Lettori fissi

mercoledì 19 febbraio 2020

Fiorella Mannoia al Festival di Sanremo



Fiorella Mannoia (Roma, 4 aprile 1954) è una cantante, attrice, conduttrice televisiva ed ex stuntwoman italiana.



1981 - Caffè nero bollente


Ammazzo il tempo bevendo
Caffé nero bollente
In questo nido scaldato
Già dal sole paziente
Ma tu che smetti alle tre
Poi torni a casa da me
Tu che non senti più niente
Mi avveleni la mente
Un filo azzurro di luce
Scappa dalle serrande
E cerco invano qualcosa
Da inventare in mutande
Un'automobile passa
E una mosca vola bassa
Mi ronza gira gira
Ma sbaglio la mira
Vorrei cercare qualche cosa
Da fare fuori
E camminare senza orgoglio
Darsi a un rubacuori
Ma io come Giuda
So vendermi nuda
La strada conosco
Attirarti nel bosco
Attirarti nel bosco
Attirarti
Voci di strada all'orecchio
Tutto è poco eccitante
In questo inverno colore
Caffè nero bollente
Ammazzo il tempo così
Ma scapperò via di qui
Da questa casa galera
Che mi fa prigioniera
Con gli occhi chiusi
A mille miglia per conto mio
Odio la sveglia che mi sveglia
Oh mio Dio
Ma io come Giuda
So vendermi nuda
Da sola sul letto
Mi abbraccio mi cucco
Malinconico digiuno
Senza nessuno
Io non ho bisogno di te
Perché io non ho bisogno di te
Io non ho bisogno di te
Perché io non ho bisogno
Delle tue mani mi basto sola
E ammazzo il tempo bevendo
Caffè nero bollente
In questo nido scaldato
Ormai da un sole paziente
Che brucia dentro di me
Che è forte come il caffé
Un pomeriggio così
Oh no non voglio star qui
E poi mi fermo
Per guardarmi un istante
Le smagliature della vita
Sono tante
Un ballo in cucina
E sono ancora bambina
Un pranzo da sposa
E butterò giù qualcosa
Ed io come Giuda
So vendermi nuda
La strada conosco
Attirarti nel bosco
Attirarti nel bosco
Attirarti
Ammazzo il tempo bevendo
Caffé nero bollente.


1984 - Come si cambia


Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli
a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto
Tornare indietro un anno, un giorno, per vedere se per caso c’era
e sentire in fondo al cuore
un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo un’altra volta
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come per ricominciare
Con gli occhi verdi e brillantina
sento il duemila certo che verrà
agile la pioggia sopra le mie spalle nude
E dentro un taxi nella notte avere freddo e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
Come si cambia per non morire…
Quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho già perso, oh no…
Come si cambia per non morire, come si cambia…
Sentire il soffio della vita su questo letto che fra poco vola
toccarti il cuore con le dita e non aver paura
di capire che domani è un altro giorno
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare…


1987 - Quello che le donne non dicono


Ci fanno compagnia
Certe lettere d'amore
Parole che restano con noi
E non andiamo via
Ma nascondiamo del dolore
Che scivola
Lo sentiremo poi
Abbiamo troppa fantasia
E se diciamo una bugia
È una mancata verità
Che prima o poi succederà
Cambia il vento ma noi no
E se ci trasformiamo un po'
È per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare
A stare con noi
Siamo così
È difficile spiegare certe giornate amare
Lascia stare, tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "sì"
In fretta vanno via
Delle giornate senza fine
Silenzi, che familiarità
E lasciano una scia le frasi da bambine
Che tornano
Ma chi le ascolterà
E dalle macchine per noi
I complimenti dei playboy
Ma non li sentiamo più
Se c'è chi non ce li fa più
Cambia il vento ma noi no
E se ci trasformiamo un po'
È per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
Ancora con noi
Siamo così
Dolcemente complicate
Sempre più emozionate, delicate
Ma potrai trovarci ancora quì
Nelle sere tempestose
Portaci delle rose
Nuove cose
E ti diremo ancora un altro "sì"
È difficile spiegare
Certe giornate amare, lascia stare
Tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche
Neanche quando
Ti diremo ancora un altro "sì".


1988 - Le notti di maggio



Se questa è una canzone con cui si può parlare
Se in questa notte di Maggio io ti penso ad ascoltare
Certe piccole voci che a volte vanno al cuore
In questi momenti con l'aria che si muove
Io conosco la mia vita e ho visto il mare
E ho visto l'amore da poterne parlare
Ma nelle notti di Maggio non può bastare
La voce di una canzone per lasciarsi andare
Amore su quel treno che è già un ritorno
Amore senza rimpianto e senza confronto
Che conosci la tua vita ma non hai visto il mare
E non hai l'amore per poterne parlare
Ma è una notte di Maggio che ci si può aspettare di più
Se questa è una canzone con cui davvero si può parlare
In questa sera ferita da non lasciarsi andare
E in questa notte da soli che no, non ci si può vedere
E non ci si può contare ma solo ricordare
Io conosco la mia vita e ho visto il mare
E ho visto l'amore vicino da poterlo toccare
Ma nelle notti di Maggio non può bastare
La voce di una canzone per lasciarsi andare
Nelle notti come questa che ci si può aspettare
Se non una canzone per farsi ricordare da te
Per farsi ricordare da te.


2017 - Che sia benedetta


Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c?è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d'averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l'amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta.

12 commenti:

  1. Lots of fun - and some very different groups on display.

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  2. Post interessante, Giancarlo.
    Grazie per averlo condiviso
    saluti

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  3. A great festival and the groups as well
    happy day!

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  4. Sai Giancarlo che me ne ricordavo meno della metà...Grazie infinite per queste tue informazioni, forse neppure la Rai li ricorda..preferirei stendere un velo pietoso...
    Un abbraccio serale

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  5. Caro Giancarlo, purtroppo non tutti li ricordo, ma so che erano molto bravi...
    Ciao e buona giornata, con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Tomaso, anche io non li ricordo tutti, moltihanno partecipato una sola volta e poi sono svaniti nel nulla.
      Buona serata.

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