Lettori fissi

sabato 2 maggio 2020

Raphael Gualazzi al Festival di Sanremo


Raffaele Gualazzi, (Urbino, 11 novembre 1981) è un cantautore e pianista italiano vincitore della categoria Giovani del Festival di Sanremo 2011 con Follia d'amore e, nello stesso anno, secondo all'Eurovision Song Contest, ha ottenuto la seconda posizione al Festival di Sanremo 2014 con Liberi o no in collaborazione con The Bloody Beetroots.

2011 - Raphael Gualazzi con "Follia d'amore"


Dire si dire mai
Non è facile sai
Se tutti quanti siamo in orbita nella follia
Io non so più chi sei
Non mi importa chi sei
Mi basta perdere l'incanto di una nostalgia
Ma vedrai un altro me in un sogno fragile
Riderai come se
Non ti avessi amato mai
Cercherai un altro me
Oltre l'ombra di un caffè
Troverai solo me
Se mi fermo un attimo io non so più chi sei
Qui si vive così
Day by day
Night by night
E intanto il mondo si distoglie dalla sua poesia
Non dipingermi mai non costringermi mai
Abbandoniamoci alla soglia della mia pazzia
E vedrai un altro me disarmato fragile
Perchè quello che sei
Non lo cambierei mai
Neanche se fossi tu
Come il tempo a correr via
Ma rimani con me
Non mi perdo neanche un solo attimo di te
E vedrai un'altra te
Quasi invincibile
Viva come non mai
Ed è li che tu mi avrai
Oltre false magie l'orizzonte sarai
Splenderai
Splenderai
Splenderai
Splenderai


2013 - Raphael Gualazzi con "Sai (ci basta un sogno)"


Apri gli occhi e te ne vai
La danza ?? immobile
Scopre i tuoi fianchi il vento
E nei giorni ogni momento
Vorrei percorrere
Le tue volute velleit?
Se solo avessi potuto cambiare il mondo all'improvviso
Avrei bruciato l'accidia immemore che porta il tempo
Avrei fermato la guerra inutile con un sorriso
E allora si avrei saputo credere
Posi libera nei sensi
La luce mormora dalla finestra stanca
La tensione dei silenzi sembra descrivere
Ogni tuo sguardo perso
Se solo avessi potuto cambiare il mondo all'improvviso
Avrei asciugato le nubi in lacrime per la tua gioia
Avrei sfondato le porte ipocrite di un paradiso
Avrei toccato quell'anima che vive dentro te
Sai, per sopravvivere
Ci basta un sogno
Sai, oh sai, per sopravvivere
Ci basta un sogno
E all'improvviso il tutto si delinea proprio come non avrei pensato mai
E nell'immagine, il respiro si distingue ora
Per ogni gioia, lacrima, ogni tuo sorriso sentirai una forza dentro te
Che vince ogni limite
Sai, per sopravvivere
Ci basta un sogno
Sai, oh sai, per sopravvivere
Ci basta un sogno, sai
Sai, oh sai, per sopravvivere
Ci basta un sogno
Sai, oh sai, per sopravvivere
Ci basta un sogno, sai


2014 - Raphael Gualazzi con "Liberi o no"


Liberi o no
Liberi o no
Liberi o no
Liberi o no
Come vorrei sentirti viva in un'immagine
Un'alba limpida vivrei
Come potrei restare in questa terra immobile
Il suono vive dentro me
E come un brivido
Ti prende e ti trasforma
Il mondo libero
Si accende fino all'ombra
Come un brivido
Che cambia e si trasforma
Un mondo libero
Splende in noi
Dove sarei
Se l'orizzonte fosse un argine
Un'onda libera vorrei
La terra gira intorno
E segue le sue regole
Mentre io giro intorno a te
Libero
Il mondo si trasforma
E con un brivido
Si accende fino all'ombra
Come un brivido
Che cambia e si trasforma
Un mondo libero
Splende in noi
Dimmi siamo liberi o no
Dalle favole
Siamo liberi o no
Dalle parabole
Liberi o no
Dalle prediche
Siamo liberi o no
Dalle polemiche
Liberi o no
Dall'abitudine
Liberi o no
Dal convenevole
Liberi o no
Dal controllabile
Liberi o no
Dal prevedibile
Liberi o no
Io voglio credere
Liberi o no
Nell'impossibile
Liberi o no
Sfiorare l'anima
Liberi o no
Amarti e perdermi, libero
Il mondo si trasforma
Con un brivido
Si accende fino all'ombra
Il mondo è libero
Un sogno ci trasforma
E questo brivido
Siamo noi, yeah


2020 - Raphael Gualazzi con "Carioca"


L’ultimo bacio è un apostrofo
Che mi hai lasciato
Non ci sei più e sono in un angolo
Tirando il fiato.
Io che con te ho sorriso e pianto
Fino a non vedere
La nostra storia è stata un salto
E io non so cadere
Vedo
Nel buio
Luci.
Di un locale a due passi da me
Nel fumo
Una voce
Mi sospira dai balla con me
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca.
Ma chi l’avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città.
Bastava un sogno carioca
Puoi cancellare ogni momento
In una volta sola
Meglio spazzati via dal vento
Che ogni tua parola
Ora
Vedo
Nel buio
Il tuo viso a due passi da me
Non hai
Scuse.
Per tenermi lontano da te
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Che io sia maledetto
Dai non fare la stupida
Fammi un sorriso
Che la noche se ne va
Ma chi l’avrebbe detto.
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca.
Non me ne importa di quel che pensi
Non me ne importa di quel che senti
Non mi ricordo neanche chi sei tu
Voglio sorridere dei miei sbagli
Voglio rivivere sogni immensi
Voglio una vita che non finisce più.
Ma chi l’avrebbe detto (Non me ne importa di quel che pensi)
Sento solo la musica (Non me ne importa di quel che senti)
Carioca (Non mi ricordo neanche chi sei tu)
Carioca.
Ma chi l’avrebbe detto (Voglio sorridere dei miei sbagli)
Sento solo la musica (Voglio rivivere sogni immensi)
Carioca (Voglio una vita che non finisce più)
Carioca
Carioca




Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots al Festival di Sanremo 2014.
       

19 commenti:

  1. Grazie, Giancarlo! Donne Italiane sonno molto belle!
    Buon sabato!

    RispondiElimina
  2. Some very different styles and voices there.

    RispondiElimina
  3. Talento femenino de voces muy lindas. Saludos amigo.

    RispondiElimina
  4. Caro Giancarlo, certe voci le ricordo, ma non tutte.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
  5. Un palco italiano, molto importante, in cui si sono succedute tantissime cantanti...
    Buon sabato e un sorriso, Gian,silvia

    RispondiElimina
  6. Io non ne ricordo nemmeno una, forse non hanno avuto tanto successo. Buon sabato.

    RispondiElimina
  7. Mi associo a Mirtillo, anche io non ne ricordo neanche una :-(

    RispondiElimina
  8. Caro Giancarlo,
    Buena Domenica!
    Un abbraccio,
    Mariette

    RispondiElimina

Rispondi