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domenica 13 gennaio 2019

Festival di Sanremo 2019 - (parte 3)


                                                 Terzi classificati: Il Volo

Il sessantanovesimo Festival di Sanremo è stato condotto per il secondo anno consecutivo da Claudio Baglioni, affiancato da Claudio Bisio e Virginia Raffaele.

Vi hanno partecipato 24 artisti con altrettanti brani tutti in gara in un'unica sezione, 22 partecipanti sono artisti noti, mentre 2 sono i vincitori di Sanremo Giovani 2018.

13º Ex-Otago con Solo una canzone


Resta con me
Perché la notte mi fa perdere
Poi non ho voglia di sognare
Perché domani è uguale
Resta con me
Anche se è una vita che usciamo insieme
Dormir con te stanotte è importante
Perché ci vogliamo bene
Non è semplice
Restare complici
Un amante credibile
Quando l'amore non è giovane
Non è semplice
Scoprire nuove tenebre
Tra le tue cosce dietro le orecchie
Quando l'amore non è giovane
È solo una canzone
Abbracciami per favore
A te posso dire tutto
Tutto ciò che sento
Tutti cantano l'amore
Quando nasce, quando prende bene
E quando tremano le gambe
E quando non c'è niente che lo può fermare
Ma tutte quelle storie
Che hanno visto almeno dieci primavere
Cento casini cento grandi scene
Mille pagine attaccate ancora insieme
Non è semplice
Restare complici
Un amante credibile
Quando l'amore non è giovane
Non è semplice
Scoprire nuove tenebre
Tra le tue cosce dietro le orecchie
Quando l'amore non è giovane
È solo una canzone
Abbracciami per favore
A te posso dire tutto
Tutto ciò che sento, whoa
È solo una canzone
Abbracciami per favore
Con te voglio fare tutto
Tutto ciò che immagino, whoa
Resta con me
Perché da solo non ho fame
Poi non è bello cucinare
Solo per me
Solo per me
È solo una canzone
Abbracciami per favore
A te posso dire tutto
Tutto ciò che sento, whoa
È solo una canzone
Abbracciami per favore

14º Motta con Dov'è l'Italia


Perché nascosto sono stato quasi sempre
Fra chi vince e chi perde
A carte scoperte
Mentre qualcuno mi guarda
E qualcun altro mi consuma
Per ogni vita immaginata
C'è la mia vita che sfuma
E in un secondo penso a chi mi è stato accanto
In un pensiero lontano
Ma nello stesso momento
Tu su un tappeto volante
Fra chi vince e chi perde
E chi non se la sente
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso anch'io
Come quella volta a due passi dal mare
Fra chi pregava la luna
E sognava di ripartire
L'abbiamo vista arrivare
Con l'aria stravolta di chi non ricorda cos'era l'amore
E non sa dove andare
Da quella volta nessuno l'ha più vista
Da quella volta nessuno l'ha più vista
E in un momento penso a te che mi stai accanto
In quella notte d'estate
Che mi hai insegnato a ballare
E mi immagino lei
Fra le stelle ed il sole
Sul tappeto volante
Fra chi vince e chi perde
E chi non se la sente
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso anch'io
Mi sono perso anch'io
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso
Dov'è l'Italia, amore mio?
Mi sono perso

15º Francesco Renga con Aspetto che torni


Io che guardo sempre il cielo
E sogno ancora di volare
Ogni volta più lontano e poi
Non so più come tornare
Con un poco di fortuna
E due stelle da seguire
Ho trovato le tue braccia ad aspettare
Cerco ancora nei miei occhi
Il sorriso di mia madre
Mi manca da trent'anni e
Vorrei dirle tante cose
Che mio padre adesso è stanco
E forse sta per arrivare
Che la ama più di prima
Ed è l'unica cosa che sa ricordare
C'è un universo che mi riempie le mani
Il mondo si perde
Tu invece rimani
Un mare dentro negli esseri umani
Io aspetto che torni stasera
Per stare con te
E oggi voglio camminare
Come un treno sui binari
Diventare un'emozione
Che attraversa i tuoi pensieri
E seguirti tra le cose
Che ogni giorno devi fare
Come vento per poterti accarezzare
Per guardarti mentre dormi
Che mi sembra che sorridi
Ed entrare nei tuoi sogni
Di nascosto come i ladri
Per rubarti la bellezza
Che nemmeno sai di avere
C'è un universo che mi riempie le mani
Il mondo si perde
Tu invece rimani
Un mare dentro negli esseri umani
Io aspetto che torni stasera
Sei l'ossigeno che cerco
Quando resto senza fiato
Il coraggio che mi serve
Quando sono disperato
La sorpresa che ogni volta
Mi fa sentire vivo
Tu sei, tu sei, tu sei
Tu sei
Tu sei
Un universo che mi riempie le mani
Il mondo si è perso
Tu invece rimani
Un mare dentro nei nostri destini
Io aspetto che torni stasera
Aspetto che torni
Aspetto che torni
Aspetto che torni

