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domenica 4 ottobre 2020

Giorgia Fiorio al Festival di Sanremo


Giorgia Fiorio, conosciuta anche con il solo nome di Giorgia (Torino, 23 luglio 1967), è una fotografa, cantante e attrice italiana.

1983 - Avrò


Alti grattacieli,
Luci senza veli,
I miei pensieri cadono giù,
Non fanno mai rumore,
Camminano sul cuore
Piano piano, accanto a te.
Avrò parole
E poi le mani, quelle sole,
Avrò la voglia di abbracciarti
Quando sto con te,
Avrò colori
E poi per finta tanti amori,
Avrò il profumo che per te
Non ha nessuno.
Parlare, giocare,
Un primo in due e una forchetta,
Disegni e facce
Con cuori e frecce
Sulla tovaglia fatta di carta.
Poi per la mano trovare piano
Un posto al buio tutto per noi,
Cercarti sotto, maglione rosso
E poi il tuo corpo che è caldo tutto.
Sarò violenta,
Grandine fredda con il vento,
Sarò in un bacio
E la sua attesa che mi brucia,
Sarò di paglia
E poi tempesta sugli scogli,
Sarò il mattino
Con il sole che ti sveglia.
Non sono fumo, non sono un freno,
Ma solo dolce poesia,
Che scrivo sempre di nascosto
Quando mi stringe la nostalgia.
Strade lucidate,
La pioggia le ha baciate,
Tornare in due che bello è,
La bicicletta
è troppo stretta,
Un pedale a me e uno a te.
Avrò parole
E poi le mani, quelle sole,
Avrò la voglia di abbracciarti
Quando sto con te,
Avrò colori
E poi per finta tanti amori,
Sarò la doccia a righe calde
Che ti bacia.
Sarò violenta,
Grandine fredda con il vento,
Sarò in un bacio
E la sua attesa che mi brucia,
Sarò di paglia
E poi tempesta sugli scogli,
Sarò il mattino
Con il sole che ti imbroglia.
Avrò, avrò, avrò, ti avrò,
Avrò, avrò, avrò, ti avrò,
Avrò, avrò, avrò, ti avrò.



1984 - Se ti spogli


Pelle pallida,
latte e nuvole, luna,
quella giacca blu
è una casa per me.
Tutto quello che tu hai
è importante e non lo sai, acqua,
tu sei come una piscina
dove il cielo è trasparente, acqua.
Se ti spogli
che mi fai,
io ti vedo
come sei.
Tu sei topo, sei graffiti,
hai capelli come viti,
tu sei tosto,
hai la faccia senza lana,
delicata porcellana,
sei una frana.
Se ti spogli
che mi fai,
io ti vedo
come sei.
Pelle pallida,
latte e nuvole, luna,
la tua giacca blu
è una casa per me.
Se ti spogli
ma che fai,
sono fuori
non lo sai.
I tuoi occhi sono spilli,
la tua voce, le tue mani
sono suoni,
quando poi non fai l'attore
la tua bocca bianco sale
non è male.
Se ti spogli
che mi fai,
io ti vedo
come sei.
Sei la nebbia nella sera
che mi cade nella gola, acqua,
sei Venezia con la luna,
il silenzio e la laguna, acqua.
Se ti spogli
che mi fai,
io ti vedo
come sei.
Se ti spogli
che mi fai,
io ti vedo
come sei.



1988 - Io con te


Non ci penso
ma uno come fa
non ci penso
non cade il mondo cado io
non vale, il male è mio.
Non ci penso
fai presto a dirlo tu
non ci penso
perché la testa mi va via
l’hai presa ma è mia.
Non ho paura più di te
peggio, sto con me
la faccia non mi guardo più
chi vedo non sei tu.
I con te quando vuoi
ma tu con me quando mai
per te vuoi tanto
ma per me non hai mai tempo
per te non sono che un pensiero
ti sbagli non è vero
io con te quando vuoi
ma tu con me quando mai
non hai parole
mentre io ci lascio il cuore
perché io voglio chi non c’è.
Non ci penso
lascia stare faccio io
non ci penso
con te non ci prendevo mai
io devo, tu non puoi.
Non ci penso
anche se mi butti via
non ci penso
hai fatto il vuoto intorno a me
qualcuno, ma dov’è.
Fa male un calcio e io lo so
ma un altro tira su anche se
io so che adesso manco io
l’amore c’è, è mio.
Io con te

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