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venerdì 11 gennaio 2019

Festival di Sanremo 2019 - (parte 1)


                                                 Il vincitore: Mahmood

Il sessantanovesimo Festival di Sanremo è stato condotto per il secondo anno consecutivo da Claudio Baglioni, affiancato da Claudio Bisio e Virginia Raffaele.

Vi hanno partecipato 24 artisti con altrettanti brani tutti in gara in un'unica sezione, 22 partecipanti sono artisti noti, mentre 2 sono i vincitori di Sanremo Giovani 2018.

L'edizione è stata vinta da Mahmood con il brano Soldi.

1º Mahmood con Soldi


In periferia fa molto caldo
Mamma stai tranquilla sto arrivando
Te la prenderai per un bugiardo
Ti sembrava amore ma era altro
Beve champagne sotto Ramadan
Alla TV danno Jackie Chan
Fuma narghilè mi chiede come va
Mi chiede come va, come va, come va
Sai già come va, come va, come va
Penso più veloce per capire se domani tu mi fregherai
Non ho tempo per chiarire perché solo ora so cosa sei
È difficile stare al mondo quando perdi l'orgoglio
Lasci casa in un giorno
Tu dimmi se
Pensavi solo ai soldi, soldi
Come se avessi avuto soldi, soldi
Dimmi se ti manco o te ne fotti, fotti
Mi chiedevi come va, come va, come va
Adesso come va, come va, come va
Ciò che devi dire non l'hai detto
Tradire è una pallottola nel petto
Prendi tutta la tua carità
Menti a casa ma lo sai che lo sa
Su una sedia lei mi chiederà
Mi chiede come va, come va, come va
Sai già come va, come va, come va
Penso più veloce per capire se domani tu mi fregherai
Non ho tempo per chiarire perché solo ora so cosa sei
È difficile stare al mondo
Quando perdi l'orgoglio
Ho capito in un secondo che tu da me
Volevi solo soldi
Come se avessi avuto soldi, soldi
Prima mi parlavi fino a tardi, tardi
Mi chiedevi come va, come va, come va
Adesso come va, come va, come va
Waladi, waladi, habibi ta'aleena
Mi dicevi giocando giocando con aria fiera
Waladi, waladi, habibi sembrava vera
La voglia, la voglia di tornare come prima
Io da te non ho voluto soldi
È difficile stare al mondo
Quando perdi l'orgoglio
Lasci casa in un giorno
Tu dimmi se
Volevi solo soldi, soldi
Come se avessi avuto soldi, soldi
Lasci la città ma nessuno lo sa
Ieri eri qua ora dove sei, papà
Mi chiedi come va, come va, come va
Sai già come va, come va, come va

2º Ultimo con I tuoi particolari


È da tempo che non sento più
La tua voce al mattino che grida "bu"
E mi faceva svegliare nervoso ma
Adesso invece mi sveglio e sento che
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
"Sei sempre stanco perché tu non hai orari"
È da tempo che cucino e
Metto sempre un piatto in più per te
Sono rimasto quello chiuso in sé
Che quando piove ride per nascondere
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
"Ti senti solo perché non sei come appari"
Oh, fa male dirtelo adesso
Ma non so più cosa sento
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole
Potrei scrivere per te nuove canzoni d'amore e cantartele qui
È da tempo che cammino e
Sento sempre rumori dietro me
Poi mi giro pensando che ci sei te
E mi accorgo che oltre a me non so che c'è
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
"Sei sempre stanco perché tu non hai orari"
Oh, fa male dirtelo adesso
Ma non so più cosa sento
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole
Potrei scrivere per te nuove canzoni d'amore e cantartele qui
Fra i miei e i tuoi particolari
Potrei cantartele qui
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole
Potrei scrivere per te nuove canzoni d'amore e cantartele qui
Potrei cantartele qui

3º Il Volo con Musica che resta


Leggo in fondo ai tuoi pensieri
Cerco in un sospiro i tuoi desideri
Mostrami la parte del tuo cuore che
Nascondi nel profondo
Ascolto tutti i tuoi silenzi
Come è bello perdermi dentro ai tuoi occhi
Sono io il tuo sogno? Quando resti sveglia
E senza niente intorno
Tu che sei la forza e il coraggio
La meta in un viaggio
Il senso dei giorni miei
Io ci sarò da ora e per sempre
Amore abbracciami
Voglio proteggerti
Siamo il sole in un giorno di pioggia
Stanotte stringimi
Baciami l'anima
Siamo musica vera che resta
Tra miliardi di persone
Ti ho riconosciuta nella confusione
Sciogli quel sorriso dal tuo viso e
Andiamo via lontano
Tu che sei davvero importante
In ogni mio istante
Sei la melodia
E non passerai, mai
Amore abbracciami
Voglio proteggerti
Siamo il sole in un giorno di pioggia
Stanotte stringimi
Baciami l'anima
Siamo musica vera che resta
Non siamo un soffio di vento
Non siamo un momento
Lo sai che il tuo posto è per sempre qui
Amore abbracciami
Voglio proteggerti
Siamo il sole in un giorno di pioggia
Stanotte stringimi
Baciami l'anima
Siamo musica vera che resta
Siamo musica vera che resta