16º Paola Turci con L'ultimo ostacolo


Fermati
Che non è l'ora dei saluti
Vieni qui
E abbracciami per due minuti
Guardaci
Da fuori siamo la fotografia
Del giorno di un mio compleanno
Ricordo quando tu mi hai detto
Non aver paura di tremare
Che siamo fiamme in mezzo al vento
Fragili ma sempre in verticale
Magari no, non è l'ultimo ostacolo
Ma è bellissimo pensare di cadere insieme
Piove però siamo fuori pericolo
Riusciremo a respirare
Nel diluvio universale
Vetri che
Si appannano dal nostro lato
Scriverci
Parole grandi con un dito
Lettere
Che sbiadiranno solo per metà
Ma che riscriveremo ancora
Che siamo fiamme in mezzo al vento
Fragili ma sempre in verticale
Magari no, non è l'ultimo ostacolo
Ma è bellissimo pensare di cadere insieme
Piove però siamo fuori pericolo
Riusciremo a respirare
Nel diluvio universale
E cambieremo mille volte forma e lineamenti
Per non sentire l'abitudine
Ci saranno appuntamenti
Che sarai obbligato a perdere
E ci impegneremo a stare meglio
Quando far di meglio non si può
Magari no, non è l'ultimo ostacolo
Piove però siamo fuori pericolo
Riusciremo a respirare
Nel diluvio universale
Ci vedranno attraversare
Nel diluvio universale

17º The Zen Circus con L'amore è una dittatura


Ci hanno visti nuotare
In acque alte fino alle ginocchia
Ed inchinarci alle zanzare
Pregandole di non mescolare
Il nostro sangue a quello dei topi
Arrivati in massa con le maree
Le porte aperte, i porti chiusi
E sorrisi agli sconosciuti
Che ci guardano attoniti mentre ci baciamo
Da uomo a uomo, mano nella mano
Una sigaretta non lo racconta
Ci vuole forse una vita intera
O una canzone non certo questa
Altri maestri, altri genitori
Che non rinfacciano quello che sei
Quello che vuoi e quello che eri
Esistere è giusto un momento
Chi vive nel tempo muore contento
E sì, ci hanno visti contare le pietre
Di questo deserto, pazienza
Perdere tempo con il cielo
Farlo di lavoro
Pagati per immaginare qualcosa che non puoi fotografare
Mi spiego meglio
Senza nascondermi dietro a cazzate
Scritte per caso in questa palestra dell'orrore
Ecco la pietra, ecco il peccato
Un cane pastore lo fa per amore
Non per denaro, non per rancore
Non per la lana esiste il gregge
Né per la legge
Siamo delle antenne, dei televisori
Emettiamo storie che fanno rumore
Cerchiamo la donna della vita
O l'uomo della morte
Strade interrotte, eterni sorrisi
Figli, sangue del nostro lavoro
Non ci somiglieranno, figli ormai del mondo intero
E perdere la monotonia
Di quando tutto era al suo posto
I topi cacciati, debellati
Mostri tutti sotto al letto
E lasciar volare via
Quell'abbraccio conosciuto
Di chi in nome del tuo bene ha distrutto il tuo passato
Quando arrivi tu se ne vanno gli altri
Sai che non va bene, ma ti piace arrangiarti
Come fanno in quei paesi
Che non sappiamo pronunciare
Ma che ci piace addomesticare a parole
Ero presente al momento dei fatti
Il fatto non sussiste
Mettetelo agli atti
Ma non hai paura di nessuno
Se non della tua statura
Hai la democrazia dentro al cuore
Ma l'amore è una dittatura
Fatta di imperativi categorici
Ma nessuna esecuzione
Mentre invece l'anarchia
La trovi dentro ogni emozione
Tu stammi vicino
Anzi lontano abbastanza
Per guardarti il viso
Dalla stanza dei miei occhi
Aperti o chiusi, non importa
Sono occhi
Quindi comunque una porta aperta
Il tempo passa lo senti da questo orologio
Mentre lavori dentro un bar
Ad una pressa o in un ufficio
E speri ancora che qualcuno sia lì fuori ad aspettarti
Non per chiederti dei soldi
Neanche per derubarti
Non per venderti la droga
E soffiarti il posto di lavoro
Ma per urlarti in faccia
Che sei l'unica, sei il solo
Sei l'unica, sei il solo
Sei l'unica, sei il solo

18º Federica Carta e Shade con Senza farlo apposta


A volte dirsi ti amo
È più finto di un dai ci sentiamo
Ho il tuo numero ma non ti chiamo
A te fa bene, a me fa strano
Che parli con me ma non sono qui
E non ci credo ai tuoi fidati
Prima facevi monologhi
Ora parli a monosillabi
E ti sei messa quei tacchi
Per ballare sopra al mio cuore
Da quando hai buttato le Barbie
Per giocare con le persone
Dicono che non capisci il valore
Di qualcuno fino a quando non l'hai perso
Tu non capiresti lo stesso
Quindi non dirlo nemmeno per scherzo
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Passavo a prendermi la colpa
E ti ho detto ti amo
Non eri il regalo che immaginavo
Noi piano piano ci roviniamo
Dammi il mio panico quotidiano
Quando ti vedo con gli altri
Tu non sai quanto vorrei essere via
Sei troppo bella per essere vera
Ma anche troppo bella per essere mia
E io ho finito l'autonomia
Per sopportare ogni tua bugia
Se avessi modo dentro la testa
Cancellerei la cronologia
E non so quanto sbagliato sia
Fingere di essere un bravo attore
È ora che io me ne vada via
Scomparirò in un soffio al cuore
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Passavo a prendermi la colpa
Scusa ma, non ci riesco
Mi hai lasciato un po' di te
Ma hai preso tutto il resto
E sono qui stasera, ancora un'altra volta
Che c'è la luna piena
Ma tu hai la luna storta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta
E scusa ma, non me ne importa
E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Passavo a prendermi la colpa

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