Gli Schola Cantorum sono stati un gruppo musicale italiano, fondato da Ennio Melis nel 1973.
1978 - Il mio amore
Il mio amore
nasce piano senza far rumore
cresce dentro dolcemente
senza farmi troppo male,
lentamente col suo caldo sapore.
Il mio amore
serve per cacciare via la noia
quando non sai più che fare
per scaldarti un po’ nel letto
puoi cercare
puoi chiamare
questo amore.
Un amore per cantare
un amore per sorridere e soffrire
un amore per sognare
un amore per poi vivere o morire.
Sei il mio amore
fosse il vento sarebbe un uragano
strapperebbe le radici
di quel male che c’è in te
per lasciarti solamente questo amore.
Un amore per cantare
un amore per sorridere e soffrire
un amore per sognare
un amore per poi vivere o morire.
Un amore…
1986 - Azzurra anima
Ma perché camminare al centro di New York
Dopo un po' non mi diverte più
Ma perché mentre volo sull'oceano
Sto pensando che mi manchi tu
E così costruisco tante immagini
Mille piccole fotografie
Le città i paesi le montagne e poi
Poi ti vedo bella come sei
Un'azzurra anima che innamora subito
Un pianeta piccolo con un cuore semplice
Ma perché devo sempre andare via di qui
Per capire che mi vai così
Coi metrò, con gli uffici e con le fabbriche
Con il sud e la periferia
Un'azzurra anima per la gente libera
Mani che si stringono braccia che si aprono
Che cos'è che di te non posso perdere
Se di te ne parlo male anch'io
Ma perché passa quasi come un brivido
Il tuo nome sulle labbra mie
Una sola anima per chi cerca un'anima
Per chi vuole un'anima un'azzurra anima
Un'azzurra anima per la gente libera
Mani che si stringono braccia che si aprono
Una sola anima per il mondo un'anima
Per chi cerca un'anima un'azzurra anima
1993 - Sulla strada del mare
C'è un ragazzo che trascina il suo giubbotto
Sulla strada del mare
Dalle strisce che gli scivolano sotto
Lui si fa attraversare
E gli alberi diventano persone
Che lo chiamano piano
Gli batte il cuore con sottile alterazione
E lo porta lontano da qui
C'è mio padre senza frusta e senza gola sulla strada del mare
E noi due che facevamo sega a scuola
Annusandoci il cuore
L'amico preso a botte in un portone
Per sentirmi più uomo
C'è un contatto a rischio giù nella stazione
Ma un fottuto ti amo dov'è
Camminiamo sulla strada del mare buttiamo i vestiti come vecchie idee
E cammino provo sguardi più duri poi tiro bottiglie ad un camion che va
Chiedo tempo per me
Ad un Dio che non c'è
Però il freddo sta bucandogli la pelle
Sulla strada del mare
Lui che correi con le mani tra le ascelle
E gli balla il sedere
Poi sputo i miei ricordi contro il vento
Ma ricadono addosso
Con i piedi scorticati dal cemento
Che non lasciano traccia di me
Camminiamo sulla strada del mare la sabbia tra i piedi ora non brucia più
E cammino comincio a nuotare per nascere ancora schizzando via il blu
Chiedo tempo per me
Ad un Dio che non c'è
Fammi riprovare a dire t'amo
Sulla strada del mare
Fare ancora gli stronzi ancora non possiamo
Ci dobbiamo fidare
Anche se è un po' ruvida o sfigata
è una vita da usare va tenuta
Con i denti morsicata
Sulla strada del mare
Sulla strada del mare.
Thank you for continuing my education. I hope you are well.
RispondiEliminaOra conosco un nuovo gruppo, Giancarlo
RispondiEliminaGrazie per la condivisione.
Saluti dalla Spagna
GRAZIE PER AVERMELI FATTO CONOSCERE!
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