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mercoledì 16 gennaio 2019

Festival di Sanremo 2020 - (parte 1)


                                                   Il vincitore: Diodato

Il settantesimo Festival di Sanremo è stato condotto da Amadeus, nel corso delle serate è stato affiancato da Fiorello e da nove co-conduttrici: Rula Jebreal e Diletta Leotta nella prima serata, Laura Chimenti, Emma D'Aquino e Sabrina Salerno nella seconda, Georgina Rodríguez e Alketa Vejsiu nella terza, Antonella Clerici e Francesca Sofia Novello nella quarta, e le già citate Diletta Leotta, Francesca Sofia Novello e Sabrina Salerno nella serata finale. Tiziano Ferro è stato ospite fisso della manifestazione riproponendo, sera dopo sera, alcuni dei brani più famosi del suo repertorio insieme ad altri che hanno fatto la storia della kermesse sanremese.

In quest'edizione viene ripristinata la sezione Nuove proposte, assente nell'edizione precedente.

L'edizione è stata vinta da Diodato con il brano "Fai rumore" per la sezione Campioni e da Leo Gassmann con il brano "Vai bene così" per la sezione Nuove proposte.

Sezione Campioni

1º Diodato con Fai rumore


Sai che cosa penso
Che non dovrei pensare
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un'anima
Forse è questo temporale
Che mi porta da te
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore, sì
Ché non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te
E me ne vado in giro senza parlare
Senza un posto a cui arrivare
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare
Che mi ritrovo negli stessi posti
Proprio quei posti che dovevo evitare
E faccio finta di non ricordare
E faccio finta di dimenticare
Ma capisco che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te
Ma fai rumore sì
Ché non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai

2º Francesco Gabbani con Viceversa


Tu non lo dici ed io non lo vedo
L'amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto
Un diluvio universale
Un giudizio sotto il tetto
Up con un po' di down
Silenzio rotto per un grande sound
Semplici eppure complessi
Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi
Facili occasioni per difficili concetti
Anime purissime in sporchissimi difetti
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni
Ma se dovessimo spiegare
In pochissime parole
Il complesso meccanismo
Che governa l'armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire
Senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
E detto questo che cosa ci resta
Dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numeri uno
Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno
Madre che dice del padre
"Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale"
Ma l'amore di normale non ha neanche le parole
Parlano di pace e fanno la rivoluzione
Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore
Non c'è soluzione che non sia l'accettazione
Di lasciarsi abbandonati all'emozione
Ma se dovessimo spiegare
In pochissime parole
Il complesso meccanismo
Che governa l'armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire
Senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
È la paura dietro all'arroganza
È tutto l'universo chiuso in una stanza
È l'abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta
È l'abitudine nella sorpresa
È una vittoria poco prima dell'arresa
È solamente tutto quello che ci manca
E che cerchiamo per poterti dire che "ti amo"
Ma se dovessimo spiegare
In pochissime parole
Il complesso meccanismo
Che governa l'armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire
Senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa

3º Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr


A volte penso che a quelli come me
Il mondo non abbia mai voluto bene
Il cerchio della vita impone
Che per un re leone vivano almeno tre iene
Gli amici ormai si sposano alla mia età
Ed io mi incazzo se non indovino all'Eredità
Forse dovrei partire, andarmene via di qua
E cambiare la mia vita in toto
tipo andando in Africa
Ma questa sera ho solo voglia di ballare
Di perdere la testa e non pensare più
Ché la mia vita non è niente di speciale
E forse alla fine c'hai ragione tu (perché)
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
Tu eri Robin poi hai trovato me
Pensavi che fossi il tuo Batman
Ma ero solo il tuo Ted, eh eh
E quando dico che spero
Che trovi un ragazzo migliore di me fingo
Che i migliori alla fine se ne vanno sempre
E che cosa rimane? Ringo
Ma questa sera ho solo voglia di ballare
Di perdere la testa e non pensare più
Ché la mia vita non è niente di speciale
E forse alla fine c'hai ragione tu (perché)
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
Ringo
Ringo
Ringo
Ringo
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr
Ma questa sera ho solo voglia di ballare
Di perdere la testa e non pensare più
Ché la mia vita non è niente di speciale
E forse alla fine c'hai ragione tu (perché)
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr (Ringo)
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr (Ringo)
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr (Ringo)

