Il vincitore: Giovanni Caccamo
Il sessantacinquesimo Festival di Sanremo è stato presentato da Carlo Conti, affiancato dalle cantanti Arisa ed Emma e dalla modella e attrice spagnola Rocío Muñoz Morales.
Vi hanno partecipato 28 artisti con altrettanti brani divisi in due sezioni: Campioni (composta da 20 cantanti noti) e Nuove proposte (composta da 8 giovani cantanti emergenti).
L'edizione è stata vinta da Il Volo con il brano "Grande amore" per la sezione Campioni e da Giovanni Caccamo con il brano "Ritornerò da te" per la sezione Nuove proposte.
Sezione Nuove Proposte
Giovanni Caccamo con Ritornerò da te
Stasera sono qui
E vorrei trovare un senso alle parole
Per capire in questo mondo come vivere lontano
Senza perdersi
Immagina di noi l'inverosimile
Un posto surreale
Dove vivere e poi perdersi
Immagina che niente possa ucciderci
Parlami di te
Come non fossi stato mai lontano
E tornerò da te con questo cielo in mano
Ritornerò, ritornerò, ritornerò da te
Stasera sono qui
Sparirò alle mie continue indecisioni
Distruggendo giorni eterni e disumani convinzioni
Di non morire mai
Immagina di noi l'inverosimile
Un posto surreale
Dove vivere e poi perdersi
Immagina che niente possa ucciderci
Parlami di te
Come non fossi stato mai lontano
E tornerò da te con questo cielo in mano
Ritornerò, ritornerò, ritornerò da te
Ritornerò da te
Ritornerò, ritornerò
Parlami di te
Come non fossi stato mai lontano
E tornerò da te con questo cielo in mano
Ritornerò, ritornerò, ritornerò da te
Ritornerò da te
kuTso con Elisa
Nel buio in fondo a un cinema
Facciamo petting a volontà
Io mi diverto e anche tu
Però lo ammetto vorrei di più
Di più
Elisa, se vuoi
Ti darò ciò che non hai
Amore e poi sincerità
Sarà come in una favola
Ti fermi e dici "dai non qui
Ci guardan tutti basta così
E allor aandiamo scappiamo via
Non c'è nessuno a casa mia"
Casa mia
Elisa, se vuoi
Ti darò ciò che non hai
Amore e poi sincerità
Sarà come in una favola
Ma finalmente ci avvinghiamo nel letto
Io ti sussurro ciò che non ti ho mai detto
Tu mordi dappertutto e mi fai male
Come è bello fare l'amore
Elisa se vuoi
Ti darò ciò che non hai
Amore e poi sincerità
Sarà come in una favola
Elisa se vuoi
Ti darò ciò che non hai
Amore e poi sincerità
Sarà come in una favola
Enrico Nigiotti con Qualcosa da decidere
Probabilmente qualcosa da decidere
Prima che insieme cominciamo a ridere
Tirare fuori il maglione più bello
Scegliere in fretta il posto più giusto
Nell'imbarazzo che ruba la scena
E il tuo vestito che scopre la schiena
Lo sguardo perso per ogni tuo gesto
Il tuo sorriso che risolve tutto
Potremo stare fermi ad aspettare
Il tempo che cancelli il nostro attimo
Il nostro attimo
Oppure scrivere i capitoli di un libro
Che è già aperto e dedicarlo a noi
E dedicarlo a noi
Dentro alla noia dell'inverno
Siamo sguardi che non sanno ancora scegliere
Cosa è possibile
E in fondo persi dentro a un mare di domande
La certezza adesso siamo noi
Adesso siamo noi
Sotto una musica che suona a martello
Noi ci capiamo, parliamo lo stesso
Bicchieri in mano, le braccia tue addosso
Mi scappa il tempo, non riesco a fermarlo
Tutto il tuo corpo, tutto è il tuo vivere
