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lunedì 3 ottobre 2016

Natalino Otto al Festival di Sanremo


Natalino Otto, pseudonimo di Natale Codognotto (Cogoleto, 24 dicembre 1912 – Milano, 4 ottobre 1969), è stato un cantante, batterista e produttore discografico italiano, iniziatore del genere swing in Italia.



1954 - Mogliettina - Notturno (Per chi non ha nessuno) - Donnina sola - Una bambina sei tu

In fondo al cuore, silenziosa, germogliava una canzon
Da quando la tua bocca mi baciò
E, come petali di rosa, le sue note sboccieran
Per dirti ciò che il labbro dir non può
L'incanto di una rosa profumata deliziosa
Sei per me, mogliettina
Il fascino soave della gemma più preziosa
Sei per me, mia piccina
Un brivido m'assale nel pensar alla mia vita
Senza te, mogliettina
Ma il sole del sguardo mi rincora e la speranza
Torna in me, mia piccina
E col passar degli anni il cuore invecchierà
Ma il nostro amor non morirà
Se qualche ruga sul mio volto apparirà
Il desiderio dei tuoi baci in me vivrà
L'incanto di una rosa profumata deliziosa
Sei per me, mogliettina
Il fascino soave della gemma più preziosa
Sei per me, mia piccina
E la canzone non avrà mai fine
Se il labbro tace, il cuor ti parlerà
L'incanto di una rosa profumata deliziosa
Sei per me, mogliettina
Il fascino soave della gemma più preziosa
Sei per me, mia piccina
E la canzone non avrà mai fine
Se il labbro tace, il cuor ti parlerà


1955 - I tre ntimidi - Canto nella valle (con il Trio Aurora) - Ci ciu cì...Cantava un usignol (con il Trio Aurora) - Una fotografia nella cornice 

I personaggi di questa storiella
sono solatanto tre....
Lui! Lei! Ed un topolino...
e lo scenario è un ombroso giardino.
La timida e il timido,
seduti in un giardino,
immobili tacevano
ma stavano vicin...
Zitti, zitti....
nessuno di loro osava parlar!
Più timido dei timidi
un topo s'affacciò,
"Sibaciano?
Mi vedono?
Potrò passare o no?"
Zitto, zitto...
restava ad aspettare!
Ma quel topolino alfine vinse la sua vilta'
e attraversò correndo a grande velocità!
La timida al timido
strillando s'aggrappò.
E il timido stringendola,
in fronte la baciò.
"t'amo!" lui disse allor.
Lei gli rispose: "Amor..."
E quel topolino
fu il solo che arrossì!
Ed imbarazzatissimo
...tra gli alberi se ne fuggì.
La storia dei tre timidi,
...Signori miei, finisce quì


1957 - Il pericolo numero uno (con Poker di Voci) - Un filo di speranza (con Poker di Voci) - Le trote blu (con Poker di Voci) - Un certo sorriso

La donna affascinante
ti colpisce al primo istante
la donna che ti piace
ti fa perdere la pace
amico ricordalo ancora
per chi si innamora
più scampo non c’è
attento a te…
attento a te…
Il pericolo numero uno
la donna
l’incantesimo numero uno
la donna
chi viene vinto
da quell’incanto
sospira mentre soffre tanto
che ci vuoi far
siamo nati per amar.
E perciò tutti gli uomini innamorati
fortunati o sfortunati
non si stancano di cantar.
Il pericolo numero uno
la donna
l’incantesimo numero uno,
due, tre, quattro, cinque, sei e sette
chi è?
la donna
la donna.
Le donne nella vita
son la cosa più gradita
eppure un po’ spinose
sempre sono come rose,
purtroppo qualcuna sorride
si scusa ti dice
amarti non so
non posso no
no, proprio no.
Il pericolo numero uno
la donna
l’incantesimo numero uno
la donna
chi viene vinto
da quell’incanto
sospira mentre soffre tanto
che ci vuoi far
siamo nati per amar.
E perciò tutti gli uomini innamorati
fortunati o sfortunati
non si stancano di cantar.
Il pericolo numero uno
la donna
l’incantesimo numero uno,
due, tre, quattro, cinque, sei e sette
chi è?
La donna
la donna.
Il gusto del pericolo
l’amor che brucia l’anima
la gioia che fa vivere
diciamolo chi è
chi è?
La donna
la donna.


1958 - Tu sei del mio paese - Non potrai dimenticare - Fantastica 

E’ sempre uguale questa vita di città
non sembra festa la domenica
girando per le strade
la gente non ti vede
e tu ti accorgi che non sei di qua
ma giunse la tua voce all’improvviso
e d’esser quasi a casa mi sembrò
Tu sei del mio paese
e parli con me
con quel parlar cortese
tutto ciò che amai vedo in te
mi par di ritrovare
un po’ di gioventù
quell’aria familiare
l’intimo calor di laggiù
nell’aria chiara sento rintoccar
campane al sol
e il canto lieto desta nel mio cuor
la voce che dice: ritorna
tu sei del mio paese
e solo a te dirò
rimpiango troppe cose
certamente un dì tornerò
Un verde prato un ruscelletto tanti fior
e quattro case in mezzo agli alberi
ricordo la piazzetta
la gente senza fretta
che sempre ti saluta nel passar
e quando è l’ora dell’Avemaria
più forte è il desiderio di tornar
tu sei del mio paese
e parli come me
con quel parlar cortese
tutto ciò che amai vedo in te


1959 - Avevamo la stessa età - Così così - La luna è un'altra luna

Tu eri la più brava in geografia
tra i libri della mia malinconia,
conservo ancora il fiore che mi hai dato,
quel giorno che mi avevano bocciato.
Avevamo la stessa età,
questo nessuno lo sá,
or non capisco perché
hai dieci anni meno di me.
Vedo, vedo passar qua e là,
lune, fiumi, città,
e meraviglie però
solo per me il tempo passò.
Adesso taci,
dammi dieci baci;
uno per anno senò,
racconterò.
Avevamo la stessa età,
solo il mio cuore lo sa,
ora ho dieci anni di più
e tu profumi di gioventù,
avevamo la stessa età,
la stessa età.
Noi sognavamo ed eravamo eguali,
sui banchi delle classi ginnasiali,
ricordi, risolvevo il tuo problema
in cambio d'una pasta con la crema.
Adesso taci,
dammi dieci baci
uno per anno senò,
racconterò.
Avevamo la stessa età
solo il mio cuore lo sa
ora ho dieci anni di più
e tu profumi di gioventù
avevamo la stessa età,
la stessa
età.


    
    Totò e Natalino Otto

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