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lunedì 14 settembre 2020

Giorgio Faletti al Festival di Sanremo


Giorgio Faletti (Asti, 25 novembre 1950 – Torino, 4 luglio 2014) è stato uno scrittore, attore, cantautore, comico e cabarettista italiano.

Personaggio poliedrico ed eclettico, nel corso della sua vita ha saputo raggiungere il successo in campi diversi, dapprima come comico del cabaret , poi come cantante e infine come scrittore di gialli .


1992 - Rumba di tango


Tornan pian piano cosi le vele dal mar
ecco sbiadisce il colore ed il mondo scompar
viene la notte che sa
viene la notte che fa
questo tango d'amor che la rumba ci dà.
In questa notte incantata che invita a sognar
con qualche nube di fumo nel cielo di un bar
persa nell'oscurità
lenta una musica va
questo tango d'amor che la rumba ci dà.
Tango dolce tango onesto tango
se la rumba non rimpiango
tutto il merito l'hai tu
tango che a scommetterci l'amore
batte forte questo cuore mio
tango che ti blocca sul ginocchio
come il naso di Pinocchio
se bugie non dice più
tango come un segno del destino
e al mattino megiio dirsi addio
e perdersi
e perdersi così.
Tornan pian piano così le vele sul mar
ecco si accende il colore ed il mondo riappar
viene l'aurora che sa
viene l'aurora che fa
questa rumba d'amor che la vita ci dà.
In questa luce incantata che invita a sognar
a un gioco d'ombre a danzare sul muro di un bar
persa fra rose e lillà
lenta una musica va
questa rumba d'amor che misteri non ha.
Tango dolce tango onesto tango
se non rido se non piango
questa volta fallo tu
forse a non scommetterci l'amore
batte meglio questo cuore mio
tango che mi frega del ginocchio
ed il naso di Pinocchio
cresca pure fin laggiù
tango come un segno del destino
e al mattino meglio dirti addio
e prendersi
e prendersi così



1994 - Signor tenente


Forse possiamo cambiarla ma è l'unica che c'è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent'anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena sarebbe con me
Tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove
Minchia signor tenente
Che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio
Abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41
Presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto
C'asse vedesse che non c'era
E abbiam montato l'autovelox
E fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i 50
Fossero pure i 50 d'età
E preso uno senza patente
Minchia signor tenente
Faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno
C'era l'asfalto che tremolava
E che sbiadiva tutto lo sfondo
Ed è così, tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l'esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente
Minchia signor tenente
E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più d'un milione al mese
E c'è una cosa qui nella gola
Una che proprio non ci va giù
E farla scendere è una parola
Se chi ci ammazza prende di più
Di quel che prende la brava gente
Minchia signor tenente
Lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare
Per star seduto su una volante
La voce in radio ci fa tremare
Che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura
Quando ci tocca di fare i conti
Con il coraggio della paura
E questo è quel che succede adesso
Che poi se c'è una chiamata urgente se prende su
E ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente
Minchia signor tenente
Per cui se pensa che c'ho vent'anni
Credo che proprio non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni
Magari non mi farà rapporto
E glielo dico sinceramente
Minchia signor tenente



1995 - L'assurdo mestiere


Ci metterò la mani e un genio da inventore
Ci metterò un dolore che so io
Ci metterò l'asfalto e il sogno di un attore
Che appoggia il manoscritto sul leggio
E tirerò il cemento come un muratore sa non è possibile
E tesserò una tela che sarà una vela grande e irrestringibile
E tergerò la fronte con la mano aperta per il gran sudore
E accorderò strumenti con il tocco esperto che ha un suonatore
Mi metterò seduto li a impagliare sedie per sedermi insieme
Mi stupirò di non averlo fatto mai e di averlo fatto bene
Perché c'è sangue, c'è fatica, c'è la vita
Anche se a volte ci si spezza il cuore
In questa assurda specie di mestiere
Benedetto tu sia per quel ciuffo di pelo nero
Che se l'hai fatto tu non è cosa brutta davvero
E per le storie eterne dei cartoni animati
Per quei pazzi o quei saggi che li han disegnati
E per quel che si mangia si respira e si beve
Per il disegno allegro della pipì sulla neve
E per le cose tonde e per le cose quadre
Per le carezze di mio padre e di mia madre
Per il futuro da leggere invano girando i tarocchi
Per le linee della mano diventate rughe sotto gli occhi
Perché tutto è sbagliato ed è così perfetto
Per ciò che vinco e ciò che perdo se scommetto
Tu sia benedetto
Benedetto tu sia
Per avermi fatto e messo al mondo
E per quel che ho detto prima ti perdono
Di non avermi fatto alto e biondo
Ma così stupido e così vero
Con l'eterna paura dell'uomo nero
E del viso bianco come calce
Di quella sua signora con la falce
Che come tutti prima o poi mi aspetto
E per cui altri ti han benedetto
Ma io no
Mi dispiace ma sono solo un uomo e non ne son capace
Ma c'è una cosa che ti chiedo ed è un favore
In cambio del bisogno del dottore
Mentre decidi ogni premio e ogni castigo
Mentre decidi se son buono o son cattivo
Fa che la morte mi trovi vivo
E se questo avverrà io ti prometto
Che mille e mille volte ti avrò benedetto
E se per caso non ci sei come non detto
E avrò davanti agli occhi la mia mano aperta per il troppo sole
E andrò verso la notte con il passo calmo del seminatore
Aspetterò seduto lì per dare un nome all'ombra di qualcuno
Che per un poco sembrerà sia tutti e non sarà nessuno
Perché c'è sangue, c'è fatica, c'è la vita
Anche se a volte ci si spezza il cuore
In questa assurda specie di mestiere
Che è l'amore

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