Tutto il tuo muoverti, tutto il tuo essere
In questa notte, in questa tempesta
Che tutto passa, ma tutto poi resta
Potremo stare fermi ad aspettare
Il tempo che cancelli il nostro attimo
Il nostro attimo
Oppure scrivere i capitoli di un libro
Che è già aperto e dedicarlo a noi
E dedicarlo a noi
Dentro alla noia dell'inverno
Siamo sguardi che non sanno ancora scegliere
Cosa è possibile
E in fondo persi dentro a un mare di domande
La certezza adesso siamo noi
Adesso siamo noi
Ed io ti porterò
Ovunque tu vorrai
E non ti lascerò
E non mi lascerai
Ed io ti cercherò
Ovunque tu sarai
E non ti lascerò
Tu non mi lascerai
Potremo stare fermi ad aspettare
Il tempo che cancelli il nostro attimo
Il nostro attimo
Oppure scrivere i capitoli di un libro
Che è già aperto e dedicarlo a noi
E dedicarlo a noi
Dentro alla noia dell'inverno
Siamo sguardi che non sanno ancora scegliere
Cosa è possibile
E in fondo persi dentro a un mare di domande
La certezza adesso siamo noi
Adesso siamo noi
Adesso siamo noi
Amara con Credo
Credo nei sogni li accarezzo con le mani
Credo nel sole che mi scaldi anche domani
Credo nei santi a quelle mie parole al vento
Credo all'infinito amore che poi nasce in un momento
Magari proprio quando ormai non ci credevi più
Che non pensavi neanche che potessi essere tu
E credo nei bambini nelle loro madri
Alla bellezza dei colori incorniciata dentro ai quadri
A quelle discussioni che si fanno dentro ai bar
Ad ogni strada presa che non so mai dove va
E amore credo a quello che mi hai dato sempre
Mi ritrovo nei tuoi occhi ma mi perdo tra la gente
Amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome
Non posso che stare in silenzio se parla l'amore
è pioggia di luce battente che illumina il cuore
Non posso guardarti negli occhi
Credo alla storia che non ci hanno raccontato
Agli occhi lucidi se sono emozionata
Credo alle avversità del tempo che ci rende grandi
Alla nostra vicinanza quando siamo più distanti
Alle ali forti della mia testarda libertà
Al buio della notte quando accende la città
Al mio passato che è passato e non l'ho persa
E anche se oggi son diversa orgogliosamente questa
Credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo
Perché ogni luce è buona per accendere quel buio.
E amore credo a quello che non so scordare
Amore resta amore, amore non te lo dimenticare
E amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome
Non posso che stare in silenzio se parla l'amore
è pioggia di luce battente che illumina il cuore
Non posso che stare in silenzio
Credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo
Perché ogni luce è buona per accendere quel buio
E amore credo a quello che non so scordare
Amore resta amore, amore non te lo dimenticare
Chanty con Ritornerai
Resta solo un bacio tra noi
E poi vai
Da lei
Senza cuore
Lascia alle tue spalle
La porta, il silenzio e le mie
Mani vuote
Io non so difendermi
Ne dimenticare
Quello che sei
Tutte le corse che farai
Ed ogni volta che cadrai
Sarai con lei
Tu tornerai
Ritornerai
Da me
Brucia ancora il bacio tra noi
E non basta questo
Per credere
Che troverai il modo
Di portarti via da qua
Lasciando tutto
Se tu vuoi difendermi
Amore mio rispondimi
Dopo che c'è?
