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giovedì 7 marzo 2019

Festival delle Rose 1966 - (parte 3)


                                             Lucio Dalla con i Pooh

Il Festival delle rose della canzone italiana (questo è il nome completo della manifestazione) è stato un festival musicale organizzato a metà degli anni sessanta dalla casa discografica RCA Italiana (ma aperto anche a cantanti di altre etichette), in concomitanza con il boom del mercato dell'industria musicale discografica. Le quattro edizioni del Festival si tennero dal 1964 al 1967 presso il salone delle feste dell'hotel Cavalieri Hilton di Roma.
Rispetto alle due edizioni precedenti, la terza è caratterizzata dalla massiccia presenza della musica beat e dalla protesta, che è evidente soprattutto in tre canzoni: C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, Mille chitarre contro la guerra e Brennero '66 (quest'ultima canzone, però, viene presentata durante la rassegna con un altro titolo, Le campane del silenzio, per l'intervento della censura, che voleva evitare il riferimento esplicito agli episodi di terrorismo verificatisi in Sud Tirolo). Anche la canzone di Mauro Lusini subisce una censura, e gli interpreti devono sostituire la frase "Adesso è morto nel Vietnam" con "Adesso è morto, ta ta ta ta", sempre per evitare, durante la trasmissione televisiva, ogni riferimento all'attualità. Rispetto alle edizioni precedenti, nella terza vi è la novità della doppia esecuzione, già usata al Festival di Sanremo, per cui ogni canzone viene eseguita due volte da due artisti diversi. 

Classifica finale:
I vincitori: Carmelo Pagano e Luisa Casali - L'amore se ne va
Premio della critica: Lucio Dalla e Carmelo Pagano
Premio dell'Ente del Turismo: Carmen Villani e Umberto - Mille chitarre contro la guerra

Emilio Roy e Leo Sardo - Ormai

Little Tony e Franco Tozzi - Perdonala

Titti Bianchi e The Motowns - Per quanto io ci provi

Al Bano e Pino Donaggio - Quando il sole chiude gli occhi

Remo Germani e Isabella Iannetti - Una danza al chiaro di luna

Ico Cerutti e I Fuggiaschi - Vale più di noi

Claudio Villa e Udo Jürgens - Ora più che mai


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