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lunedì 14 agosto 2017

Francesco Facchinetti al Festival di Sanremo


Francesco Andrea Facchinetti (Milano, 2 maggio 1980) è un conduttore televisivo, cantante, disc jockey, imprenditore e agente dello spettacolo italiano, occasionalmente attore e doppiatore di film d'animazione.

2004 - Era bellissimo


C'è che eravamo grandi insieme
Io ero l'ape tu eri il miele, ciliegina sulla torta
Il mio vasetto pieno di Nutella
Panna sul budino, foto sopra il comodino
Fresca brezza del mattino
Il primo squillo sul telefonino
E come in un romanzo io scriverò di te
Di quello che c'è stato che adesso sai non c'è
Mi inventerò due righe come piaceva a te
E con semplici parole dirti che
Era bellissimo
Stare con te, con te, con te
Era fantastico
Abitare dentro di te
Ma sai che c'è, che c'è
Che mi sembra di volare
Respirare sotto il mare
Abitare su un pianeta
Avere te come stella cometa
Panna sul budino
Foto sopra il comodino
Fresca brezza del mattino
Aprire gli occhi e averti qui vicino
E come in un romanzo io scriverò di te
Di quello che c'è stato che adesso sai non c'è
Mi inventerò due righe come piaceva a te
E con semplici parole dirti che
Era bellissimo
Stare con te, con te, con te
Era fantastico
Abitare dentro di te
Ma sai che c'è, che c'è
Era bellissimo
Stare con te, con te, con te
Era fantastico
Abitare dentro di te
Ma sai che c'è, che c'è
E quando il sole stasera tramonterà
Tu stella in mezzo al mio cielo ti accenderai
Io da quaggiù una canzone ti scriverò
Mille parole per dirti che (Dirti che)
Era bellissimo
Stare con te, con te, con te
Era fantastico
Abitare dentro di te
Ma sai che c'è, che c'è
Era bellissimo (Sott'acqua)
Era fantastico (Da soli)
Era bellissimo (Su Marte)
Era fantastico (In disco)
Era bellissimo
Stare con te, con te, con te
Era fantastico
Abitare dentro di te
Ma sai che c'è, che c'è
C'è che mi sono innamorato di te


2005 - Francesca


Francesca fa sempre l'offesa
Ma poi ride
E se non ti vuole vedere
Te lo dice
Francesca raccoglie la mela
Dal ramo
Ti dice che ti vuole bene
E mai Ti Amo
Francesca cammina per strada
Senza una meta
Le labbra e una pelle che al sole
Sembra di seta
Sul collo una grande moneta
Che portafortuna
Francesca che brilla nel cielo
Come la luna
Francesca è una e tante
Francesca sei anche tu
Ed entra nel suo mondo
Che è tutto tranne che rotondo
Anche se non c'è una regola
Francesca è unica
Francesca è libera
Anche se a volte lei scivola
Francesca è unica
Francesca è musica
Francesca sul braccio ha una storia
In un tatuaggio
E il mese che lei preferisce
Il mese di maggio
Francesca ha la gonna al contrario
E non ha paura
Se ti guarda negli occhi è una forza
Della natura
Francesca è una e tante
Francesca sei anche tu
Ed entra nel suo mondo
Che è tutto tranne che rotondo
Anche se non c'è una regola
Francesca è unica
Francesca è libera
Anche se a volte lei scivola
Francesca è unica
Francesca è musica
Francesca non lo sa
Che forse in mezzo a tanti
C'è chi la pensa come lei
Francesca chiude gli occhi
Chiudili anche tu
Ed entra nel suo mondo
Che è tutto tranne che rotondo
Anche se non c'è una regola
Francesca è unica Francesca è libera
Anche se a volte lei scivola
Francesca è unica Francesca è musica
Anche se non c'è una regola
Francesca è unica Francesca è libera
Anche se a volte lei scivola
Francesca è unica Francesca è musica
Francesca sul braccio ha una storia
In un tatuaggio
E il mese che lei preferisce
È sempre maggio
Francesca se pensa a domani
Non ha paura
Se ti guarda negli occhi è una forza
Della natura


2007 - Vivere normale


A volte, sai, penso alle cose
Alle salite più faticose
Avrei dovuto insistere
Non serve mai guardarsi indietro
II mondo è fuori da questo vetro
È in ogni uomo semplice
Basta un cuore che batte a seicento all'ora
Ma l'impresa più speciale
È di vivere normale
Come padri e figli
Coi propri sbagli
La storia siamo noi, tutti noi
C'è un tempo per cambiare
Amare e poi soffrire
E lentamente crescere da soli
Lo sai che io non so aspettare
Ho troppi sogni da realizzare
Sarà perché assomiglio a te
Con un cuore che batte a seicento all'ora
E un milione di cose che tengo in gola
E l'impresa più speciale
È di vivere normale
Come padri e figli
Coi propri sbagli
La storia siamo noi
Noi che corriamo, poi ci perdiamo
Nei sogni spesso ci ritroviamo
Noi che viviamo di musica
Ma l'impresa più speciale
È di vivere normale, normale, normale
Come padri e figli
Coi propri sbagli
La storia siamo noi, tutti noi
A volte, sai, penso alla vita
A questa incognita infinita
Di ogni uomo semplice

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