4º Loredana Bertè con Cosa ti aspetti da me


C'è qualcosa che non va
Per essere seduti qui
Per dirsi almeno e dire almeno
Le cose inutili
Che ti sembra vero solo se
Doveva andare poi così
Che vuoi dare tutto, vuoi dare tutto
E resti lì
Ed io ci credevo
Ed io ci credevo, sì
Ci vuole soltanto una vita
Per essere un attimo
Perché ci credevi
Perché ci credevi, sì
Ti aspetti tutta una vita
Per essere un attimo
Che cosa vuoi da me?
Che cosa vuoi da me?
Cosa ti aspetti dentro te?
Che tanto non lo sai
Tanto non lo vuoi
Quello che cerchi tu da me
Che cosa vuoi per me?
Che cosa vuoi per te?
Cosa ti aspetti in fondo a te?
C'è qualcosa che non va
E tutto poi finisce qui
Puoi fare a meno di fare almeno
Le cose facili
Se è vero poi, più vero è
Se va bene, va bene così
E fragile, fragile, resti lì
E io ci credevo
Io ci credevo, sì
Ci vuole soltanto una vita
Per essere un attimo
E tu ci credevi
Tu ci credevi, sì
Ti aspetti tutta una vita
Per essere un attimo
Che cosa vuoi da me?
Che cosa vuoi da me?
Cosa ti aspetti dentro te?
Che tanto non lo sai
Tanto non lo vuoi
Quello che cerchi tu da me
Che cosa vuoi per me?
Che cosa vuoi per te?
Cosa nascondi dentro di te?
Ma io non posso credere che
Che esista un altro amore
Che esista un altro amore come te
Ma io non posso credere che
Esista un altro amore
Esista un altro amore
Che cosa vuoi da me?
Che cosa vuoi da me?
Cosa ti aspetti tu da me?
Che tanto non lo sai
Tanto non lo vuoi
Quello che cerchi tu da me
Che cosa vuoi per me?
Che cosa vuoi per te?
Cosa nascondi negli occhi, te?
Che cosa vuoi da me?

5º Simone Cristicchi con Abbi cura di me


Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
Non cercare un senso a tutto, perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l'universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
Dove niente è più grande delle piccole cose
È il fiore tra l'asfalto, lo spettacolo del firmamento
È l'orchestra delle foglie che vibrano al vento
È la legna che brucia, che scalda e torna cenere
La vita è l'unico miracolo a cui non puoi non credere
Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso, come se fosse l'ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrò paura di cadere
Che siamo in equilibrio sulla parola insieme
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Il tempo ti cambia fuori, l'amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L'amore è l'unica strada, è l'unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità, semmai proteggila
È solo luce che brilla sull'altra faccia di una lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l'impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore, arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me
Qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all'ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare
Abbi cura di me

6º Daniele Silvestri con Argentovivo


Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo
Signore
Che ero argento vivo
E qui dentro si muore
Questa prigione corregge e prepara una vita
Che non esiste più da almeno vent'anni
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi
Però la sera mi rimandano a casa, lo sai
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari
Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
E il tempo scorre di lato ma non lo guardo nemmeno
E mi mantengo sedato per non sentire nessuno
Tengo la musica al massimo
E volo
Che con la musica al massimo
Rimango solo
E mi ripetono sempre che devo darmi da fare
Perché alla fine si esce e non saprei dove andare
Ma non capiscono un cazzo, no
Io non mi ci riconosco e non li voglio imitare
Avete preso un bambino che non stava mai fermo
L'avete messo da solo davanti a uno schermo
E adesso vi domandate se sia normale
Se il solo mondo che apprezzo
È un mondo virtuale
Io che ero argento vivo, dottore
Io così agitato, così sbagliato
Con così poca attenzione
Ma mi avete curato
E adesso mi resta solo il rancore
Ho sedici anni
Ma è già più di dieci
Che ho smesso di credere
Che ci sia ancora qualcosa là
Fuori
E voi lasciatemi perdere
(È così facile da spiegare
Come si nuota in mare
Ma è una bugia, non si può imparare
A attraversare
Quel che sarò)
Nella testa girano pensieri
Che io non spengo
Non è uno schermo
Non interagiscono se li tocchi
Nella tasca un apparecchio
Che è specchio di quest'inferno
Dove viaggio, dove vivo, dove mangio
Con gli occhi
Sono fiori e scarabocchi il mio quaderno
Uno zaino come palla al piede
Un'aula come cella
Suonerà come un richiamo paterno
Il mio nome dentro l'appello
E come una voce materna
La campanella suonerà
È un mondo nato dall'arte
Per questo artificiale
In fondo è un mondo virtuoso
Forse per questo virtuale
Non è una specie a renderlo speciale
E dicono che tanto
È un movimento chimico
Un fatto mentale
Io che non mentivo
Che ringraziavo ad ogni mio
Respiro
Ad ogni bivio, ad ogni brivido
Della natura
Io che ero argento vivo in
Questo mondo vampiro
Mercurio liquido se leggi la nomenclatura
Ho, sedici anni ma già da più di dieci
Vivo in un carcere, c'è un equivoco
Nella struttura e fingono
Ci sia una cura un farmaco ma su misura
E parlano parlano parlano
Parlano
Mentre mio padre mi spiega
Perché è importante studiare
Mentre mia madre annega
Nelle sue stesse parole
Tengo la musica al massimo
Ancora
Ma non capiscono un cazzo, no
E allora
Ti dico un trucco per comunicare
Trattare il mondo intero come un bambino distratto
Con un bambino distratto davvero è normale
Che sia più facile spegnere
Che cercare un contatto
Io che ero argento vivo, Signore
Io così agitato, così sbagliato
Da continuare a pagare in
Un modo esemplare
Qualcosa che non ricordo di avere mai fatto
Ho sedici anni
Ho sedici anni e vivo in un carcere
Se c'è un reato commesso là
Fuori
È stato quello di nascere

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