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domenica 10 marzo 2024

Mia Martini al Festival di Sanremo


Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, detta Mimì (Bagnara Calabra, 20 settembre 1947 – Cardano al Campo, 12 maggio 1995), è stata una cantante, cantautrice e musicista italiana.


1982 - E non finisce mica il cielo


E non finisce mica il cielo
Anche se manchi tu
Sarà dolore o è sempre cielo
Fin dove vedo
Chissà se avrò paura
O il senso della voglia di te
Se avrò una faccia pallida e sicura
Non ci sarà chi rida di me
Se cercherò qualcuno
Per ritornare in me Qualcuno che sorrida un po' sicuro
Che sappia già da sé
Che non finisce mica il cielo
E s'è la verità
Possa restare in questo cielo
Finché ce la farà
Se avrò una faccia
Pallida e sicura, sicura
Non ci sarà chi rida di me
Perché io avrò qualcuno
Perché aspettando te
Potrei scoprirmi ancora sulla strada
Per ritornare a me, per ritornare in me
Per ritornare in me


1989 - Almeno tu nell'universo

Sai, la gente è strana
Prima si odia e poi si ama
Cambia idea improvvisamente
Prima la verità poi mentirà lui
Senza serietà
Come fosse niente
Sai, la gente è matta
Forse è troppo insoddisfatta
Segue il mondo ciecamente
Quando la moda cambia
Lei pure cambia
Continuamente, scioccamente
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell'universo
Un punto sei, che non ruota mai intorno a me
Un sole che splende per me soltanto
Come un diamante in mezzo al cuore
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell'universo
Non cambierai
Dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero di più, di più, di più
Sai, la gente è sola
Come può lei si consola
Per non far sì che la mia mente
Si perda in congetture, in paure
Inutilmente e poi per niente
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell'universo
Un punto sei, che non ruota mai intorno a me
Un sole che splende per me soltanto
Come un diamante in mezzo al cuore
Tu, tu che sei diverso
Almeno tu nell'universo
Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero di più, di più, di più
Non cambierai
Dimmi che per sempre sarai sincero
E che mi amerai davvero, davvero di più


1990 - La nevicata del '56

Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell'aria era chiara
Dimmi che era così
C'era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo un vestito da sera
Con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C'era sempre un gran sole
E la notte era bella com'eri tu
E c'era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com'è, com'è, com'è
Che c'era posto pure per le favole?
E un vetro che riluccica
Sembrava l'America
E chi l'ha vista mai?
E zitta e zitta poi
La nevicata del '56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì
L'hai più vista così?
Che tempi quelli
Na na, na na, na na
E Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì
L'hai più vista così?
Che tempi quelli


1992 - Gli uomini non cambiano

Sono stata anch'io bambina
Di mio padre innamorata
Per lui sbaglio sempre e sono
La sua figlia sgangherata
Ho provato a conquistarlo
E non ci sono mai riuscita
E ho lottato per cambiarlo
Ci vorrebbe un'altra vita
La pazienza delle donne incomincia a quell'età
Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità
E ti perdi dentro a un cinema
A sognare di andar via
Con il primo che ti capita e che ti dice una bugia
Gli uomini non cambiano
Prima parlano d'amore
E poi ti lasciano da sola
Gli uomini ti cambiano
E tu piangi mille notti di perché
Invece, gli uomini ti uccidono
E con gli amici vanno a ridere di te
Piansi anch'io la prima volta
Stretta a un angolo e sconfitta
Lui faceva e non capiva
Perché stavo ferma e zitta
Ma ho scoperto con il tempo
E diventando un po' più dura
Che se l'uomo in gruppo è più cattivo
Quando è solo ha più paura
Gli uomini non cambiano
Fanno i soldi per comprarti
E poi ti vendono la notte
Gli uomini non tornano
E ti danno tutto quello che non vuoi
Ma perché gli uomini che nascono
Sono figli delle donne
Ma non sono come noi
Amore, gli uomini che cambiano
Sono quasi un ideale che non c'è
Sono quelli innamorati come te

1993 - Stiamo come stiamo

Stiamo come stiamo mezzanotte nella mano
Di qua dal cielo e pertanto
Slacciati i pensieri dura finché dura questa eternità
Stiamo come stiamo usati di seconda mano
Nel cuore un buio totale
L'unico innocente che sorride e fa i miracoli che fa
Lega questa sera i tuoi bottoni della giacca
Ci pensi ancora a morire
La felicità da quale parte si è nascosta
Onda su onda verrà
Stiamo come stiamo con quel muso da aeroplano
E un gatto rosso di colore
Presi in contropiede da una nuvola di semioscurità
Giorni senza scuola giorni rabbia che poi vola
In mezzo ai piatti di carta
Stiamo rotolando come tanti cuori in gola
In cerca ancora di noi
Ma i fari passano tagliando la notte sopra il mare
C'è una piramide di cielo ancora da scalare
Per noi soldati di ventura in questo metro quadro
Sì però adesso è molto dura
Lo sfameremo questo amore così magro
Stiamo come stiamo mezzanotte nella mano
Di qua dal cielo e pertanto
Slacciati i pensieri e dura finché dura questa eternità
Sono sabbie mobili le terre di speranza
Ma non c'è strada migliore
La felicità da quale parte si è nascosta
Onda su onda verrà
Ma i fari passano tagliando la notte sopra il mare
C'è una piramide di cielo ancora da scalare
Per noi soldati di ventura in questo metro quadro
Lo sfameremo questo amore così magro
E i fari passano tagliando la notte sopra il mare
E quelle stelle sulla testa nascondono sorprese
I sogni partono fischiando le ruote sui dolori
Restiamo appesi con lo sguardo
Che forse i tempi sono meno duri

6 commenti:

  1. Boa noite, Giancarlo,
    um bom domingo pra você também,
    Muito obrigada pela linda partilha.

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  2. Boa noite. O Festival San Remo passou na RAI, e senti não ter tempo para assistir este ano. Grata pela sua musicalidade. Boa semana, Yayá.

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  3. Queste canzoni me le ricordi bene tutte!! Mia Martini era bravissima !! Saluti.

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