4º Le Vibrazioni con Dov'è


Cerco di capire quello
Che non so capire
Fuori vola polline
E ho creduto fosse neve
E non mi sento contento
Chissà se poi sono io
Quello allo specchio
Cerco dai vicini
La mia dose giornaliera
Di sorrisi ricambiati
Per potermi poi sentire
Socialmente in pace
Con il mondo e con il mio quartiere
Chiedimi se dove sto
Sto bene
Se sono felice
Chiedimi qualsiasi cosa
Basta che mi dici
Dov'è, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è
Dov'è, dov'è
La gioia, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è
Dov'è, dov'è, dov'è
Mi chiedo dov'è quel giorno che non sprecherai
Il cielo rosso, l'orizzonte
E l'odio arreso al bene
Dov'è
Mi chiedo dov'è
Cerco di sentire quello
Che non so vedere
La mia solitudine
È sul fondo di un bicchiere
D'acqua che m'inviti a bere
Ho sete di stupore
Mi puoi accontentare?
Chiedimi se sono fuori posto
In questo posto
Chiedi tutto basta che qualcuno
Mi risponda adesso
Dov'è, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è
Dov'è, dov'è, dov'è
La gioia, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è
Dov'è, dov'è, dov'è
Mi chiedo dov'è quel giorno che non sprecherai
Il cielo rosso, l'orizzonte
E l'odio arreso al bene
Dov'è
Mi chiedo dov'è
E rimango già qui, rimango così e
E non ci penso più
Ho una clessidra ferma al posto del cuore
E un piano alto dove puoi vedere tutto
Rimango così, rimango così e
E non ci penso più
E allora chiedimi se sono fuori posto
In questo posto
Chiedi tutto basta che qualcuno
Mi risponda adesso
Dov'è, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è
Dov'è, dov'è
La gioia, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è, dov'è
Dov'è, dov'è
Mi chiedo dov'è quel giorno che non sprecherai
Il cielo rosso, l'orizzonte
E l'odio arreso al bene
Dov'è
Mi chiedo dov'è
Cerco di capire quello
Che non so capire
Fuori vola polline
Eppure sembra neve

5º Piero Pelù con Gigante


Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio
Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino... gigante
Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro
È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente... gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino... gigante
Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi
Sei il mio asso
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha ...Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi!
Oh eh oh eh
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente... gigante
Spacca l'infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo
Per fare un castello volante
Con la fantasia di un bambino... gigante
Gigante...

6º Tosca con Ho amato tutto


Tre passi e dentro la finestra
Il cielo si fa muto
Resto lì a guardare
Io so cantare, so suonare, so reagire ad un addio
Ma stasera non mi riesce niente
Stasera se volesse Dio
Faccio pace coi tuoi occhi
Finalmente
Con te ho riscritto l'alfabeto
Di ogni parola stanca il significato
Perfettamente inutile cercare di fermare l'onda che
Ci annega e ci lascia senza fiato
Ed è una musica che va
In un istante è primavera
Che ritorna
E come un pesce che non può più respirare
Come un palazzo intero che sta per cadere
Tu sei l'unica messa a cui io sono andata
Un volo che è partito
Svanito in fondo al blu
E io adesso farei qualsiasi cosa
Per sfiorare le tue labbra
Per rivederti
Se è vero che il tempo ci rincorre
Oggi sono questa faccia
Questa carne e queste ossa
Le sento ancora addosso le tue mani che mi spostano più in là
Dove si vive solo di uno sguardo
È tardi, si spegne la candela
È sempre troppo tardi
Per chi non tornerà
E come un pesce che non può più respirare
Come un palazzo intero che sta per cadere
Tu sei l'unica messa a cui io sono andata
Un treno che è partito
Sparito in mezzo al blu
E io adesso farei qualsiasi cosa
Per averti fra le braccia
Per rivederti
Perché se manchi, tu manchi da morire
Perché amarsi è respirare i tuoi respiri
Stracciarsi via la pelle e volersela scambiare
È l'attimo fatale in cui mi sono arresa
Perché tu vieni con questo amore tra le mani
E come sempre nei tuoi occhi
La mia casa
Se tu mi chiedi in questa vita cosa ho fatto
Io ti rispondo ho amato
Ho amato tutto

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