomba
Vorrei volar laggiù dov'è il mio amor
Che inginocchiata a San Giusto
Prega con l'animo mesto
Fa che il mio amore torni, ma torni presto
Vola, colomba bianca, vola
Diglielo tu (diglielo tu)
Che tornerò (che tornerò)
Dille che non sarà più sola
E che mai più (e che mai più)
La lascerò
Fummo felici, uniti, e ci han divisi (e ci han divisi)
Ci sorrideva il sole, il cielo, il mar (il cielo, il mar)
Noi lasciavamo il cantiere
Lieti del nostro lavoro
E il campanon, din don, ci faceva il coro
Vola, colomba bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò
Tutte le sere m'addormento triste
E nei miei sogni piango e invoco te
Pure il mi vecio ti sogna
Pensa alle pene sofferte
Piange e nasconde il viso tra le coperte
Vola, colomba bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò
Diglielo tu
Che tornerò, che tornerò

2) Nilla Pizzi con Papaveri e papere


Su un campo di grano che dirvi non so,
un dì Paperina col babbo passò
e vide degli alti papaveri al sole brillar...
e lì s'incanto'.
La papera al papero chiese
"Papà, pappare i papaveri, come si fa?"
"Non puoi tu pappare i papaveri" disse Papà.
E aggiunse poi, beccando l'insalata:
"Che cosa ci vuoi far, così e' la vita..."
"Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far..."
Vicino a un ruscello che dirvi non so,
un giorno un papavero in acqua guardò,
e vide una piccola papera bionda giocar...
e lì s'incantò.
Papavero disse alla mamma:
"Mamma', pigliare una papera, come si fa?"
"Non puoi tu pigliare una papera", disse Mamma'.
"Se tu da lei ti lasci impaperare,
il mondo intero non potrà più dire..."
E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò
Papavero attese la Papera al chiaro lunar...
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò:
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n'e' andato,
lasciando Paperina impaperata...

3) Nilla Pizzi con Una donna prega


Suona
la campana sopra la collina
là, dov’è un’immagine divina
eterna sta
Sola
lungo il breve ripido sentiero
come per salire verso il cielo
una donna va
È una donna che prega
e una lampada accesa
sembra dir: chissà
quel che attendi verrà!
È una donna che implora
una grazia divina
vede nel pensier
tutti gli angeli in ciel
Poi la carezza
di una musica nell’anima
l’ultima lacrima
cancellare saprà
È una donna che prega
e una lampada accesa
sembra dir: chissà
abbi fede, verrà!
È una donna che implora
una grazia divina
vede nel pensier
tutti gli angeli in ciel
Poi la carezza
di una musica nell’anima
l’ultima lacrima
cancellare saprà
È una donna che prega
e una lampada accesa
sembra dir: chissà
abbi fede, verrà!
È una donna che prega
la speranza vivrà.

4) Oscar Carboni con Madonna delle rose


Com’è freddo questo maggio malinconico
Senza sole, senza amore, senza lettere!
Dico al cuore: «Prega e spera, chi t’amava tornerà»
Ed il cuore mio stasera prega chi m’ascolterà
Madonna delle rose
Riportami il sorriso
Di quella che cantava in questa casa!
Madonna delle rose
Quest’anima delusa
Non sogna che il celeste del suo viso
Le rose, come te, le amava tanto
La madonna mia
Le rose, che m’hanno fatto amare
Il pianto della gelosia le dono a te!
Madonna delle rose
Riportami il sorriso
Di quella che cantava in questa casa!
Ho troppo pianto e atteso
Ho troppo il cuore chiuso!
Fa che ritorni a me
Madonna delle rose!
Le dirai che tra i ricordi che l’attendono
Troverà gli amici nuovi che cinguettano
Troverà la rosa bianca che è tornata sul balcon
E quest’ombra triste e stanca consumata di passion
Le rose, come te, le amava tanto
La madonna mia
Le rose, che m’hanno fatto amare
Il pianto della gelosia le dono a te!
Madonna delle rose
Riportami il sorriso
Di quella che cantava in questa casa!
Ho troppo pianto e atteso
Ho troppo il cuore chiuso!
Fa che ritorni a me
Madonna delle rose!

5) Gino Latilla con Un disco dall'Italia


Grazie di cuore, amore mio lontano,
per quello che nel pacco mi hai mandato..
Un disco all’italiana, sembra strano,
è come un bicchier d’acqua a un assetato
L’ho messo sul grammofono,
le mani mi tremavano,
che nostalgia di musica
sentivo nel mio cuor…
Ho chiuso gli occhi e Napoli
è apparsa insieme a te,
coi mandolini e i vicoli
come piaceva a me…
Ho pianto qualche lacrima
ma di felicità,
nel disco v’era l’anima
di tutta la città…
Ho ricordato Mergellina,
le serenate sotto il tuo balcon,
le passeggiate al chiar di luna,
le tue parole piene di passion…
E’ stata come un’estasi
di sogni e di languor…
Nel disco v’era Napoli,
mia madre ed il mio amor..
Mio dolce amore, quando si è lontano,
in mezzo a tanta gente forestiera,
sapessi come è bella in italiano
una parola semplice e sincera…
L’avrei abbracciato, credimi,
quel tenorino languido…
Cantava come un angelo,
leggeva nel mio cuor…
Ho chiuso gli occhi e Napoli