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lunedì 31 dicembre 2018

Mario Castelnuovo al Festival di Sanremo

                     

Mario Castelnuovo (Roma, 25 gennaio 1955) è un cantautore e chitarrista italiano.

1982 - Sette fili di canapa


C'erano sette fili di canapa
e un Abele da uccidere,
sotto il cielo di rame
C'erano sette medici a tavola
e un amore già anemico
dissanguato, per strada
unirò sette fili ed avrò perduto,
unirò sette fili e sarò perduto
C'erano sette Cristi a Follonica
ed un ateo, sul Sinai,
bivaccava e aspettava
C'erano, poi,
sette topi sull'edera
e più giù un cavaliere giovane
preso da una tagliola
unirò sette fili ed avrò perduto,
unirò sette fili e sarò perduto

1984 - Nina


Notte scura, notte chiara, notte finirai...
Notte di bombardamenti notte che non sai
Che Nina ha pianto di paura in latteria
Perduta nel rifugio sotto casa sua...
Dentro a un libro di Liala la serenità
Roma adesso è troppo avara non ti ascolterà
Ed incontrarlo lui che viene da lontano
Probabilmente è stato l'unico regalo...
"Dove vai, che farai, quanti anni mi dai?
Credi ancora all'amore e se ci credi perché?"
"Non lo so dove andrò ti do gli anni che hai
Credo ancora all'amore perché avrà gli occhi tuoi"
"Non lo so che farò, ti darò gli anni miei
Credo ancora all'amore perché avrà gli occhi tuoi...
Gli occhi tuoi"
Nina abita a Trastevere e lo aspetterà
Mentre lui sta a San Lorenzo e la raggiunge in tram
E quando l'odio della guerra aumenterà
Soltanto Nina riuscirà a portarlo via.
Ma la guerra è giù alla porta e gli ha bussato già
La divisa di artigliere e una fotografia
E Nina non vorrebbe mai mandarlo via,
Vederlo piangere e marcire in prigionia...
"Dove vai, dove sei,
Nina aspettami ancora,
Finirà questo inverno, questa rabbia di un'ora...
Dove vai, dove sei mio dolcissimo amore
Quante stelle al soffitto ho contato per te..."
"Dove vai, dove sei
Mio sperduto mio amore
Ogni sera al portone se vuoi ti aspetterò"
"Dove vai, dove sei
Nina, aspettami amore
Passerà presto un treno Io vedrai che saprò ritornare"
"Dove vai, dove sei
Nina, credi all'amore?"
"Credo ancora all'amore
Perché avrà gli occhi tuoi..."

1987 - Madonna di Venere


E suonavano per davvero
mentre il prete mi benediva
e mia madre che mi stringeva
e una lacrima sullo scialle
scivolava giù sulla strada...
... e non è più tornata...
E suonavano per davvero
le campane lì in mezzo al bosco
da lassù il lago sembra il cielo...
...quel posto io lo conosco...
Voglio vivere cent'anni ancora,
e ci riuscirò
e da grande voglio un mappamondo...
e lo viaggerò...
e una gerla sulle spalle nude,
dentro ci sarà questo secolo
che ha i pantaloni corti
proprio come i miei
e che ha voglia di affacciarsi al mondo
proprio come me...
...e al di là della collina il mondo...
...vienici con me...
Ma suonavano per davvero
e sentivo la primavera
e i suoi passi di pesca e viola
ed i passi giù nel cortile
del dottore che se n'è andato...
...e non è più tornato...
ma suonavano, le ho sentite
far l'amore col bracconiere:
""conoscete le capinere""...
....""E tu, conosci il lago?""....
Voglio vivere cent'anni ancora,
e ci riuscirò
e da grande voglio un mappamondo
e lo viaggerò
e una gerla sulle spalle nude,
dentro ci sarà questo secolo
che ha i pantaloni corti
proprio come i miei
e una donna coi capelli lunghi
del colore mio,
e due figli col sorriso
e il pianto come quello tuo...
e aldilà della collina il cielo
so che aspetta già
e aldilà della collina ancora
... trema come me...
...l'Europa....
Voglio vivere cent'anni ancora
e ci riuscirò!....

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