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domenica 21 giugno 2020

Gianni Ravera al Festival di Sanremo


Lenin Ravera, successivamente Giandomenico e noto come Gianni Ravera (Chiaravalle, 9 aprile 1920 – Roma, 15 maggio 1986), fu un cantante, impresario e produttore musicale italiano che, a fronte della relativamente breve carriera canora (durata poco più di un decennio), è maggiormente noto per essere stato l'organizzatore di 16 edizioni del Festival di Sanremo, nonché l'ideatore di altre manifestazioni come il Festival di Castrocaro e la Gondola d'Oro, fucina di giovani talenti musicali italiani.


1954 - Gioia di vivere



Sei tu
la mia gioia di vivere..
Non credevo alle lagrime,
non credevo all’amor…
Sei
che hai compiuto il miracolo:
nel mio cuor haiu saputo destar
una voglia fremente d’amar
e di cantar..
Se il cuor vuol cantar…lo devoa te!
Se ancora posso amar..lo devo a te!
Chi dice che d’amor si può morir,
la mia gioia di vivere
non potrà  mai sentir..
Mi specchio nel tuo sguardo e vedo il ciel,
mi specchio nel tuo volto e vedo il sol..
C’è il sol nel mio cuor..
non puoi lasciarmi nell’ombra, perchè
io ti amo.. e questo amor..lo devo a te!..
Se il cuore vuol cantar.. lo devo a te!
Se ancora posso amar.. lo devo a te!
C’è il sole nel mio cuor..
Quale miracolo hai fatto per me!
Io ti amo..e questo amor..lo devo a te!!!..

1955 Un cuore e Non penserò che a te

Cuore …. cuore di bimbo…
c’è un canarino che ti fa soffrire,
è primavera e più non può volare,
perchè sta chiuso in gabbia e se ne muore.
Ma c’è chi la gabbietta gli apre già,
felice il prigioniero vola e va!


Un cuore….
e quante cose un cuore ci fa fare,
talvolta ci fa piangere e soffrire,
il cuore!…
Dolore,
ma di dolore non si può morire,
seppure tante volte sa dannare
l’amore!
Ma in fondo a ogni cuor, cosa ci stà?
Cuore di bimbo: quanta semplicità!

Cuore…cuore di donna…
che ispira al poeta il dolce canto,
ma può mutar fra l’alba e il tramonto,
l’amore in altro amor, secondo il vento.
Se il vento senza meta se ne va,
la donna invece chi la guiderà?

Un cuore….
quante cose un cuore ci fa fare,
talvolta ci fa piangere e soffrire,
il cuore!…
Dolore,
ma di dolore non si può morire,
seppure tante volte sa dannare
l’amore!
Ma in fondo a ogni cuor, cosa ci stà?
Cuore di donna: nessuno mai lo sa!

Cuore…cuore di tutti,
di chi la delusione ha conosciuto
e dal destino tanto fu colpito
che scettico ti sembra diventato.
Ma sotto quella maschera si sa,
c’è sempre stato e sempre ci sarà:

Un cuore…
e quante cose un cuore ci fa fare,
ma quando sente l’eco del dolore
gridare!
Il cuore
miracoli sa fare a non finire,
è generoso e grande come un mare
d’amore!
Ma in fondo a tutto ciò che ci sta’?
C’è il nostro cuore: che mai si cambierà!


E’ inutile inseguire la fortuna
se il cuore piange mentre si allontana
e sogna il casolar sulla collina
e nella valle il suon della campana
non penserò che a te speranza mia
ogni pensiero mio sarà per te
quando in aprile il sole bacia le rose
al mio paese ritornerò
non penserò che a te per ogni via
so che i miei baci non potrai scordar
non voglio più morire di nostalgia
vicino a te ritornerò anima mia

Quando in aprile il sole bacia le rose
al mio paese ritornerò
non penserò che a te per ogni via
so che i miei baci non potrai scordar
non voglio più morire di nostalgia
vicino a te ritornerò speranza mia.


1957 - Un certo sorriso

Timore, dolcezza, paura?
Cosa voleva dire
il volto tuo
nel dirmi addio?
E quell’indefinibile sorriso
perchè non scompariva dal tuo viso?

M’è rimasto di te
solamente un sorriso..
un certo sorriso
che non si dimentica!
Tu sei stata per me
il più dolce romanzo..
un dolce romanzo
che non ha più pagine!
Dove sarai
sempre sarò,
come l’ombra nel sole,
pur se un gelido sole sei tu!
M’è rimasto di te
solamente un sorriso..
un certo sorriso
che non si dimentica!

Vederti di nuovo.. incontrarti,
forse, solo per dirti,ùche senza mèta
va la mia vita
e che le vie d’un tempo tanto amate
aspre salite ormai son diventate…

M’è rimasto di te
solamente un sorriso
un certo sorriso
che non si dimentica!
Tu sei stata per me
il più dolce romanzo
un dolce romanzo
che non ha più pagine!

1957 Venezia mia (con il Duo Fasano)

“Scòltila! Scòltila, Nina,
la “Serenata” è vicina..
L’hanno vestita di luna,
L’hanno agghindiata di fior!…”

In ogni gondola
che passa e palpita
c’è un ritornello: Tu!
In ogni favola
c’è un volto d’angelo
e sempre e solo: Tu!

Serenata di Venezia mia!
Tu, che vivi
d’amore e scrivi
i sogni di ogni scia,
va da chi ancora
mi fa soffrire..
al cuore parlale,
parlale,
parlale di sogni d’or….


18 commenti:

  1. Thank you for continuing to open my eyes (and ears).

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  2. Caro Giancarlo,
    Che tragico fino dalla vita die Nelly Fioramonti, per le conseguenze di un parto difficile, nel quale nacque il suo secondogenito...
    Un abbraccio,
    Mariette

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  3. Bellas mujeres de alegre y hermosa voz. Saludos amigo que tengas un lindo dia.

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  4. Caro Giancarlo, oggi primo giorno d'estate belle tutte!!!
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio, e un sorriso:-)
    Tomaso

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  5. Ciao Giancarlo, buona domenica e buona ESTATE!!!

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    1. Ciao Stefania, buona domenica e buon inizio estate a te.

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  6. Buena música para un pasar un rato agradable👍 un abrazo

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  7. Buongiorno, Giancarlo. Imparo sempre nuove e magnifiche voci della musica italiana.

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  8. Ciao llorenç, ti auguro sereno inizio settimana.

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