Se le carezze che darai
Saranno i graffi che vedrai
Su di me
Tu tornerai
Tu tornerai
Ritornerai
Da me
Kaligola con Oltre il giardino
Questa è la storia di un uomo senza pi catene
Da dove sia venuto nessuno lo sa bene
Lui conosce il dolore ma lo tiene lontano
Stringe solo ciò che regge il palmo di una mano
Ha affermato la sua mente all'altezza del suo cuore
E dipinge ogni gesto coi colori dell'amore
Ogni grigio mattone è caduto tempo fa
Ora è un uomo diverso senza più necessità
Il suo nome è Giovani ha 64 anni, sorride ogni giorno sin dal primo mattino
Passa il tempo rovistando in un cestino
Qui nel parco lo conosce ogni bambino
Ma nessun vuol sapere o guardare oltre il giardino
La distanza e proiezione di quello che in realtà
Ci è più vicino
Così ciascuno passa avanti e riprende il suo cammino
E non cerca domani
E non sente più ieri
Tra le mani di sabbia
Non trattiene i pensieri
Solo il 10 novembre
Puoi sentirlo gridare
Lo si può trovare sempre al parco comunale
Un angelo barbone che fa guardia contro il male
Per i grandi è solamente un matto da evitare
Ma lui veglia sui bambini perché l'orco può tornare
Come un santo protettore
Scappato dall'inferno
Cammina a piedi nudi
Sia d'estate che di inverno
Ogni falsa speranza è caduta tempo fa
Ora è un uomo diverso senza più necessità
Come un santo mendicante ora non possiede niente
S'è spogliato del passato
Ha lasciato alle sue spalle
La sua forma più arrogante
Si trascina per la strada fischiettando dolcemente
Il dolore pesa meno se disciolto in ogni istante
E la sola melodia che adesso sente
E' l'eternità illusoria del pensiero
E non cerca domani
E non sente più ieri
Tra le mani di sabbia
Non trattiene i pensieri
Solo il 10 novembre
Puoi sentirlo gridare
Per la gente del quartiere è un povero demente
Che cammina senza meta
Con uno sguardo assente, non ricordano che un tempo
Controllava la sua vita ma
Che quella di suo figlio dalle dita gli è sfuggita
Il tempo è denaro e non si può sempre giocare
Ti ho portato anche ai giardini, fammi lavorare
Questo sempre diceva, ma è stato tempo fa
Ora il figlio non chiama, non cerca il suo papà
Il suo nome è Giovanni, ha 64 anni
Ha inventato un calendario senza affanni
Solo il 10 di novembre
Nella nebbia del mattino
Puoi sentirlo urlare il nome di un bambino
E' il passato che ritorna e lascia senza fiato
Una crepa che si apre nel suo viso ormai strappato
E guardando oltre quel muro puoi vedere il suo destino
Stilla il sangue delle rose sulla neve del giardino
E non cerca domani
E non sente più ieri
Tra le mani di sabbia
Non trattiene i pensieri
Solo il 10 novembre
Puoi sentirlo gridare
Una voce nel vuoto
E un nome che ormai
Non sa più pronunciare.
Rakele con Io non lo so cos'è l'amore
Ho sentito fulmini
Attraversarmi in fretta
E scaricarsi a terra
Se cadesse su di me
Un pezzo di infinito
Inferno e paradiso
Saresti qui con me
Saresti qui con me
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io ti ho dato altari come a Dio
Pagando coi miei sogni
Il prezzo dei suoi sbagli
Se mi perdo ancora io
Nel freddo del mio inverno
Nel vuoto dell'immenso
Che gira intorno a me
La colpa di chi è
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è, cos'è
E cambierò la pelle adesso
E brucerò le stelle adesso
Mi lascerai senza respiro
Io non lo so, e non lo so
Cos'è l'amore
L'amore
L'amore
L'amore
L'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è l'amore
Io non lo so cos'è
Serena Brancale con Galleggiare
E non conterò le dita
Fino a che sarà domani
E non scioglierò i capelli senza te
Se mi parli io ti guardo
Se mi guardi io sospiro
E non posso immaginare un altro te
Ma tu chi sei
Che vuoi, che fai
Per me
La notte è giovane
Ma tu chi sei
Che vuoi, che fai
Per me
Per me
Su di noi
Su di noi
Su di noi
Su di noi
E' più facile galleggiare
E non sono i ricordi che mi portano lontano
Io non sto capendo niente
Parla piano
Eravamo più sicuri
Senza regole e pensieri
Ma io questo lo ricordo solo ieri
Ma io non lo spero
Io non torno indietro
Tutto il male fatto
Perché sei distratto
Se sei un uomo vero
Mostrati sicuro
A me
Per me
Su di noi
Su di noi
Su di noi
Su di noi
E' più facile galleggiare
E non prendere mai una decisione
Rimanere a galla
E poi
Aspettare, aspettare, aspettare, aspettare